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Subject: Virus cinese 2...Non ci fermerete mai!

2021-04-08 19:39:29
Rispondiamo oggi alle molte domande ricevute sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, dopo il via libera dell’Ema e la decisione italiana di somministrarlo in modo preferenziale (non esclusivo) ai soggetti sopra i 60 anni di età. Possiamo riassumere i messaggi in una sola domanda: “il vaccino è davvero sicuro?”. La risposta è “assolutamente sì”: ma vediamo come possiamo arrivare a dimostrarlo usando, come facciamo spesso, i numeri. L’Ema ha valutato le informazioni contenute nel database EudraVigilance, che raccoglie le segnalazioni relative a sospette reazioni avverse a farmaci: in particolare, in relazione al vaccino AstraZeneca, alla data del 22 marzo si trovavano 62 casi di trombosi cerebrale e 24 di trombosi venosa, per un totale di 86 segnalazioni sospette. Tra questi 86 casi si sono verificati 18 decessi. Dobbiamo a questo punto considerare il numero totale dei soggetti vaccinati: circa 25 milioni sommando i dati della popolazione dell’Unione europea a quella di Uk (fonte: Ema). Se valutiamo il rischio relativo a un possibile decesso arriviamo allo 0,000072%: in altri termini abbiamo 7 decessi ogni 10 milioni di vaccinati (72 ogni 100 milioni) potenzialmente collegabili alla somministrazione del vaccino. Iniziamo un confronto con la malattia che cerchiamo di combattere usando (anche, non solo) il vaccino in questione. La Covid-19, in Italia, ha una letalità “ufficiale” del 3,0%. Diciamo ufficiale perché più volte, eseguendo il calcolo inverso a partire dalle terapie intensive, abbiamo visto come sia possibile ipotizzare che il numero degli italiani venuti effettivamente a contatto con il Sars-CoV-2 sia “almeno” il doppio rispetto ai 3.700.393 individuati con test tampone alla sera del 7 aprile: abbattiamo quindi il tasso di letalità, dimezzandolo, e portiamolo all’1,5%. Se proiettiamo questo valore su 25 milioni di soggetti contagiati il numero dei decessi arriva a 375.000 (contro i 18 che sono stati segnalati): pari a 15.000 morti per milione di infettati “reali”. Possiamo tentare un’altra spiegazione utilizzando il “micromort”: una unità di misura, se così vogliamo chiamarla, anche se è più corretto definirla unità di rischio, introdotta nel 1979 da Ronald Arthur Howard della School of Enginnering (Stanford University), considerato uno dei padri della moderna analisi decisionale. Con questo criterio Howard puntava a definire in modo scientifico il rischio connesso allo svolgimento delle attività quotidiane, rappresentandolo in “una probabilità di morte su un milione”. Con 18 decessi su 25 milioni di vaccinazioni, si ottiene un valore di 0,7 micromort per quanto riguarda la possibilità di morire per un evento trombotico causato dal vaccino. Un livello di rischio identico (0,7) a quello legato a un’attività che facciamo senza nessuna preoccupazione: sciare. Abbiamo poi un rischio di 1 micromort ogni volta che guidiamo un’auto per 370 chilometri, magari per andare in vacanza, oppure ogni volta che percorriamo in moto (o scooter) una distanza assai più breve: 10 chilometri. Oppure ogni 27 chilometri percorsi camminando. E anche se può sembrare incredibile è stato calcolato il rischio (1,3 micromort) legato a un’attività banalissima, che magari da oggi guarderemo con sospetto: sedersi su una sedia, per la letalità legata alle cadute. Incorporiamo inoltre il rischio di 1 micromort ogni 1,4 sigarette fumate, oppure vivendo per 2 mesi con un fumatore. Correndo una maratona il livello sale a quota 7, per arrivare fino a 37.932 tentando la scalata dell’Everest. A pesare sulla nostra percezione di rischio, molto più dei numeri, è un meccanismo psicologico che ci porta a fare collegamenti immediati con eventi direttamente vissuti o conosciuti, oppure dei quali sentiamo parlare spesso. Da questo meccanismo dipende per esempio la sensazione (errata) di un rischio maggiore dell’areo rispetto alla macchina: ogni incidente aereo viene ripreso dai media, mentre non accade per quelli automobilistici. La ripetuta segnalazione degli eventi avversi legati al vaccino distorce la nostra percezione, portandoci a considerare un rischio molto maggiore di quanto sia nella realtà. Torniamo al vaccino AstraZenca e all’Italia: dove, a nostra maggior tutela, è stato deciso di utilizzare “preferenzialmente” AstraZeneca sopra i 60 anni. Escludendo in questo modo la popolazione (dai 59 in giù) all’interno della quale sono state rilevate le reazioni avverse e i decessi.


