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Subject: Virus cinese 2...Non ci fermerete mai!
Variante allo stadio: cluster nel girone B. Allarme agli Europei
Il torneo - Focolai a Copenaghen e San Pietroburgo per partite disputate in stadi affollati il 16 e 17 giugno. In Russia si sono giocati sei match e si rigiocherà il 2 luglio
di Stefano Caselli | 27 Giugno 2021
Uefa, abbiamo un problema, qualcosa nel Gruppo B è andato storto. È infatti ormai certo che gli Europei di calcio – come esplicitamente temuto alla vigilia dal Centro europeo per la prevenzione delle malattie (Ecdc) e dall’Oms – siano all’origine, per ora, di almeno due focolai di Covid, variante Delta compresa. Tutta colpa della formula itinerante – affascinante ma clamorosamente inopportuna in tempi di pandemia – e soprattutto degli stadi (ri)aperti, in particolare quelli di San Pietroburgo e Copenaghen, impianti in cui Russia e Danimarca (a differenza di altri Paesi più rigorosi come Italia e Germania) hanno consentito un accesso pari al 50 e al 73,5% della capienza (ossia rispettivamente circa 32 e 28 mila spettatori).
Il primo allarme è suonato giovedì, quando le autorità danesi hanno comunicato tre casi di variante Delta (poi saliti a oltre dieci) tra i tifosi che hanno assistito al match del Gruppo B Danimarca-Belgio, giocato a Copenaghen il 17 giugno. Il cluster è scoppiato nella Tribuna B del Parken Stadion, dove avevano trovato posto circa 4 mila persone, tutte invitate a sottoporsi a test molecolare. Ventiquattr’ore prima di Danimarca-Belgio, a San Pietroburgo si era giocato Finlandia-Russia, sempre Gruppo B. Questa partita, stando a quanto comunicato dalle autorità di Helsinki, ha provocato 120 contagi tra i circa 2 mila tifosi che si erano recati in Russia. Il cluster, questa volta, sembra essere scoppiato in un ristorante nei dintorni dello stadio. Ma i positivi potrebbero essere molti di più. Essendo infatti la Russia (insieme alla Gran Bretagna) il Paese europeo con il più alto tasso di incidenza Covid nelle ultime settimane, la Finlandia si era premurata di testare chiunque rientrasse da est. Ma, a quanto pare, a causa dell’ingorgo creatosi al confine, circa 800 persone (invitate dal governo a sottoporsi a test) sono state lasciate andare.
A San Pietroburgo – dove ieri si è registrato il triste record di 107 morti a causa del Covid in 24 ore – la Finlandia ha giocato (con tifosi al seguito) anche il 21 giugno contro il Belgio (5 giorni dopo il match con la Russia) mentre i tifosi russi incrociavano i danesi a Copenaghen. Non solo, l’ex Leningrado ha ospitato anche tre partite del Gruppo E tra Polonia, Slovacchia e Svezia e ospiterà un quarto di finale il 2 luglio. Il Belgio poi (con tifosi al seguito) giocherà oggi il suo ottavo di finale a Siviglia contro il Portogallo, nazionale che (con tifosi al seguito) ha disputato due dei tre incontri del Gruppo F (contro l’Ungheria il 19 e contro la Francia il 23 giugno) nella bolgia della Puskas Arena di Budapest, l’unico impianto aperto al 100%. Per la cronaca, il Portogallo è attualmente il terzo Paese europeo per incidenza ogni 100 mila abitanti dopo Gran Bretagna e Russia.
E pensare che Mario Draghi, il 21 giugno, paventava l’ipotesi di “scippare” a Londra le due semifinali e la finale in programma il 6, 7 e 11 luglio. È possibile che il premier abbia cambiato idea, ma il problema rimane: la Gran Bretagna è in questo momento il Paese con il più alto tasso di incidenza del virus, per la quasi totalità a variante Delta. Fino a oggi a Wembley è stato consentito l’accesso a poco più di 20 mila persone (su una capienza di 90 mila), ma l’intesa con l’Uefa (confermata dal governo di Londra) è di aprire le porte ad almeno 60 mila spettatori. Non solo, circa 2.500 saranno i cosiddetti invitati “vip” (principalmente sponsor) dell’Uefa che non dovranno osservare la quarantena di 10 giorni (salvo il divieto di muoversi per il Paese e per Londra) obbligatoria per chiunque entri in questi giorni nel Regno Unito. Covid o non Covid, insomma, il torneo è appena entrato nel vivo e difficilmente rallenterà per questo: per l’Uefa ci sono almeno due miliardi (di ricavi) di ragioni.
