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Subject: Virus cinese 2...Non ci fermerete mai!

2021-12-10 00:18:13
L'app si basa non sulla geolocalizzazione ma sull'uso del GPS

Sull'uso del Bluetooth
ROTFL
cosa ha scritto

Così l'app vede i network che mi sono accanto ma non sa dove effettivamente sono
(uno scenario è che potrei essere in coda a fianco a qualcuno positivo ma ognuno dei due nella propria auto)
2021-12-11 10:48:22

"Since January, we've had about 289 deaths; 75% are unvaccinated people," Dover said. "And the very few (vaccinated people) who passed away all were more than 6 months out from their shot. So we've not had a single person who has had a booster shot die from Covid."


CEO di un ospedale del Michigan
2021-12-11 10:49:09
2021-12-11 10:53:36
MASS MEDIAAAAA, non è vero!!!! :-))
2021-12-11 15:31:34
Riportiamo il position paper della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica che approfondisce alcuni aspetti dell’evoluzione del virus e delle sue varianti, spiegando perché i vaccini non sono la causa della loro comparsa.

Recentemente si è dibattuto molto sulla domanda: “le varianti di Sars-CoV-2 sono causate dai vaccini?”. Trattandosi di una questione di natura evoluzionistica, vorremmo fornire il punto di vista imparziale della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), che riunisce gli evoluzionisti italiani. La risposta breve è no, i vaccini non causano le varianti. Ma per capire il perché è necessario approfondire alcuni aspetti dell’evoluzione del virus e delle sue varianti.

La causa dell’insorgere delle varianti virali è la mutazione del loro DNA o RNA. Le mutazioni si generano in maniera spontanea e casuale, principalmente a causa di errori di copiatura del genoma quando il virus si riproduce all’interno delle nostre cellule. Quindi più il virus circola, più è probabile che compaiano varianti. La maggior parte delle mutazioni non causa effetti apprezzabili sulla capacità di sopravvivenza dei virus (Frost et al. 2018), ma alcune mutazioni possono risultare in una migliorata o peggiorata contagiosità. Quando una variante ha un forte vantaggio sulle altre può diffondersi più velocemente, come nel caso della variante Delta.

È possibile che una variante non susciti una buona risposta immunitaria nell’ospite, in questo caso si dice comunemente che il virus ha superato la protezione del vaccino ed è diventato “resistente al vaccino”. Più propriamente, si parla di elusione immunitaria del virus. Una variante di questo tipo avrebbe un vantaggio sulle altre varianti, soprattutto in un ambiente in cui tutti sono vaccinati. I vaccini in tal senso fungono da pressioni selettive agenti su una variante che è nata casualmente. La presenza di persone non completamente vaccinate o l’uso inefficace di trattamenti come plasma convalescente o anticorpi monoclonali possono amplificare questo fenomeno, creando bacini di persone con una immunità parziale che facilita la selezione di varianti immuno-elusive già presenti (Krause et al. 2021).

I vaccini però velocizzano la decrescita della carica virale e, potenzialmente, riducono la carica virale dei vaccinati,riducendole possibilità di contagio (Vitiello A. et al., 2021; Singanayagam et al. 2021). Di conseguenza, riducono il numero di riproduzioni del virus riducendo così la possibilità di nuove mutazioni (Levine-Tiefenbrun et al. 2021). I vaccini quindi, a conti fatti, riducono la possibilità di insorgenza di nuove varianti. A validazione di ciò sono disponibili studi che mostrano la riduzione della frequenza di mutazione come conseguenza di restrizioni che limitano il contagio (Arevalo, Sifuentes et al. 2021).

È importante notare che un virus immuno-elusivo è generalmente anche resistente agli anticorpi prodotti naturalmente da una persona guarita (Wang et al. 2021). È quello che succede continuamente con altri virus come quello dell’influenza: periodicamente compaiono nuove varianti che eludono le difese immunitarie perché sono abbastanza diverse da sfuggire agli anticorpi. Pare sia il caso della nuova variante Mu che mostra resistenza non solo ai vaccini ma anche agli anticorpi delle persone guarite (Uriu et al. 2021).

