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Subject: Virus cinese 2...Non ci fermerete mai!
Adesso non voglio fare il maestro di vita, però cerchiamo di capire che in questa situazione non esiste la strada a rischio zero. C'è un veleno o c'è l'altro.
Detto questo, ogni età ha il suo punto di rottura tra rischi e benefici, e ogni vaccino il proprio indice di rischio in funzione dell'età. Semplicemente nel momento in cui sai che una persona soffre di patologie autoimmuni è una follia farle fare non solo il vaccino, ma specialmente quello che per una 18enne presenta un rapporto rischi/benefici decisamente sfavorevole. Poi ripeto, io sono per la vaccinazione di massa perché banalmente non ci sono alternative... qui parliamo di metodo, non di decisioni drastiche (che non ci possiamo permettere, e che non possono esistere).
Detto questo, ogni età ha il suo punto di rottura tra rischi e benefici, e ogni vaccino il proprio indice di rischio in funzione dell'età. Semplicemente nel momento in cui sai che una persona soffre di patologie autoimmuni è una follia farle fare non solo il vaccino, ma specialmente quello che per una 18enne presenta un rapporto rischi/benefici decisamente sfavorevole. Poi ripeto, io sono per la vaccinazione di massa perché banalmente non ci sono alternative... qui parliamo di metodo, non di decisioni drastiche (che non ci possiamo permettere, e che non possono esistere).
Oggi ho toccato con mano che se ne fregano delle tue patologie, per loro il Pfizer è acqua.
Gli animali nelle aziende vengono vaccinati con più cautela.
Gli animali nelle aziende vengono vaccinati con più cautela.
Io sarei d’accordo con una vaccinazione di massa ma a fronte di informazioni serie e confutabili da chiunque. Non voglio discutere di coloro che - per un vaccino - hanno incontrato problemi purtroppo a volte irreversibili, ma di come è stata presentata una soluzione che non sembra tale.
Oggi cominciano a fare pressioni sulla Cina, oggi. Non da gennaio 2020, un anno e mezzo di informazione scarsa, aleatoria e rimedi non risolutivi sulla pelle delle persone. Così non va bene, nel senso che viviamo di merda a fronte di scelte politiche che sembrano andare nella direzione di pochi gruppi industriali e non dei cittadini
Oggi cominciano a fare pressioni sulla Cina, oggi. Non da gennaio 2020, un anno e mezzo di informazione scarsa, aleatoria e rimedi non risolutivi sulla pelle delle persone. Così non va bene, nel senso che viviamo di merda a fronte di scelte politiche che sembrano andare nella direzione di pochi gruppi industriali e non dei cittadini
se ora hanno detto "non vaccinate con AZ" vuol dire che avevamo ragione noi e che fa male.
Fa male non significa niente. 3 giorni fa parlavano di 1 morto ogni centomila e oggi è ancora valido questo rapporto. È cambiato che è capitato quell'1 e politicamente decidono di fermano i vaccini virali.
Io non capisco perché non si parla della 24-enne morta lo stesso giorno post moderna... Possono anche sospendere Az, ma le sporadiche morti post vaccino Pfizer non si azzereranno lo stesso. Al limite ne parleranno un po' di meno
Fa male non significa niente. 3 giorni fa parlavano di 1 morto ogni centomila e oggi è ancora valido questo rapporto. È cambiato che è capitato quell'1 e politicamente decidono di fermano i vaccini virali.
Io non capisco perché non si parla della 24-enne morta lo stesso giorno post moderna... Possono anche sospendere Az, ma le sporadiche morti post vaccino Pfizer non si azzereranno lo stesso. Al limite ne parleranno un po' di meno
Beh michele AZ è da tempo che è sotto i riflettori (per vari motivi)
In Giappone è - da sempre - vietato come vaccino, a questo punto vorrei capire perché a Tokyo la pensano diversamente rispetto a Roma su un prodotto che dovrebbe salvare una situazione critica. Poi magari sbagliano i gialdoni ma resta sempre nella testa la coriacea durezza e il garantismo da 2 solfi del nostro governo nell’utilizzo di un prodotto che altri rifiutano….
Vale anche per gli altri vaccini questo ragionamento ovviamente
In Giappone è - da sempre - vietato come vaccino, a questo punto vorrei capire perché a Tokyo la pensano diversamente rispetto a Roma su un prodotto che dovrebbe salvare una situazione critica. Poi magari sbagliano i gialdoni ma resta sempre nella testa la coriacea durezza e il garantismo da 2 solfi del nostro governo nell’utilizzo di un prodotto che altri rifiutano….