Il torneo - Focolai a Copenaghen e San Pietroburgo per partite disputate in stadi affollati il 16 e 17 giugno. In Russia si sono giocati sei match e si rigiocherà il 2 luglio
di Stefano Caselli | 27 Giugno 2021
Uefa, abbiamo un problema, qualcosa nel Gruppo B è andato storto. È infatti ormai certo che gli Europei di calcio – come esplicitamente temuto alla vigilia dal Centro europeo per la prevenzione delle malattie (Ecdc) e dall’Oms – siano all’origine, per ora, di almeno due focolai di Covid, variante Delta compresa. Tutta colpa della formula itinerante – affascinante ma clamorosamente inopportuna in tempi di pandemia – e soprattutto degli stadi (ri)aperti, in particolare quelli di San Pietroburgo e Copenaghen, impianti in cui Russia e Danimarca (a differenza di altri Paesi più rigorosi come Italia e Germania) hanno consentito un accesso pari al 50 e al 73,5% della capienza (ossia rispettivamente circa 32 e 28 mila spettatori).
Il primo allarme è suonato giovedì, quando le autorità danesi hanno comunicato tre casi di variante Delta (poi saliti a oltre dieci) tra i tifosi che hanno assistito al match del Gruppo B Danimarca-Belgio, giocato a Copenaghen il 17 giugno. Il cluster è scoppiato nella Tribuna B del Parken Stadion, dove avevano trovato posto circa 4 mila persone, tutte invitate a sottoporsi a test molecolare. Ventiquattr’ore prima di Danimarca-Belgio, a San Pietroburgo si era giocato Finlandia-Russia, sempre Gruppo B. Questa partita, stando a quanto comunicato dalle autorità di Helsinki, ha provocato 120 contagi tra i circa 2 mila tifosi che si erano recati in Russia. Il cluster, questa volta, sembra essere scoppiato in un ristorante nei dintorni dello stadio. Ma i positivi potrebbero essere molti di più. Essendo infatti la Russia (insieme alla Gran Bretagna) il Paese europeo con il più alto tasso di incidenza Covid nelle ultime settimane, la Finlandia si era premurata di testare chiunque rientrasse da est. Ma, a quanto pare, a causa dell’ingorgo creatosi al confine, circa 800 persone (invitate dal governo a sottoporsi a test) sono state lasciate andare.
A San Pietroburgo – dove ieri si è registrato il triste record di 107 morti a causa del Covid in 24 ore – la Finlandia ha giocato (con tifosi al seguito) anche il 21 giugno contro il Belgio (5 giorni dopo il match con la Russia) mentre i tifosi russi incrociavano i danesi a Copenaghen. Non solo, l’ex Leningrado ha ospitato anche tre partite del Gruppo E tra Polonia, Slovacchia e Svezia e ospiterà un quarto di finale il 2 luglio. Il Belgio poi (con tifosi al seguito) giocherà oggi il suo ottavo di finale a Siviglia contro il Portogallo, nazionale che (con tifosi al seguito) ha disputato due dei tre incontri del Gruppo F (contro l’Ungheria il 19 e contro la Francia il 23 giugno) nella bolgia della Puskas Arena di Budapest, l’unico impianto aperto al 100%. Per la cronaca, il Portogallo è attualmente il terzo Paese europeo per incidenza ogni 100 mila abitanti dopo Gran Bretagna e Russia.
E pensare che Mario Draghi, il 21 giugno, paventava l’ipotesi di “scippare” a Londra le due semifinali e la finale in programma il 6, 7 e 11 luglio. È possibile che il premier abbia cambiato idea, ma il problema rimane: la Gran Bretagna è in questo momento il Paese con il più alto tasso di incidenza del virus, per la quasi totalità a variante Delta. Fino a oggi a Wembley è stato consentito l’accesso a poco più di 20 mila persone (su una capienza di 90 mila), ma l’intesa con l’Uefa (confermata dal governo di Londra) è di aprire le porte ad almeno 60 mila spettatori. Non solo, circa 2.500 saranno i cosiddetti invitati “vip” (principalmente sponsor) dell’Uefa che non dovranno osservare la quarantena di 10 giorni (salvo il divieto di muoversi per il Paese e per Londra) obbligatoria per chiunque entri in questi giorni nel Regno Unito. Covid o non Covid, insomma, il torneo è appena entrato nel vivo e difficilmente rallenterà per questo: per l’Uefa ci sono almeno due miliardi (di ricavi) di ragioni.