Inoltre se volessimo assumere come vero che i vaccini siano la causa delle varianti, dal momento che anche le risposte immunitarie degli immunizzati “naturalmente” costituiscono una pressione selettiva in favore dei tratti immuno-elusivi, con o senza vaccino le varianti di questo tipo finirebbero per emergere ugualmente. Essendo inoltre il contagio più rapido della vaccinazione, sarebbe da imputare all’immunità naturale, piuttosto che alle vaccinazioni, un ipotetico maggior ruolo causale nell’emergenza delle varianti. In previsione di nuove varianti, una buona notizia viene da studi evolutivi sulle proteine di Sars-CoV-2. Le proteine come Spike, sulle quali vengono “disegnati” sia gli anticorpi da contagio naturale sia quelli prodotti dal vaccino, non possono venir modificati eccessivamente. Se infatti le Spike mutassero troppo rischierebbero di ridurre la propria capacità di legarsi alle nostre cellule perdendo infettività.

A riprova, stiamo scoprendo che le varianti tendono ad accumulare indipendentemente mutazioni ricorrenti (Rochman et al. 2021a), cioè sempre le stesse pur in aree geografiche diverse, in quanto le altre ridurrebbero l’infettività del virus fino a renderlo meno contagioso (Rochman et al. 2021b). La variante Mu mostra segni di aumentata resistenza, ma è anche meno contagiosa della Delta e non si sta diffondendo velocemente. La Delta, che è molto contagiosa, ma è anche ben riconosciuta dai vaccini, è ancora la variante di gran lunga più diffusa (dati https://www.gisaid.org).

In conclusione, i vaccini non sono la causa dell’insorgenza delle varianti e anzi, data la loro capacità di ridurre il bacino di potenziali infetti e dunque di replicazione e mutazione virale, esercitano una efficace funzione di prevenzione dell’insorgenza di varianti immuno-elusive, soprattutto quando usati in combinazione con misure di contenimento e distanziamento sociale (Rella et al. 2021).

Nicolò Romano, Science Writer; Omar Rota Stabelli, Università di Trento, presidente SIBE; Telmo Pievani, Università di Padova; Lino Ometto, Università di Pavia; Giorgio Bertorelle, Università di Ferrara.
Approvato dal consiglio direttivo SIBE; per informazioni: omar.rotastabelli@unitn.it


un pò tecnico ma smonta la bufala del "vaccino crea le varianti". Visto che ai no vax non basta nemmeno l' evidenza e cioè che le varianti nascono nei paesi dove la vaccinazione è zero o quasi....
2021-12-11 17:27:49
. La SIBE, a livello nazionale, si occupa del monitoraggio dei vari settori delle discipline evoluzionistiche, proponendosi il fine di mantenerli a livelli di eccellenza, promuove premi e borse di studio finalizzati al mantenimento sul territorio italiano dei progetti di ricerca e dei ricercatori d'eccellenza, della divulgazione in lingua italiana delle scoperte riguardanti le tematiche evolutive, del mantenimento e della promozione dei musei di storia naturale.

Siamo passati dai musei di storia naturale alle proteine spike e similia? Boh.

L’ISS conferma a 5 mesi la estrema riduzione della protezione del vaccino, ovvero di quello strumento che, stante alla SIBE d altri, doveva protegge dallo sviluppo del virus. I fatti odierni non parrebbero dare ragione alla SIBE & C, infatti…Parole dell’ISS: ogni 3 mesi vaccino. Traduzione ulteriore, una campagna fallimentare di contenimento che lo sarà ancora di più quando dovrai fare ogni 3 mesi una puntura a 60 milioni di italiani (ignorando che viviamo in un paese dove esistono scambi di vario tipo con il resto del mondo) e che logisticamente vorrà dire circa 250mln di dosi annue, voglio vederli a metterlo in pratica. Entrato nel loop (come ho sempre detto) non se ne esce più e non si torna indietro
2021-12-11 18:45:47
Si occupano di biologia evoluzionistica, quindi è proprio il loro terreno... Poi che sbaglino o meno non lo so.
L'iss ha detto vaccino ogni 3 mesi? Non mi sembra di averlo letto proprio in questi termini, al limite ha detto che la risposta anticorporale inizia a decrescere dopo 3 mesi per attestarsi sul 40% dopo 5 mesi
2021-12-11 18:49:05
In ogni caso non vedo contraddizioni tra "il vaccino non crea/neutralizza varianti" e "decrescita anticorpi dopo x mesi"... Io credo, come ho scritto tante volte, che prima o poi arriveremo ad un richiamo annuale
2021-12-12 09:22:44
Si occupano di biologia evoluzionistica, quindi è proprio il loro terreno... Poi che sbaglino o meno non lo so.
L'iss ha detto vaccino ogni 3 mesi? Non mi sembra di averlo letto proprio in questi termini, al limite ha detto che la risposta anticorporale inizia a decrescere dopo 3 mesi per attestarsi sul 40% dopo 5 mesi


