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Subject: Libertà d’opinione o di stampa...

2025-05-25 22:20:53
l'art non parla di discriminazione ma di uguaglianza di fronte alla legge..

Anche estendendo (in modo in realtà sbagliato) il senso dell'uguaglianza, in realtà succede che bisogna che sia un contrasto vero, perchè nessuno viene discriminato dalla legge perchè qualcuno ha il diritto di dire qualcosa.

facciamo un esempio, tizio fa propaganda per il razzismo contro le persone con le lentiggini.
Può essere che questo produca un movimento DEMOCRATICO che li vuole discriminare, ma poi le eventuali leggi vengono cassate.
Le violenze sono GIA' perseguite per legge e il diritto di parola non c'entra nulla.
I sentimenti invece non sono affare dello stato...
2025-05-25 23:40:27
Non sono d'accordo sull'articolo 3: non si tratta solo di uguaglianza formale ma (seconda parte) di uguaglianza sostanziale.
In cosa possano consistere "gli ostacoli" a vivere liberamente per ciò che si è e in cui si crede è tema di discussione... ma non è di per sé antidemocratico ritenere che l'uso improprio della libertà di parola possa essere uno di quegli ostacoli.
2025-05-25 23:41:48
Il corsivo è per l'interpretazione che sto dando all'articolo... come dire "con parole mie"
2025-05-26 00:07:56
non si tratta solo di uguaglianza formale ma (seconda parte) di uguaglianza sostanziale.

davanti alla legge.
Cosa c'entra "formale" e "sostanziale"?

Hai diritto di voto, di essere curato, di parola, di andare a scuola etc
Non hai diritto di essere considerato da un altro cittadino.. non hai diritto che parlino bene di te (ovvero non hai i diritti che non sono previsti dalla legge).


E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


sul secondo comma si sono scritte enciclopedie e io ricordo discussioni infuocate con la mia (compianta) professoressa Carlassare.
Però di sicuro non si intende vietare a me di dire qualcosa che domani può nuocere a te.

La costituzione non si occupa di percezioni e di discorsi (è antifascista!)
2025-05-26 00:09:08
peraltro ti farei notare che prima di uguaglianza c'è libertà. e poi c'è PARTECIPAZIONE.
Come si fa a partecipare se qualcun altro decide il binario?
2025-05-26 00:25:40
La parola libertà non è utilizzata nel suo senso ristretto.
Non ci si sta cioè riferendo alla mera libertà di parola ma a tutte quelle "libertà" che consentono il pieno sviluppo della persona umana: tra di esse c'è certamente anche quella "di parola" ma non coincide necessariamente con tutte le altre e può entrare in conflitto con esse.

Però di sicuro non si intende vietare a me di dire qualcosa che domani può nuocere a te.
Ma scusa, tutte le limitazioni previste all'uso indiscriminato del linguaggio non hanno passato il vaglio della Corte Costituzionale?
Il fatto che la bestemmia sia punita non certifica una limitazione della libertà di espressione?
Anche se si tratta di una sanzione solo pecunaria conferma il principio: quella parola non la devi usare.
2025-05-26 01:04:14
Farei un distinguo tra quello che ha accettato di scrivere la CC e lo spirito della democrazia.
Valga per tutti il primato del diritto comunitario sul "popolo sovrano".

I giuristi sanno giustificare qualcosa e il suo contrario, purtroppo è un mestiere da cortigiani.
2025-05-26 02:55:22
La critica è legittima ma, in questo caso, la CC si muove nella stessa direzione di ogni analoga CC in altri Paesi.
Ci sono situazioni diverse, certamente, ma in nessuno Stato democratico (escludo gli altri per definizione) trovi concessa (e, imho, nemmeno concepita) la libertà di parola in senso assoluto.
2025-05-26 10:35:20
Si ma in effetti di democrazie compiute non è che ce ne siano molte in giro.
In ogni caso il punto di partenza è che non funziona.
Non è vero che vietando di dire qualcosa hai ottenuto risulati migliori.
2025-05-26 11:23:17
No, ma che vietando con la faciloneria di oggi si facciano i danni son d'accordo.
D'altronde capisco la complessità di governare una situazione concreta in cui l'incapacità dei singoli (e anche la convenienza) ad usare con responsabilità la libertà di parola crea continui problemi di convivenza.
Se l'elefante (lo Stato) entra nella stanza è perché da dentro qualcuno ha aperto la porta.
Che questo crei un pericolo concordo, e chi ha potere avrà sempre l'assolutismo come sogno nel cassetto; ma la via d'uscita è penso sempre la negoziazione. Purtroppo mancano, o sono voci deboli, i negoziatori; specie dopo l'abdicazione della sinistra mondiale
(edited)
2025-05-26 12:18:25
Il problema contingente è quello della libertà di parola tradita dalla sinistra e rimasta come argomentazione ai Salvini e ai Trump (che ovviamente la usano solo quando fa comodo a loro, ma appena non serve diventano mcartisti peggio dell'inquisizione).

Il problema che ci portiamo dietro dal dopoguerra invece è quello del presidio di questo tema a livello costituzionale, che è evidentemente troppo debole nelle nostre costituzioni attuali.
Abbiamo bisogno di rifondare le democrazie su fondamenta più solide perchè oramai sono svuotate di significato da dentro, rispettando tutta la forma, ma senza sostanza.

Oggi davvero si può perdere il lavoro per un post su facebook in cui si esprime un pensiero dissenziente. E questo è un tradimento dei principi democratici di PARTECIPAZIONE delle costituzioni democratiche.
2025-05-26 12:41:19
Mi viene in mente Pietro Nenni: “A fare i puri, prima o poi, si trova uno più puro che ti epura
Lo disse in riferimento alla questione morale con la quale il Pci, imho, iniziò a fraintendere la realtà
(edited)
2025-05-26 13:00:03
In qualche modo 'sta roba si ricollega :)
2025-05-26 16:13:44
2025-06-03 13:00:40
Ha stato ciatgipitì... prima l'ha scritto e poi me lo ha pure postato quel delinquente
2025-06-03 21:00:01
verifica dell'età sui siti pornografici

Ovviamente la scusa è sempre quella di "proteggere i minori" (cioè sostituirsi ai genitori).
La scusa è SBAGLIATA, lo stato non deve proteggere i minori su internet, ma dare strumenti ai genitori.
Se a 10 anni dai un telefono a tuo figlio senza controlli ti devono togliere la potestà genitoriale, non mettere il controllo età su pornhub..

Casualmente.. questo porterà ad un aumento esponenziale dei dati di minori trattati e della profilazione..