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Subject: »Pezzi di storia la storia a pezzi

2020-05-02 01:30:13
sì, ma se tu del libro scrivi solo che parla del ritorno dalla Cina senza dirci cosa dice di particolare o strano o interessante o diverso rispetto alla versione nota non sappiamo cosa dovremmo sapere :)
2020-05-02 09:40:06
un pò come "per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?"
2020-05-02 09:50:57
volevo sapere se fosse vero che Marco Polo era partito con un ingente flotta per ritornare a Venezia anche per scortare la pricipessa Kököchin in Persia, con mia sorpresa ho sentito nel video da te postato che si è realmente fermato per mesi in una zona abitata da cannibali da cui ha preso lo spunto lo scrittore per la narrazione.
2020-05-02 11:39:36
http://ilventodellest.blogspot.com/2011/06/il-milione-48-tra-i-cannibali.html?m=1

Estratto


Cap. 162-166

E vo' vi far a sapere di quei che menano li piccoli uomini d'India, si è menzogna, ché quelli che dicon uomini sono piccole scimmie, che ànno volto simile all'uomo e li fanno in queste isole; le pelano salvo la barba e il pettignone (l'inguine), poi lascianle seccare, concianle che pare che siano uomini e questa è una grande buffa... Qui la gente è molto selvatica e quando uno muore poscia lo cuociono e quando è cotto vengono tutti li parenti del morto e mangiallo con tutte le midolla dell'osso, che non vogliono che ne rimanga sostanza che faccia li vermini che poi morrebbero per falta di mangiare e di questo, l'anima del morto n'avrebbe grande peccato. Poscia piglian l'ossa, pongonle in un'arca e apiccalle in caverne ne le montagne. Così se posson pigliare alcun uomo d'altra contrada, sì 'l mangiano.

2020-05-02 11:42:57
si si lo dice nel video che mi hai postato
2020-05-02 12:53:08
della serie 'non si butta via (quasi) nulla' :D
2020-05-02 13:01:52
È interessante la spiegazione: l'uomo potrebbe peccare anche dopo morto ... quando i vermi, che il suo corpo ha messo al mondo, esauriscono le risorse disponibili, cioè il corpo stesso, muoiono di fame... e di questa morte di esseri viventi l'anima porta la responsabilità.
2020-05-02 13:14:27
era solo una scusa per papparsi il morto :D
2020-05-09 09:54:37
“ Una parte del mondo ha celebrato il 9 maggio scorso, a Mosca, i 70 anni della sconfitta della Germania hitleriana e la fine della Seconda Guerra mondiale. Evento quanto mai epocale, fondatore della contemporaneità. Ma se non ve ne siete accorti, o non ne siete al corrente, non preoccupatevi, è tutto normale. Compresi in quella parte del mondo, infatti, ci sono tutti, tranne noi.

Ora, ciò può apparirvi coerente con le pulsioni e gli interessi della nostra classe dirigente imperialista che non si fa scrupoli ad usare bande di estremisti reazionari e persino apertamente fascisti ovunque gli convenga: non si vede quindi perché dovrebbero celebrarne la fine. Soprattutto quando il merito ricade principalmente sui suoi acerrimi nemici, i terribili comunisti sovietici.

Per tali ragioni, dunque, a Mosca il 9 maggio c’erano tutti tranne i dirigenti occidentali, e i nostri media probabilmente parlavano d’altro.

Due conti con la storia

I nostri governanti e i nostri media servili trattano la sconfitta del Nazismo come un’evidenza storica, una banalità risolta in un paio di mesi da un pugno di cawboy americani sbarcati in Europa al grido di veni vidi vici. Col risultato che oggi sono tutti pronti a prendersene il merito, e nessuno in buona fede a riconoscere la verità: la vittoria su Hitler e la sua cricca genocidiaria fu opera preponderante dell’Armata Rossa, diretta dal Partito Comunista dell’URSS, coadiuvata dalla resistenza partigiana dei popoli dell’Est, sui quali si è riversata per 4 terribili anni l’intera furia omicida della Wermacht e delle SS.

Il bilancio parla di 27 milioni di vittime per l’URSS. Nonostante questa ecatombe – stiamo parlando del 15% della popolazione – l’URSS vinse e si risollevò dalla più terribile distruzione che una nazione abbia mai subito nella storia. Gli USA, il cui contributo fu certo importante, contano dal canto loro 400 000 morti, e nessuno in patria, ovviamente. La sproporzione è talmente enorme che sarebbe indecente e offensivo prendersi i meriti di una tale vittoria senza riconoscere il ruolo e i sacrifici immani supportati da chi pagò cara la propria resistenza e la propria lotta. Invece noi ci permettiamo di offendere, boicottando l’invito a partecipare alle commemorazioni del sacrificio che è valso anche la nostra libertà, dando paternalistiche quanto non richieste lezioni di democrazia.


