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Subject: [POLITICA]

2025-08-22 13:03:28
Francamente trovo la tua "battaglia" contro Report ripugnante, il nulla condito con i soliti concetti buttati lì. Semmai sono queste prese di posizioni basate sul nulla a rivelare quella povertà cerebrale che chi governa sa benissimo di poter usare per proprio tornaconto.
2025-08-22 13:06:59
Il problema è a monte: i giornalisti fanno un lavoro e spesso ce ne sono di parziali e inadeguati.

Non è compito di chi ha un ruolo pubblico decidere di selezionarli, semmai è il cittadino che davanti a domande e posizioni tendenziose (quando non irrispettose e infamanti) deve creare quello spirito critico che va poi a mettere in discussione integrità e valore di chi intervista... oltre che di chi governa.

Il punto ragazzi miei è che bisogna piantarla di farci trattare come dei minus habens, come dei bambini che hanno bisogno della tata che decide per noi. Gggiorgiahh tratta tutti come tali, non solo i suoi elettori che (bontà loro) hanno deciso di consegnarsi mani e piedi a una selva di pagliacci col piede in 4 scarpe e che cambiano dichiarazioni e posizioni a seconda di come tira il vento.
2025-08-22 13:07:08
veramente in passato ho spiegato abbondantemente gli argomenti alla base del mio disprezzo per la trasmissione e per i giornalisti che si abbassano a quel livello.
Non mi pare il caso di tornarci dettagliatamente, ribadisco solo che quando conosco il tema dei loro servizi resto puntualmente disgustato dalla disonestà intellettuale.
2025-08-22 13:11:05
In passato hai fatto degli sfondoni clamorosi, e ti sei nascosto per bene dopo che Report ha sapientemente asfaltato Brugnaro... situazione sulla quale hai fatto le tue solite esibizioni da indignados che guarda il dito e non la luna.

Asfaltato.

Quindi gentilmente ti invito a fare riferimenti certi e precisi, e semmai a raccontare favole altrove perché grazie al cielo ho memoria superiore al pesce rosso.
2025-08-22 13:14:25
Asfaltato è un'espressione che si usa molto ultimamente, ma non vuol dire nulla, non hai espresso nessun argomento.
A me questo livello di discussione incentrato sulla mia persona e sempre lontano dal saper discutere in modo proficuo non interessa.

In passato ho puntualmente evidenziato cosa non mi tornava in vari casi, farlo adesso tentando inutilmente di placare la tua inesauribile avversione nei miei confronti mi pare inutile.

Se posso, cosa ti porta a sentire la necessità di contestare QUALSIASI cosa scrivo? Al posto tuo indagherei..
2025-08-22 15:19:55
1) Ho fatto un riferimento preciso sia parlando di Report che del tuo "metodo" di discussione della deontologia professionale di Ranucci e soci. Potevi difenderti nel merito per entrambe le cose, hai scelto come sempre di non dire nulla.

2) La questione è nata da uno scambio tra me e Matteo nel quale ti sei inserito inserendo... "concetti"... che io se non hai nulla in contrario discuto.

3) Se vuoi campo libero perché soffri all'idea che qualcuno faccia un minimo di critica al nulla che scrivi, chiedimelo pure che non ho problemi. A me francamente imbarazza questo tuo trend da annoiato incursore di ogni discussione possibile, dove scrivi ma non dici nulla e semini le tue sentenze un tanto al kg.
2025-08-22 15:47:39
1) non hai contestato nulla di preciso.
2) puoi sicuramente discutere di tutto, ma in questo caso il tuo intervento non ha contenuto. Puoi farlo (anche se usare espressioni come "povertà cerebrale" è al limite delle regole del forum sicuramente io non segnalo nessuno), ma non serve a una discussione costruttiva
3)non voglio "campo libero", vorrei contestazioni puntuali sul merito e meno discussioni su di me.