Vale anche per gli altri vaccini questo ragionamento ovviamente
Hanno chiesto il sacrificio di vaccinarci. Se non ne usciamo coi vaccini sarà stata una scelta sbagliata, questo è ovvio. Aspettiamo per valutare.... Nessuno vuole un altro lockdown a novembre o mai più, quello è l'obiettivo da raggiungere.
In Giappone neanche Moderna è approvato se non mi sbaglio. Sulle decisioni dei singoli paesi relativamente ai vaccini da acquistare inevitabilmente è anche questione di rapporti tra paesi e case farmaceutiche
È vietato J&J perché - dicono - che il monodose non è fattivo a livello immunitario. Che sia per un equilibrio economico è possibile ma viene da pensare come mai qui “tutto va bene, open day, 12 anni etc” e in altri paesi (e la la situazione è pesantissima) no.
Oggi il governo farà il nuovo redditometro (ci sta? È così necessario continuare con le tasse davanti al recovery? Boh), rivoluzione “Green” con i G7 (Ci sta? Non sappiamo neanche se fare la seconda dose di AZ, quindi boh) ma le TI? I medici? Le cure? La prevenzione per l’autunno?
Oggi il governo farà il nuovo redditometro (ci sta? È così necessario continuare con le tasse davanti al recovery? Boh), rivoluzione “Green” con i G7 (Ci sta? Non sappiamo neanche se fare la seconda dose di AZ, quindi boh) ma le TI? I medici? Le cure? La prevenzione per l’autunno?
medici? Le cure? La prevenzione per l’autunno?
Su questo hai ragione, diciamo che una cosa (la campagna vaccinale) non escludeva le altre da te citate
(edited)
Su questo hai ragione, diciamo che una cosa (la campagna vaccinale) non escludeva le altre da te citate
(edited)
Gli animali nelle aziende vengono vaccinati con più cautela
Non hai idea
Non hai idea
Scoppia il caso J&J: mezzo Cts per lo stop. “Ora è un pasticcio”
Non solo AZ - Vaccini a vettore adenovirale - Incertezza sui numeri
di Alessandro Mantovani | 13 Giugno 2021
Buona parte del Comitato tecnico scientifico, tra mercoledì e venerdì, era per limitare a chi ha almeno 60 anni anche il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), l’altro vaccino a vettore virale, e non solo Vaxzevria (AstraZeneca). Si è espresso così anche Giorgio Palù, virologo di fama internazionale e presidente di Aifa, l’agenzia del farmaco. E sulle stesse posizioni c’erano Gianni Rezza del ministero della Salute, l’immunologo Sergio Abrignani, il direttore dello Spallanzani Giuseppe Ippolito e altri. C’è stata qualche tensione. Poi però nel parere trasmesso al ministero, che nella notte tra venerdì e sabato ha preparato la circolare che ha escluso AstraZeneca per gli under 60, è uscito un passaggio meno netto su J&J, voluto dal coordinatore Franco Locatelli che presiede anche il Consiglio superiore di Sanità e gode più di tutti della fiducia di Mario Draghi. “Un pasticcio”, convengono, dietro le quinte, diversi membri del Cts. Come spesso avviene, la politica si è nascosta dietro la scienza.
Dopo aver ricordato i dati Usa sulle trombosi rare – 7 eventi per milione nelle donne fra 18 e 49 anni e 0,9 per milione tra le donne di età pari o superiore a 50 anni – il Cts scrive: “Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino Vaxzevria e il vaccino Janssen, per quanto riguarda sia le piattaforme che la tipologia di eventi tromboembolici riportati nella letteratura, lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito europeo, delle segnalazioni di Vitt (acronimo inglese che sta per trombosi trombocitopeniche indotte da vaccino, ndr) a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Jansen”. Che tuttavia, ribadisce il Cts, “viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito da Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni”. Il comitato promette nuove valutazioni e intanto invita al “monitoraggio” degli eventi avversi, in particolare delle Vitt, che certamente si farà anche se in Italia – a differenza di Usa, Regno Unito e altri Paesi – è difficile ottenere i dati completi per sesso, fasce d’età e tipo di vaccino somministrato.
Così le Regioni fanno da sole, cioè prendono sul serio la “raccomandazione” su J&J. Che del resto c’era già, come per AstraZeneca, ma è stata sacrificata all’obiettivo di accelerare e di smaltire le dosi in eccesso di Az anche con gli Astra Day dai 18 anni in su che sono poi finiti nell’occhio del ciclone. Il Cts li aveva autorizzati il 12 maggio scorso e nel parere di venerdì afferma che le cose sono cambiate con la drastica riduzione nella circolazione del virus, da circa 130 a 25 nuovi casi alla settimana oltre centomila abitanti; alla Salute sottolineano che quell’autorizzazione non è mai passata da lì.