2020-03-05_11h35_27

Messa da parte l’arroganza e la malafede dei nostri dirigenti, la verità è che, mentre 27 milioni di sovietici morivano, l’Europa continentale viveva sotto l’ordine fascista: l’Italia, la Romania e l’Ungheria erano alleate del Reich e partecipavano con le loro truppe alla guerra di sterminio all’Est; la Spagna e il Portogallo, così come la Francia collaborazionista, inviavano volontari, mentre i Paesi nordici si erano dal canto loro « fatti invadere » senza alzare un dito. Gli Usa e la Gran Bretagna erano occupati in scaramucce in Africa del Nord con alcune divisioni secondarie della Wermacht, evitando con cura di aprire il secondo fronte occidentale tanto richiesto dal Stalin, che avrebbe permesso fin dalla battaglia di Stalingrado (1942-1943) di alleggerire il peso della guerra che gravava interamente sulle spalle dell’URSS e prendere in una tenaglia i nazisti per accellerarne la resa.

Ma nel 1944, di fronte al pericolo di vedere i comunisti uscire come i soli vincitori del conflitto, il comando alleato decise di entrare seriamente in guerra, aprendo il tanto atteso secondo fronte nel giugno dello stesso anno – ben due anni dopo Stalingrado – con lo sbarco in Normandia, quando ormai l’Armata Rossa aveva liberato mezza Europa e si dirigeva a Berlino per chiudere la partita con Hitler e la sua cricca di esaltati. Giusto in tempo per sedersi sul tavolo dei vincitori con pochi sacrifici e pochi sforzi, se comparati a ciò che hanno sopportato i popoli dell’URSS.

Tutto dimenticato?

Pare di sì, ma non è sempre stato così. Il ruolo dell’URSS, all’epoca, appena usciti dalla guerra, era di un’evidenza lampante per tutti. A riprova, in un studio realizzato recentemente dall’istituto di sondaggi francese Ifop, vengono comparati i risultati di un sondaggio svolto nel 1945 e nel maggio 2015 in Francia. Alla domanda su quale nazione avesse contribuito di più alla sconfitta della Germania, nel 1945 il 57 % degli intervistati rispondeva ovviamente l’URSS, mentre solo il 20% optava per gli USA e appena il 12% per la Gran Bretagna. E questo nel Paese in cui aveva avuto luogo pochi mesi prima lo sbarco in Normandia, evento celebrato oggi come il fattore decisivo della sconfitta del fascismo dalla propaganda borghese!

Ebbene, il risultato del ribaltamento quotidiano della realtà e delle menzogne propalate dai media è tale che nel maggio 2015, alla stessa domanda, i francesi rispondono l’esatto contrario: per il 54% dei sondati la sconfitta del nazismo fu opera degli USA, per il 18% della Gran Bretagna e solo il 23 % è ancora in grado di riconoscere onestamente il ruolo dell’URSS.




Nessuno sa più che l’URSS sconfisse il fascismo tedesco; a scuola non si studia, nelle università si evita di approfondire e in televisione e sui giornali si mistifica. I nostri giornalisti, ricercatori e politici sanno quel che fanno, dato che sanno quanto giova alle loro carriere e al loro portafogli gridare “viva gli USA” dai tetti e dai balconi, a dispetto della verità. Se continua così, tra 20 anni tutta Europa crederà sinceramente che il Nazismo fu sconfitto… dall’Europa stessa!

70 anni di propaganda e falsificazione spacciata per scienza storica hanno prodotto la rimozione del passato. Ormai tutti in Occidente attribuiscono i meriti a chi stava a guardare, cioè noi stessi, e solo pochi sono in grado di interpretare la storia al di fuori della propaganda. Ovviamente, questi pochi sono derisi e umiliati dalla grande stampa, dove scrivono le penne più influenti, boriose e supponenti dell’intelligentsia italiana. Tuttavia l’opinione popolare, all’uscita della guerra, era perfettamente allineata sul peso militare, i sacrifici e le vittorie effettive sul campo di battaglia, piuttosto che sulla disinformazione odierna – che noi chiamiamo libertà d’informazione.

Ci fa piacere ribadire che c’è stato un periodo in Europa – prima che il lavaggio del cervello di massa e l’anti-comunismo isterico iniziassero a prendere piede – in cui i popoli europei riconoscevano lucidamente i meriti dell’URSS di Stalin. Quello che oggi l’opinione pubblica chiama ipocritamente lavoro sulla memoria non è altro che distorsione della storia, funzionale alla criminalizzazione del comunismo. Abboccano tutti, in particolare la delicata borghesia di sinistra, la “società civile” e i riformisti all’acqua di rose.”
2020-05-09 10:41:49
Interessante eh
2020-05-09 10:44:30
non so dove lo hai trovato, ma ovviamente sottoscrivo:

qui invece trovate quello che dice l'UE oggi ufficialmente.

da cui estraggo:

sottolinea che la Seconda guerra mondiale, il conflitto più devastante della storia d'Europa, è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti, in base ai quali due regimi totalitari, che avevano in comune l'obiettivo di conquistare il mondo, hanno diviso l'Europa in due zone d'influenza;

Faccio notare che è esattamente la stessa cosa che è avvenuta dopo la fine delle II guerra mondiale tra USA e URSS, ma quello non è stato stigmatizzato.