Si occupano anche della polvere sulla argenteria, se è per questo. L'articolo in questione è una serie di citazioni (come puoi vedere dai riferimenti) che hanno tirato fuori sguglando per ore messe insieme da uno che ti parla dei rapaci come dei tirannosauri. Esiste la microbiologia per i virus, fare un articolo riempiendosi di citazioni altrui estrapolate da un contesto e senza nessun confronto è roba da no vax duri e puri.

ISS è indietro (al solito) perché ad Oxford parlano già di 3 mesi (dalle loro riviste scientifiche) quindi si aggiorneranno al più presto anche gli scienziati nostrani, 3 mesi e saremo sotto la soglia di accettabilità per un vaccino quindi, come specifica l'ISS, con il booster (rotfl) si torna al 96% - guarda caso-
La direzione è già bella pronta michele, voglio vederli a fare quasi 250 mln di dosi in un anno, a questo punto i neonati (con tutti gli altri vaccini volontari o meno) ti conviene lasciarli direttamente ai centri vaccinali così almeno non hai lo sbattimento di portarli 3 volte a settimana
2021-12-12 18:04:59
Esiste la microbiologia per i virus, fare un articolo riempiendosi di citazioni altrui estrapolate da un contesto e senza nessun confronto è roba da no vax duri e puri.

E dicono stupidaggini dato che la scienza, quella vera dice esattamente l'opposto.

https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.1002198
2021-12-12 18:58:11
L'autore dello studio che hai postato è Andrew Read e lo studio era del 2015. Indovina chi nel 2021 ha parlato di articolo mal interpretato? Eh già lo stesso Andrew Read....

https://www.youtube.com/v/-Zk7bsuIZTs

qua il video se lo vuoi sentire dalla sua voce.

https://theconversation.com/vaccines-could-affect-how-the-coronavirus-evolves-but-thats-no-reason-to-skip-your-shot-165960

qui la trascrizione....

VOI BUFALARI venite smentiti dagli stessi studiosi che citate, ahahhahahah.... e anche stasera eihehi fa fatto la sua figur e merd, ritenta dai
2021-12-12 19:01:50
Dai traduco giusto un pezzo per i pigri (l'io dell'articolo è il prof. che ha fatto lo studio postato dall'amico bufalaro)

Nel 2015, io e i miei collaboratori abbiamo pubblicato un articolo scientifico su un virus del pollo di cui probabilmente non hai mai sentito parlare. All'epoca, ha ottenuto una certa attenzione da parte dei media ed è stato citato da altri scienziati negli anni successivi.

Ma ora, alla fine di agosto 2021, il giornale è stato visualizzato più di 350.000 volte e il 70% di queste visualizzazioni è avvenuto nelle ultime tre settimane. È persino apparso su un video di YouTube che è stato visto da 2,8 milioni di persone e continua a crescere.

Il documento è diventato virale perché alcune persone lo stanno usando per alimentare la paranoia che i vaccini COVID-19 faranno evolvere il virus nella direzione di varianti ancora più gravi. I medici mi hanno detto che i pazienti stanno usando la carta per giustificare la loro decisione di non farsi vaccinare. Alcuni esperti lo stanno persino usando per sollecitare la fine delle campagne di vaccinazione al fine di prevenire il tipo di evoluzione virale che stavamo studiando nei polli.

Ricevo e-mail ogni giorno da persone preoccupate di farsi vaccinare o preoccupate per le persone che rifiutano la vaccinazione a causa di malintesi sulla carta.