Ieri il Piemonte e la Puglia hanno fatto sapere che non vaccineranno gli under 60 neppure con J&J. Altre Regioni ci stanno riflettendo. Federfarma darà domani indicazioni alle farmacie, previo confronto con la Regione Lazio: anche i farmacisti potrebbero escludere gli under 60 dal vaccino Janssen. Un rallentamento della campagna vaccinale ci sarà senz’altro, al di là dell’ottimismo confermato in tutte le sedi dal generale Figliuolo.
La circolare di venerdì sera, firmata da Rezza quale direttore della Prevenzione, è di mezza pagina: “Il vaccino Vaxzevria viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo). Per persone che hanno ricevuto la prima dose di tale vaccino e sono al di sotto dei 60 anni di età, il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRna (Comirnaty e cioè Pfizer/Biontech o Moderna, ndr), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose”. Vaccinazione “eterologa”, prima un vaccino e poi un altro. Lo stesso Cts riconosce che non ci sono studi validati dalle agenzie regolatorie di Usa e Ue, questa soluzione è stata autorizzata in Canada e in Finlandia. Alcuni scienziati, tra cui il microbiologo di Padova Andrea Crisanti, sono perplessi: “Nessuno lo può dire – ha osservato Crisanti – se il mix sia sicuro. Magari funziona, magari ha dei problemi. Dovrebbero pronunciarsi gli enti regolatori e tutti gli altri dovrebbero fare un passo indietro. Senza i dati non ci si vaccina”. Alla circolare, quasi a prendere le distanze dal pasticcio, è allegato tutto il verbale del Cts. Compresa l’ultima raccomandazione alle Regioni: “Ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-Sars-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale”.
Non solo AZ - Vaccini a vettore adenovirale - Incertezza sui numeri
di Alessandro Mantovani | 13 Giugno 2021
Buona parte del Comitato tecnico scientifico, tra mercoledì e venerdì, era per limitare a chi ha almeno 60 anni anche il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), l’altro vaccino a vettore virale, e non solo Vaxzevria (AstraZeneca). Si è espresso così anche Giorgio Palù, virologo di fama internazionale e presidente di Aifa, l’agenzia del farmaco. E sulle stesse posizioni c’erano Gianni Rezza del ministero della Salute, l’immunologo Sergio Abrignani, il direttore dello Spallanzani Giuseppe Ippolito e altri. C’è stata qualche tensione. Poi però nel parere trasmesso al ministero, che nella notte tra venerdì e sabato ha preparato la circolare che ha escluso AstraZeneca per gli under 60, è uscito un passaggio meno netto su J&J, voluto dal coordinatore Franco Locatelli che presiede anche il Consiglio superiore di Sanità e gode più di tutti della fiducia di Mario Draghi. “Un pasticcio”, convengono, dietro le quinte, diversi membri del Cts. Come spesso avviene, la politica si è nascosta dietro la scienza.
Dopo aver ricordato i dati Usa sulle trombosi rare – 7 eventi per milione nelle donne fra 18 e 49 anni e 0,9 per milione tra le donne di età pari o superiore a 50 anni – il Cts scrive: “Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino Vaxzevria e il vaccino Janssen, per quanto riguarda sia le piattaforme che la tipologia di eventi tromboembolici riportati nella letteratura, lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito europeo, delle segnalazioni di Vitt (acronimo inglese che sta per trombosi trombocitopeniche indotte da vaccino, ndr) a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Jansen”. Che tuttavia, ribadisce il Cts, “viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito da Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni”. Il comitato promette nuove valutazioni e intanto invita al “monitoraggio” degli eventi avversi, in particolare delle Vitt, che certamente si farà anche se in Italia – a differenza di Usa, Regno Unito e altri Paesi – è difficile ottenere i dati completi per sesso, fasce d’età e tipo di vaccino somministrato.
Così le Regioni fanno da sole, cioè prendono sul serio la “raccomandazione” su J&J. Che del resto c’era già, come per AstraZeneca, ma è stata sacrificata all’obiettivo di accelerare e di smaltire le dosi in eccesso di Az anche con gli Astra Day dai 18 anni in su che sono poi finiti nell’occhio del ciclone. Il Cts li aveva autorizzati il 12 maggio scorso e nel parere di venerdì afferma che le cose sono cambiate con la drastica riduzione nella circolazione del virus, da circa 130 a 25 nuovi casi alla settimana oltre centomila abitanti; alla Salute sottolineano che quell’autorizzazione non è mai passata da lì.