Nello stesso testo si leggono poi equiparazioni tra nazismo e comunismo di infimo livello (contro le quali si sono scagliati i partigiani di mezza europa, nel completo silenzio dei media)

e poi finalmente il documento confessa il suo vero scopo di tutta la manfrina:


13. dichiara che l'integrazione europea, in quanto modello di pace e di riconciliazione, è il frutto di una libera scelta dei popoli europei, che hanno deciso di impegnarsi per un futuro comune, e che l'Unione europea ha una responsabilità particolare nel promuovere e salvaguardare la democrazia e il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, sia all'interno che all'esterno del suo territorio;

[i]14. sottolinea che, alla luce della loro adesione all'UE e alla NATO, i paesi dell'Europa centrale e orientale non solo sono tornati in seno alla famiglia europea di paesi democratici liberi, ma hanno anche dato prova di successo, con l'assistenza dell'UE, nelle riforme e nello sviluppo socioeconomico; sottolinea, tuttavia, che questa opzione dovrebbe rimanere aperta ad altri paesi europei, come previsto dall'articolo 49 TUE;

15. sostiene che la Russia rimane la più grande vittima del totalitarismo comunista e che il suo sviluppo in uno Stato democratico continuerà a essere ostacolato fintantoché il governo, l'élite politica e la propaganda politica continueranno a insabbiare i crimini del regime comunista e ad esaltare il regime totalitario sovietico; [i]invita pertanto la società russa a confrontarsi con il suo tragico passato
;

16. è profondamente preoccupato per gli sforzi dell'attuale leadership russa volti a distorcere i fatti storici e a insabbiare i crimini commessi dal regime totalitario sovietico; considera tali sforzi una componente pericolosa della guerra di informazione condotta contro l'Europa democratica allo scopo di dividere l'Europa e invita pertanto la Commissione a contrastare risolutamente tali sforzi;[/i]

A parte quello che ciascuno di noi vuole pensare dell'URSS e del comunismo, qui è evidente la volontà politica di proseguire l'attacco alla Russia di Putin, in continuità con quello che avviene in Ucraina. Russia che infatti non viene invitata alle celebrazioni della guerra che ha vinto.
2020-05-09 12:54:43
Io non so che libri di storia leggete ma in quelli che ho letto io, compresi i manuali scolastici (com'è ovvio visto che si rileva, allo stesso tempo, "l'egemonia culturale della sinistra" che vale anche per la grande maggioranza degli storici da manuale)... mai ho letto una ricostruzione della WW2 come quella dell'articolo.
Il ruolo dell'Armata rossa è sempre sottolineato come decisivo e le sofferenze dei russi sono sempre descritte come imparagonabili a quelle occidentali (i cinesi sono gli unici che potrebbero alzare la mano)... del resto, l'Ostfront fu una guerra condotta dai tedeschi con carattere di sterminio, molto diversa dalla guerra ad ovest.

Sulla questione dei festeggiamenti vabbé, posso essere d'accordo, ma è evidente che andarci o no è legato a scopi politici del presente e non a una rilettura del passato.
2020-05-09 13:02:12
Una parte del mondo ha celebrato il 9 maggio scorso, a Mosca, i 70 anni della sconfitta della Germania hitleriana e la fine della Seconda Guerra mondiale.

Già dall’inizio mi rifiuto di leggere il resto

La WWII è finita a settembre, tanto che questo mega ignorante (non so chi sia e non me ne frega nulla) non specifica che la Russia dichiaro guerra al Giappone l’8 agosto perché avevano visto le capacità dell’atomica. La guerra fini a settembre non diciamo minchiate
2020-05-09 13:11:54
Ecco se c'è una guerra che in occidente è poco studiata, specie a scuola, è quella del Pacifico e del sudest asiatico
2020-05-09 13:34:18
Sulla questione dei festeggiamenti vabbé, posso essere d'accordo, ma è evidente che andarci o no è legato a scopi politici del presente e non a una rilettura del passato.

il fatto è che sono stati esclusi, non è che non ci sono andati.
Inoltre sottolineo che quello che ho postato io non è un "libro di storia", ma una risoluzione del Parlamento Europeo datata 2019.
2020-05-09 14:26:48
Ho scritto "libri di storia" perché tu hai scritto "sottoscrivo" ad un articolo che interpreta fatti storici in un certo modo.

Sulla risoluzione, atto politico funzionale alle note questioni geopolitiche attuali e quindi sospetto per definizione, separerei quanto affermato sul patto Molotov-Ribbentrop che corrisponde alla vulgata ed è accettabile per quanto priva di contesto, dall'equiparazione nazismo-comunismo condotta in modo rozzo con scopi evidenti.


(edited)