In questo caso ho espresso una opinione su Report, che ho argomentato in passato su vari casi specifici, non ha senso rifare una discussione sui casi specidici ORA.
Tu puoi essere in disaccordo, puoi manifestarlo, puoi anche dire che nelle puntate precedenti non ti ho convinto o SECONDO TE non ho offerto elementi. Non è obbligatorio pensarla uguale eh.. Tu posti un'opinione, io un'altra, se ha senso magari argomentiamo e poi PUO' ANCHE FINIRE LI'.. senza uno che "vince"..

Quello che (a mio personale parere) è sbagliato è il continuo sviare i discorsi sulla mia persona piuttosto che restare sul discorso. L'esempio di oggi è l'ennesimo. A te non sta bene una mia opinione, lo dici e finisce.. invece no hai avuto bisogno di provocare molto oltre.

Ribadisco il consiglio non richiesto: chiediti a quale tuo bisogno risponde questa tua reazione automatica ai miei post.
2025-08-22 16:12:28
1) Chi ha tirato noiosamente in mezzo Report sei tu, come sempre partendo dalla sentenza senza fare alcun riferimento che non fosse la chiacchiera da bar buttata lì.

Lo hai fatto anche in passato ed è la seconda o terza volta che ti metto davanti a un esempio nel quale hai fatto fumo e poi sei sparito una volta che il finale avesse dimostrato l'opposto del tuo desiderata.

Il resto sono chiacchiere, le solite, nelle quali ti rifugi ogni volta e anche questa. Sto ancora aspettando l'esempio di Report che fa azione ostile in malafede contro questo o quello, ma non dico di farmene 20... fammene uno, magari partendo proprio da quelli sui quali in passato hai fatto polemica TU.

2) Piantala di fare il fenomeno della netiquette che sei diventato un troll e te lo sto facendo notare ormai da tempo. Ripeto: in questa discussione come in altre ti inserisci e posti percezioni come fossero dati. Io discuto questo, non che tu abbia percezioni. Porta dati o riferimenti o parla di tue percezioni, in caso contrario io discuto. E a differenza tua porto dati e riferimenti.

3) Te ne faccio ogni santa volta, dovrei serenamente fare come altri e lasciarti avvitare su te stesso... cosa che francamente sto pensando di fare perché a una certa mi rompo pure le palle.
2025-08-22 16:25:17
1) di nuovo. Non posso argomentare OGNI VOLTA, non ha senso rifare una discussione sui casi specidici ORA.

2) ribadisco che non sei obbligato a scegliere tra litigare e darmi ragione. Puoi anche segnalare che non sei d'accordo senza aggressioni verbali

3) io non trovo nessuna affermazione da smentire con fatti o argomenti.

PS
in mezza giornata di post e SENZA PROVOCAZIONI mi hai scritto:
-ripugnante
-il nulla condito con i soliti concetti buttati lì
-povertà cerebrale
-sfondoni clamorosi
-ti sei nascosto per bene
-le tue solite esibizioni da indignados che guarda il dito e non la luna
-Asfaltato
-A me francamente imbarazza questo tuo trend da annoiato incursore di ogni discussione possibile
-chiacchiera da bar buttata lì
-chiacchiere, le solite, nelle quali ti rifugi ogni volta
-Piantala di fare il fenomeno della netiquette che sei diventato un troll

Un mix di aggressioni, insulti tentati e scortesie varie. Ti invito a riflettere nuovamente sul bisogno che ti spinge a questo tipo di comunicazione sterile e problematica.
(edited)
2025-08-22 19:08:52
Draghi e il futuro della UE