Ieri il Piemonte e la Puglia hanno fatto sapere che non vaccineranno gli under 60 neppure con J&J. Altre Regioni ci stanno riflettendo. Federfarma darà domani indicazioni alle farmacie, previo confronto con la Regione Lazio: anche i farmacisti potrebbero escludere gli under 60 dal vaccino Janssen. Un rallentamento della campagna vaccinale ci sarà senz’altro, al di là dell’ottimismo confermato in tutte le sedi dal generale Figliuolo.
La circolare di venerdì sera, firmata da Rezza quale direttore della Prevenzione, è di mezza pagina: “Il vaccino Vaxzevria viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo). Per persone che hanno ricevuto la prima dose di tale vaccino e sono al di sotto dei 60 anni di età, il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRna (Comirnaty e cioè Pfizer/Biontech o Moderna, ndr), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose”. Vaccinazione “eterologa”, prima un vaccino e poi un altro. Lo stesso Cts riconosce che non ci sono studi validati dalle agenzie regolatorie di Usa e Ue, questa soluzione è stata autorizzata in Canada e in Finlandia. Alcuni scienziati, tra cui il microbiologo di Padova Andrea Crisanti, sono perplessi: “Nessuno lo può dire – ha osservato Crisanti – se il mix sia sicuro. Magari funziona, magari ha dei problemi. Dovrebbero pronunciarsi gli enti regolatori e tutti gli altri dovrebbero fare un passo indietro. Senza i dati non ci si vaccina”. Alla circolare, quasi a prendere le distanze dal pasticcio, è allegato tutto il verbale del Cts. Compresa l’ultima raccomandazione alle Regioni: “Ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-Sars-CoV-2, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale”.
Ho un collega 30enne che ha fatto Johnny e johnny 1 mese fa (dosi avanzate alla sera)..è stato male 2 giorni poi tutto ok
Mi dispiace che la stampa e la comunità scentifica stiano puntando su un solo prodotto (Pfizer), perchè quando si ha una sola scelta non è mai positivo. Ci sono aspetti positivi (meno effetti collaterali (forse)) che negativi (selezione di ceppi resistenti)?
Ovviamente i giornalisti sono il male di questi decenni e semineranno zizzania nel modo che gli viene ordinato di fare
(edited)
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Mi dispiace che la stampa e la comunità scentifica stiano puntando su un solo prodotto (Pfizer), perchè quando si ha una sola scelta non è mai positivo. Ci sono aspetti positivi (meno effetti collaterali (forse)) che negativi (selezione di ceppi resistenti)?
Ovviamente i giornalisti sono il male di questi decenni e semineranno zizzania nel modo che gli viene ordinato di fare
(edited)
(edited)
Effetti collaterali molto ma molto più forti ma ci sono meno dosi purtroppo.
D'altronde Karlacci dice di aver fatto da cavia quando negli UK s'erano già usate 11 milioni di dosi AZ.
Ricordiamo che la Germania ha chiesto di bloccare AZ in Europa senza basi scientifiche e le altre nazioni le ha dato dato supporto.
WHO chiedeva di non fermarsi
Ricordiamo che la Germania ha chiesto di bloccare AZ in Europa senza basi scientifiche e le altre nazioni le ha dato dato supporto.
WHO chiedeva di non fermarsi
La Germania nel 2020 si è riorganizzata e ora con Pfizer sta facendo bei soldoni
Copio e incollo messaggio del mio testimone di nozze riguardo a sua madre
A distanza di un mese dalla prima dose di Astra Zeneca mia mamma ha avuto una piccola trombosi ad un occhio,è stata necessaria una iniezione intravitreale e speriamo basti. Contattato il medico di base x prudenza in vista del richiamo ...nn si pronuncia x' ha avuto indicazione dal ministero di nn esprimere un parere. D'altra parte la casistica nn esiste e il suo parere sarebbe a titolo personale,morale: tutto in mano ai medici del punto vaccinale, impossibile prevedere se richiameranno con lo stesso vaccino o meno e,cosa più rilevante, impossibile fare pervenire la segnalazione di possibile evento avverso. Alla fine,sperum in ben
A distanza di un mese dalla prima dose di Astra Zeneca mia mamma ha avuto una piccola trombosi ad un occhio,è stata necessaria una iniezione intravitreale e speriamo basti. Contattato il medico di base x prudenza in vista del richiamo ...nn si pronuncia x' ha avuto indicazione dal ministero di nn esprimere un parere. D'altra parte la casistica nn esiste e il suo parere sarebbe a titolo personale,morale: tutto in mano ai medici del punto vaccinale, impossibile prevedere se richiameranno con lo stesso vaccino o meno e,cosa più rilevante, impossibile fare pervenire la segnalazione di possibile evento avverso. Alla fine,sperum in ben