https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/
(edited)
2021-04-08 19:54:15
2021-04-08 21:49:46
paphio io sono d'accordo su tutto, è palese che i numeri delle reazioni avverse siano minimi e che se c'è stata approvazione scientifica ci dobbiamo fidare ( frase che non piace a tutti). Mi lascia perplessa la scelta della Germania (divieto agli under 60) e la raccomandazione simile dell'Italia. Se i dati confortano bisognava andare avanti su tutti gli over 18 senza se e senza ma
2021-04-08 23:29:14
Già
2021-04-09 00:10:54
La fonte è il Dailymail ma non ho avuto voglia di cercare di meglio

Leaders on the continent were accused of risking lives with the 'reckless' decisions to stop the flow of vaccines, with scientists warning Covid is 100,000 times more dangerous, compared to the tiny possibility of an issue with clotting.

And data from the Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) regulator in the UK show more people have reported blood clots after having Pfizer's vaccine than the Oxford one — even though Pfizer's jab has not been suspended anywhere.

Up to February 28 there were 38 reports from approximately 11.5million doses of Pfizer's jab, compared to 30 from 9.7m AstraZeneca doses. However, neither figure – the equivalent of one blood clot seen in every 367,000 jabs – is thought to be higher than the risk expected in the general population
2021-04-09 09:13:43
cosa vi avevo scritto qualche pagina fa?
siamo pronti a rinfestare le isole? Sardegna a rischio zona rossa.....
ma santo cielo ci vuole tanto a capire che queste zone prevalentemente turistiche ,,beh lasciamo stare....
2021-04-09 09:58:47
non vorrei dire una cazzata, ma se non ci si poteva spostare di regione non sono stati i "turisti" ad infettare l'isola... forse le restrizioni servono a qualcosa
2021-04-09 12:54:44
no come? si poteva eccome hanno cambiato solo a Pasqua più o meno
(edited)
2021-04-09 13:01:58
Nuovo decreto approvato: spostamenti tra regioni vietati fino al 27 marzo e no alle visite ai parenti in zona rossa

22 febbraio
2021-04-09 13:58:35
seconde case? :D
cioè in un isola che era praticamente covid free per avere un aumento così o lo porti dentro in qualche modo o viene da un universo parallelo il virus?
dobbiamo deciderci o serve o non serve il lockdown,leggo che molti sono contrari, ma dove lasci libertà di movimento la situazione precipita allora come la mettiamo?
(edited)
2021-04-09 14:17:02
Che poi hanno chiuso alcune attività pericolosissime per mesi e mesi.
Dopo un anno abbiamo capito che non erano loro il problema? A me sembra di no. Si fa finta perché torniamo al discorso del fine politico. La RAI, la mediaset, sky e compagnia bella mica potevano essere chiuse o almeno in parte. Il calcio pure.
2021-04-09 15:13:41
E tutti gli influencer di sta minchia che vanno qua e la a piacimento?
2021-04-09 15:17:38
2021-04-09 15:21:39
Comunque Fusaro ormai vede ribellioni e rivoluzioni in ogni dove... ma non accadono veramente mai; è un sogno intellettuale :)
2021-04-09 15:34:27
turisti o seconde case? a febbraio? lo so che è un forum, ma non è che devi dire qualcosa per forza eh...

l'isola non era covid free, senza restrizioni e aumentando i contatti tra le persone il virus ha ripreso a diffondersi, mi sembra fin troppo semplice

dobbiamo deciderci o serve o non serve il lockdown,leggo che molti sono contrari, ma dove lasci libertà di movimento la situazione precipita allora come la mettiamo?

per limitare la diffusione SECONDO ME serve, se non siamo nelle condizioni economiche per sostenerlo (o non vogliamo) è completamente un altro discorso purtroppo
2021-04-09 15:37:00
Behmen to NIC
per limitare la diffusione servono i controlli :D , che non esistono proprio.