sintesi:
-l'UE non funziona, ci vuole più UE
-i cittadini dei paesi europei si sentono europei (intendendo cittadini EU) e sono tutti felici di esserlo (alla faccia dei sondaggi e delle elezioni che raccontano una cosa diversa)
-i problemi e le perplessità sono comprensibili, ma dipendono dal fatto che non abbiamo ancora abbastanza UE
-gli stati nazionali sono piccoli (teoria del pennello cinghiale)
-l'UE deve avere un bilancio proprio e un debito proprio (in modo da rimuovere ogni significato a quel fastidioso rito delle elezioni e poter indirizzare il continente a prescindere dagli interessi di ciascun popolo)
-il supporto all'ucraina, la gestione della pandemia e il next gen EU sono dei successi della UE!
-il mercato interno va ulteriormente aperto (ultraliberismo) per farlo funzionare ora che alcuni stati finalmente spenderanno soldi pubblici!
-il settore pubblico deve investire, ma non in stato sociale (debito brutto), bensì in armi e tecnologia favorendo i grossi gruppi privati (debito buono), in modo da favorire la competitività e sostenere i pochi investimenti privati con soldi pubblici (socialismo dei ricchi)
-il resto del mondo non ci vuole bene perchè è diventato cattivo, mentre noi siamo rimasti buoni e invece purtroppissimo dobbiamo diventare più cattivi!
(edited)
2025-08-25 22:24:23
Solo il 17,7% dell’importo dell’evasione scoperta nel 2024 si è tradotto in incassi effettivi da parte del Fisco. È quanto emerge dall’analisi realizzata dalla Corte dei Conti nei volumi che accompagnano la relazione sul Rendiconto generale dello Stato: a fronte di 72,3 miliardi di evasione accertata lo scorso anno, si legge, a essere stati versati concretamente sono solo 12,8 miliardi. All’interno del dato generale emerge poi che quando l’accertamento sfocia in un’iscrizione a ruolo, cioè in una cartella esattoriale, la percentuale di incasso crolla al 3,1%: 40,7 miliardi sono gli importi dovuti, solo 1,3 quelli versati. Le cause di questa situazione, sottolinea la Corte, “dovrebbero formare oggetto di attenta analisi, essendo altamente probabile una loro correlazione a radicate aspettative di successive rottamazioni o al convincimento di poter eludere la successiva azione esecutiva”. Insomma, non si paga perché si è convinti di trovare in futuro un modo per non pagare, o almeno di pagare una somma inferiore a quella richiesta.

La percentuale di riscossione del 17,7% è comunque in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al 2023, quando era stata del 17,4%, ma in calo di tre punti esatti rispetto al 2022 (20,7%), anno in cui, a ottobre, è entrato in carica il governo Meloni. L’evasione accertata, pari a 72,3 miliardi, risulta invece in diminuzione (-2,1%) rispetto agli aumenti registrati nel 2023 (+36,6%) e nel 2022 (+19,2%). L’analisi riporta anche che solo l’1,4% delle attività imprenditoriali e professionali viene controllata ogni anno dal fisco: appena 129mila su nove milioni nel 2024, cioè una su settanta. Tradotto in termini temporali, con questi ritmi per completare la rotazione e fare un check su tutte le attività presenti in Italia sarebbero necessari settant’anni. Un dato, avvertono i giudici contabili, di “grande rilievo ai fini dell’effettiva deterrenza che l’azione di accertamento sostanziale esercita sul comportamento dei contribuenti medesimi”: banalmente, sapere di correre un rischio molto basso di controlli non invoglia a comportarsi bene.

I dati smentiscono la narrazione della premier Giorgia Meloni, che ha rivendicato “i risultati migliori nella storia nella lotta all’evasione” basandosi sul totale delle risorse recuperate dall’Agenzia delle Entrate nel 2024 (26,3 miliardi). Quel dato, però, comprende misure straordinarie come definizioni agevolate e rottamazioni, che non dicono nulla sulla reale capacità di contrastare l’evasione e anzi, come sottolinea la Corte dei conti, invogliano i contribuenti a non versare, in attesa della prossima sanatoria. Proprio i condoni fiscali sono diventati il marchio di fabbrica di questo governo: nei primi due anni sono stati una ventina, la maggior parte infilati nella prima legge di Bilancio nel 2022. D’altra parte, la premier aveva esordito nel suo discorso programmatico alle Camere con il motto “non disturbare chi vuole fare”: “Chi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto”, aveva detto.