Nulla nel nostro documento giustifica lontanamente una posizione anti-vaccino. Questa interpretazione errata, se fa sì che le persone scelgano di non essere vaccinate, porterà a un'evitabile e tragica perdita di vite umane. Un nuovo studio stima che all'inizio di maggio 2021, i vaccini avevano già impedito quasi 140.000 morti negli Stati Uniti

Da oltre 20 anni lavoro con collaboratori e colleghi su come i vaccini possano influenzare l'evoluzione di organismi che causano malattie come virus e parassiti della malaria .

Nulla di ciò che abbiamo scoperto o anche solo ipotizzato giustifica l'evitare o rifiutare i vaccini. Semmai, il nostro lavoro aggiunge motivi per studiare nuovi programmi vaccinali e per sviluppare vaccini di seconda e terza generazione.

L'evoluzione può andare in molte direzioni
Come l'ecologo evoluzionista David Kennedy e io abbiamo scritto in precedenza, il percorso evolutivo che il virus della malattia di Marek ha intrapreso è uno dei tanti possibili, nei rari casi in cui i vaccini guidano l'evoluzione.

Solo una minoranza di vaccini umani e animali ha influenzato l' evoluzione dei patogeni. In quasi tutti questi casi - che includono il virus dell'epatite B e i batteri che causano la pertosse e la polmonite - l'efficacia del vaccino è stata ridotta da nuove varianti. Ma contrariamente a quello di Marek, non c'erano prove chiare che le varianti evolute rendessero le persone più malate.
2021-12-12 22:09:01
È emerso che Pfizer pagava i media per screditare AZ

È confermato?
2021-12-12 22:16:08
C'era bisogno di provarlo? Il giornalista maiale medio di oggi è così

Report/Presa diretta fanno ridere per esempio
2021-12-12 22:21:09
Vendi vaccccinen tetesco, grannde fortuna per portafoglio di giornalista
2021-12-13 07:31:28
È emerso che Pfizer pagava i media per screditare AZ


ma rotfl, ma cosa è? Il pizzaiolo che paga di più il giornale locale per far suoi gli spazi pubblicitari e lasciare fuori il concorrente? ma no, ma cosa fanno? si abbassano alla tangentucola come con l'assessore ai lavori pubblici di un paesino per aver il permesso del porticato? Non capite che la corruzione qui è ideologica più che economica? Non vedete che i dati delle prove di pfizer passano da FDA, EMA & C. con la stessa facilità con cui l'azienda li propone? Anzi, ne escono rafforzate perchè sono LA soluzione. Non capite che il messaggio è "chi non la pensa come noi è contro il sistema non solo contro pfizer" ignorando volontariamente il fatto che l'azienda produttrice è la stessa che presenta e fa passare come validi i dati. L'assuefazione è totale ormai, una sorta di vaccino-dipendenza (soprattutto in alcuni paesi) che si è trasformata in un discorso strutturale, siamo alla "guerra ai non vaccinati e funziona solo il super GP", accettate come cose che devono essere fatte perchè devono essere accettate. Tempo fa vi scrissi che la guerra non era più al virus ma tra i vaccini, il mercato è globale e da ripetere più volte all'anno, le variabili economiche pochissime: una fiala, 30 secondi per un operatore e il gioco è fatto. Minimo impegno massimo risultato. Mi fanno sorridere coloro che raccontato che pfizer guadagna di più dai medicinali in TI che neanche dai vaccini, il problema è che le variabili economiche della TI sono decine, con i vaccini, visto come vengono somministrati, praticamente nessuna (faccio un esempio: una TI ha bisogno di spazio, operatori, medici etc. uno stato potrebbe decidere che, ad esempio, tutti coloro che sono stati su Marte non hanno diritto alla TI causa gli enormi costi. Nella strutturazione del modello economico, perchè pfizer lavora su questo mica sulla bontà d'animo, sono variabili che abbassano la potenzialità di sviluppo di determinate terapie). La corruzione arriva quando il castello sta per cedere, allora "i favori" fatti da pfizer agli "intellettuali" (scienziati, giornalisti, politici e similia) devono essere ripagati, come? Passando a politiche feroci di somministrazione, limitazioni delle libertà personali, limitazioni delle possibilità di scelta, propaganda da regime. Non è più il direttore che si ritrova le due escort nel letto per evitare che finiscano i nomi dei tangentari su un giornali, è una strutturazione del pensiero che deve seguire determinati parametri voluti dai produttori stessi, è ideologia, non un bonifico su un conto corrente di un paradiso fiscale.