Pupe, è così: ci sono grandi differenze a livello genetico: finanche ci sono farmaci che funzionano sui caucasici e sui altri no.
Qui qualche esempio
https://ilchimicoscettico.blogspot.com/?m=1
Qui qualche esempio
https://ilchimicoscettico.blogspot.com/?m=1
vi do una brutta notizia. uno dei due positivi a biella.... era vaccinato con due dosi :|
Io ricordo le parole dell'AD pzifer e cioè che il virus lo prenderemo ma non moriremo e non finiremo nemmeno in terapia intensiva.
allora a che cazzo serve sta cavolata del green pass?????? a prenderci per il culo
Per entrare in una clinica ho dovuto fare il tampone e sono vaccinato con pfizer con le due dosi già. 30 euro buttati e regalati a sto magna magna.
Io qui lo dico e qui lo affermo,se non funzionano per nulla i vaccini e vedo morti su morti allora la terza dose che ci sarà al 100% se la possono fare quelli che l'hanno creato.
Io qui lo dico e qui lo affermo,se non funzionano per nulla i vaccini e vedo morti su morti allora la terza dose che ci sarà al 100% se la possono fare quelli che l'hanno creato.
al momento anche io non mi vaccinerei, tanto i novax nocovid etc si giovano dei sacrifici (e dei rischi) degli altri.
Ho letto del vaccinato, speriamo almeno eviti l'ospedalizzazione... Come al solito possiamo pensare positivo solo analizzando ai numeri. È vero che in Uk i contagi crescono di nuovo (ieri 18k) ma i morti sono ancora poche decine al giorno, vediamo cosa accade nei prossimi 15 gg.... Per ora se confrontiamo i dati pre vaccino i morti in % erano molti di più a parità di contagi
(edited)
(edited)
Signori a novembre del 2020 - lo scrissi qui - mia moglie comincio a preoccuparsi perché il covid (secondo i ricercatori giapponesi) mischiandosi con la classica influenza invernale avrebbe creato problemi enormi poi comparsi un paio di mesi dopo.
Non saprei cosa dirvi ma fare delle proiezioni su TI o ricoveri causa variante con o senza vaccino con 35* all’ombra è riduttivo.
Io resto della mia opinione: SSNN degno di tale nome e andare alla radice, cioè al momento della creazione, di questo virus
Non saprei cosa dirvi ma fare delle proiezioni su TI o ricoveri causa variante con o senza vaccino con 35* all’ombra è riduttivo.
Io resto della mia opinione: SSNN degno di tale nome e andare alla radice, cioè al momento della creazione, di questo virus
. Io ricordo le parole dell'AD pzifer e cioè che il virus lo prenderemo ma non moriremo e non finiremo nemmeno in terapia intensiva.
Beh l’opinione dell’AD della azienda che sta diventando monopolista nei vaccini non è “molto credibile”
Beh l’opinione dell’AD della azienda che sta diventando monopolista nei vaccini non è “molto credibile”
In Russia hanno vaccinato uno scarso 10-15% della popolazione, hanno il loro sputnik che in Russia non gode di fiducia nel popolo, da poco c'è obbligo vaccinale in molte regioni. E i morti (e non solo i contagiati come in uk) aumentano.
Io ho avuto il covid e di certo non mi vaccinerò. Idem i miei familiari.
Il primario dell'ospedale di Legnano ha espressamente dichiarato che, per i guariti con anticorpi presenti, come lui stesso, è addirittura pericoloso fare il vaccino... anzi, si meravigliava che prima di farlo alla gente, non venisse fatto un controllo degli anticorpi del covid...
Il primario dell'ospedale di Legnano ha espressamente dichiarato che, per i guariti con anticorpi presenti, come lui stesso, è addirittura pericoloso fare il vaccino... anzi, si meravigliava che prima di farlo alla gente, non venisse fatto un controllo degli anticorpi del covid...