https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/25/evasione-fiscale-riscossione-controlli-dati-news/8104506/
2025-08-29 20:02:47
Il «resto del mondo» da Xi: perché il vertice in Cina con Putin e Modi è tra i più importanti dell'anno, e cos'è la sua «nuova teoria della sicurezza»


Dal 31 agosto al 3 settembre, Xi Jinping presiederà a Tianjin il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai: sarà ribadita la sua dottrina, che «supera la teoria occidentale»

Il Resto del Mondo arriva in queste ore a Pechino, alla corte di Xi Jinping, per omaggiarlo in una serie di eventi con cui la superpotenza asiatica aspira a consacrare la propria centralità geopolitica. Il Resto del Mondo: cioè tutti fuorché noi occidentali. L’assembramento di leader in arrivo è notevole. Ed è istruttivo immergersi nella narrazione che il regime comunista fa della propria dottrina sul nuovo ordine mondiale, destinato a sostituire quello creato dall’Occidente. «Il Grande Sud globale non è più la maggioranza silenziosa», ha detto il ministro degli Esteri cinese accogliendo i tanti leader venuti dai paesi emergenti.

Il gran finale di questi eventi sarà la Parata della Vittoria, il 3 settembre: a ottant’anni esatti dal giorno della capitolazione formale del Giappone, al termine della seconda guerra mondiale. La propaganda del regime comunista cinese ha preparato la celebrazione con un’offensiva di revisionismo storico: i manuali “riscritti” da Pechino ridimensionano il ruolo degli americani in quella guerra, accusano gli Stati Uniti di non raccontare le cose come stanno, cioè che la sconfitta del Giappone avvenne grazie all’eroica resistenza dei cinesi. Perfino il nome cambia, quel conflitto viene ribattezzato Grande Guerra di Resistenza del Popolo cinese contro i giapponesi. È naturalmente una deformazione: la guerriglia cinese da sola non avrebbe mai piegato l’armata nipponica di occupazione. Inoltre Pechino nasconde che a combattere contro l’invasore giapponese erano soprattutto le truppe nazionaliste di Chiang Kai-shek, quelle che fecero la guerra ai comunisti di Mao Zedong, la persero nel 1949, e si rifugiarono a Taiwan. Anche Mosca entra nel revisionismo storico cinese, che deve “sorvolare” sulle ambiguità di Stalin, a lungo incerto se sostenere Chiang o Mao.

Ma la Parata della Vittoria del 3 settembre non è l’unico appuntamento, forse neppure il più importante. Prima Xi Jinping presiederà il 25° vertice del Consiglio dei Capi di Stato dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) 2025. Questo summit si terrà nella metropoli di Tianjin, lo scalo portuale più vicino a Pechino, nel nord della Cina, il 31 agosto e il 1° settembre. Sarà uno dei più importanti appuntamenti di diplomazia tra capi di Stato e di governo dell’anno. La SCO (fondata un quarto di secolo fa, nel 2001) è una delle organizzazioni con cui la Repubblica Popolare tesse la tela delle sue alleanze, disegna le mappe del nuovo ordine globale sino-centrico: si affianca all’Iniziativa per la Sicurezza Globale (GSI); ai BRICS; alla Belt and Road Initiative (Nuove Vie della Seta), per citare solo le più note. Rispetto ai BRICS, la SCO e la correlata iniziativa di sicurezza GSI sono ancora più segnate dall’egemonia cinese.

Xi vuole portare avanti lo «spirito di Shanghai, assumersi la missione del nostro tempo, e rispondere alle aspettative dei popoli», ha dichiarato un suo portavoce. Xi annuncerà nuovi percorsi per «salvaguardare in modo costruttivo l’ordine internazionale del dopoguerra e migliorare il sistema di governance globale».

Leader di oltre 20 Paesi e 10 organizzazioni internazionali parteciperanno al vertice di Tianjin. L’elenco è impressionante. Dà un’idea dei paesi che in questa fase storica vogliono essere «nelle grazie della Cina». L’albo d’oro dei leader che affluiscono in Cina in queste ore include: il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, il primo ministro pakistano Shahbaz Sharif, il presidente russo Vladimir Putin, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly. A seguire, i leader di tutte le Repubbliche dell’Asia centrale ex-sovietiche (un tempo saldamente ancorate alla sfera d’influenza di Mosca), tutti i paesi del Sud-est asiatico inclusi quelli più filoamericani come Indonesia e Vietnam. E tantissimi altri. Più i capi di quasi tutte le organizzazioni multilaterali del mondo, dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in giù.

«Xi userà il vertice come un’opportunità per illustrare un ordine internazionale post-americano, e dimostrare che tutti gli sforzi della Casa Bianca per contrastare Cina, Iran, Russia e ora anche India non hanno avuto l’effetto sperato», ha dichiarato Eric Olander, direttore del China-Global South Project.

Per capire il Xi-pensiero, e il messaggio che trasmetterà al Resto del Mondo in questo vertice, la lettura obbligata è l’organo del partito comunista cinese, il Quotidiano del Popolo. In particolare un articolo intitolato: «La Nuova teoria della sicurezza di Xi», firmato da Liu Xuelian dell’Università di Jilin. Sostiene che l’Iniziativa per la Sicurezza Globale (GSI) non è solo una proposta politica, ma una vera teoria. Sfida le dottrine occidentali delle relazioni internazionali, come il realismo (o realpolitik) e il liberalismo. Offre una visione sull’ascesa della Cina: in quanto potenza globale sarà fondamentalmente diversa dagli egemoni del passato». L’Iniziativa per la Sicurezza Globale (GSI), spiega il teorico del Xi-pensiero, è «un’innovazione sistemica: il pensiero tradizionale è centrato sullo Stato, invece la nostra sicurezza globale guarda all’umanità nel suo complesso. È la manifestazione di una visione olistica del mondo, rappresenta una trasformazione fondamentale del paradigma teorico».

La dottrina di Xi, prosegue, «supera la teoria realista occidentale secondo cui la sicurezza è antagonistica e a somma zero; al contrario afferma il principio dell’indivisibilità della sicurezza. La teoria realista occidentale sostiene che, in un contesto anarchico della società internazionale, gli Stati debbano massimizzare il potere per garantire la propria sicurezza, cercando di costruirla sull’insicurezza altrui. Così, quando la potenza di un paese – in particolare quella militare – cresce, provoca la reazione di altri attraverso misure precauzionali o corse agli armamenti, dando origine a dilemmi di sicurezza. Quando uno Stato non ha abbastanza potere per garantire la propria sicurezza, ricorre spesso ad alleanze militari, che sono esclusive e dirette contro terzi. Questo aggrava le divisioni e i conflitti nella comunità internazionale. Invece il principio cinese della sicurezza indivisibile rifiuta la logica selettiva, spinge la governance globale a passare dalla frammentazione all’integrazione sistemica».

Per quanto aggiornata nel linguaggio, la dottrina che Xi offre al Resto del Mondo, o Grande Sud globale, è identica alla propaganda che i suoi predecessori diffondevano da decenni. Non è una risposta specifica a Donald Trump. I concetti fondamentali di questa visione antioccidentale cominciarono a essere lanciati all’inizio del millennio, durante le presidenze di George W. Bush e di Barack Obama. Da allora in consessi come i BRICS e la SCO il partito comunista diffonde presso il Resto del Mondo il concetto che la Cina «è una potenza pacifica, non ha mai praticato il colonialismo dei bianchi, non invade e non fa guerra», mentre accusa l’America di «riesumare le ostilità della guerra fredda».

I paesi vicini sanno che la realtà è molto diversa. Per limitarsi solo al suo passato recente e comunista: la Cina ha partecipato all’aggressione unilaterale contro la Corea del Sud (1950-53), ha attaccato l’India (1962), ha invaso il Vietnam (1979), ha scagliato le forze armate contro i propri civili indifesi (Pechino 1989), ha represso con interventi militari rivolte etniche in regioni storicamente non-cinesi (Tibet, Xinjiang, 2008-2009), ha calpestato gli impegni presi sul rispetto dell’autonomia di Hong Kong (2019-2021). Inoltre la Cina moltiplica le «prepotenze a bassa intensità» per intimidire tutti i vicini con cui ha contese territoriali. Il vero pensiero cinese sui vicini lo rese esplicito nel 2010 colui che allora era uno dei massimi esponenti della politica estera, il diplomatico Yang Jiechi. In un summit a Singapore in cui gli venivano rinfacciate le incursioni brutali della marina cinese a danno degli Stati limitrofi, rispose: «La Cina è un grande paese e altri paesi sono piccoli, questo è un dato di fatto».

Quel linguaggio si ricollega ad una tradizione millenaria. La Cina imperiale – oltre a distinguersi in conquiste coloniali proprio come gli imperi europei, vedi Tibet, Xinjiang, Mongolia, più pezzi del territorio indocinese – ha sempre considerato le relazioni internazionali in termini gerarchici. I piccoli vicini non avevano da temere se si comportavano da tributari, vassalli, rendevano omaggio alla superiorità cinese, versavano imposte. Ma la storia non conta, quel che va in scena in questi giorni è la disponibilità del Grande Sud globale a legittimare la narrazione di Xi. E alla Parata della Vittoria si affacceranno anche due leader di paesi europei, Serbia e Slovacchia, un tempo nella sfera imperiale russa, oggi destinatari di importanti investimenti cinesi.

29 agosto 2025
2025-08-30 14:43:34
Kallas (Ue): “Sulle sanzioni a Israele l’Ue è divisa, così non abbiamo voce”

Sulle sanzioni a Israele, “non sono molto ottimista, perché anche l’opzione che proponiamo, che è piuttosto indulgente per quanto riguarda la loro partecipazione al programma Horizon, anche lì non abbiamo la maggioranza qualificata. Ne discuteremo, ci sono molte proposte avanzate affinché quei paesi che non ci hanno sostenuto possano partecipare. Ma questo è, non sono molto ottimista, e oggi non adotteremo sicuramente decisioni“. Lo ha affermato l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri Gymnich a Copenaghen. “Questo manda un segnale che siamo divisi su questo tema, ed essendo divisi, non abbiamo una voce unificata. Quindi se non abbiamo una voce unificata, allora su questo argomento non abbiamo voce sulla scena globale“, rimarca la capa della diplomazia Ue.


Intanto la Turchia, senza bisogno di unioni europee ha bloccato lo spazio aereo a israele, applica sanzioni alle aziende israeliane e partecipa ai negoziati in cina.
Questo è solo un esempio di quanto falsa sia la retorica unionista sul fatto che da soli gli stati non possono fare nulla e c'è bisogno del regime europeo per contare qualcosa.
2025-08-30 16:50:39
Nel frattempo faccio presente che 2gg fa si è votato in forma urgente / emergenziale sulla Rousseau per mandare una grossa fetta del ricavato dal taglio degli stipendi dei parlamentari M5S in aiuti a Gaza.

La notizia farà il giro dei TG in questi giorni, mettiamoci la mano di Giorgiah sul fuoco
2025-09-05 22:21:16
https://youtu.be/XMEmp1KSfiQ?si=B29gGDQ6kBQotJM5

Di solito GioPizzi è un buonista che sbaciucchia un po' a sx e un po' a dx. Apprezzo però molto quest'ultimo video.

L'UE è finita..o forse non è mai iniziata. E attenzione agli ultimi minuti
2025-09-06 12:37:01
https://www.telemontekronio.it/index.php/attualita/item/30616-stop-ministeriale-alla-pesca-del-gambero-i-pescatori-regole-valgano-per-tutti

Risultato? I tunisini fino a ieri hanno fatto festa.

Ecco cosa servono le norme UE calate dall'alto senza senso e senza pensare agli impatti
(edited)