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Subject: [SERIE A]²
ah beh.. se lo dice miocuggino su twitter deve essere vero..
Su report è solo l'ennesima conferma. Chiunque abbia potuto verificare con mano la veridicità delle accuse di Report ha sempre visto la stessa cosa.
Una grande abilità a non perdere in tribunale pur facendo capire cose non vere.
Su report è solo l'ennesima conferma. Chiunque abbia potuto verificare con mano la veridicità delle accuse di Report ha sempre visto la stessa cosa.
Una grande abilità a non perdere in tribunale pur facendo capire cose non vere.
Miocuggino miocuggino c'ha una testata ggiornalistica con giusto qualche milione di followerz e fa riferimento ad autorevoli testate italiane ed estere (a dir la verità qui da noi c'è il solito assordante silenzio, ma chissà perché?)... e pensa te, dicono proprio le stesse cose che uno stronzo qui diceva anni fa. Ma sarà tutto un caso, una macchinazzzioneh!!!1! Tutti invidiosi e rosiconi perché volevano essere tifosi degli ingiocabili. Che mondo cattivo.
[@footmercato]
Sponsorizzazioni fantasma, complicità della FIGC, legami con la mafia: l'Inter al centro del più grande scandalo dopo Calciopoli!
Tuffatevi nell'oscurità dell'Inter. All'indomani della pesante sconfitta con il PSG, e con Simone Inzaghi in procinto di lasciare la panchina, un rapporto riservato getta un'ombra ancora più cupa. Il rapporto fa luce su una gestione finanziaria opaca, sponsor dubbi, legami preoccupanti con alcuni ultras e presunte interferenze istituzionali. Un cocktail esplosivo che potrebbe scuotere un intero sistema e risvegliare i fantasmi di Calciopoli.
Dopo il crollo in campo, l'abisso fuori: l'Inter sta vivendo la settimana più brutta della sua storia recente. Una brutale umiliazione in Champions League per mano del PSG, l'imminente partenza di Simone Inzaghi, allenatore di un ciclo storico, e ora un rapporto esplosivo che getta una luce agghiacciante sulle finanze del club: l'Internazionale Milano sta attraversando un periodo buio. Un documento riservato, redatto da un consulente finanziario che opera nella City di Londra, rivela meccanismi di gestione finanziaria ritenuti irregolari, una preoccupante vicinanza a gruppi influenti e diffuse interferenze istituzionali. Tra sponsorizzazioni fittizie, contabilità creative e presunti interventi della FIGC per evitare l'esclusione dal campionato, è tutto un sistema che sembra aver permesso al club nerazzurro di rimanere al vertice nonostante una realtà economica che, secondo il rapporto, avrebbe dovuto portare alla liquidazione, all'esclusione dalla Serie A o addirittura alla retrocessione nelle serie inferiori. Il rapporto confidenziale, redatto da un banchiere londinese - consulente di un gruppo interessato all'acquisto dell'Inter - getta una luce severa sulle pratiche finanziarie del club durante i primi anni della presidenza di Suning (2016-2019). Pubblicato dal sito italiano Affaritaliani.it, il documento mette in dubbio la solidità e la legittimità di alcuni ricavi registrati all'epoca, in particolare quelli legati agli sponsor asiatici.
Quasi 300 milioni di euro dalla Cina
Da quando ha rilevato il club nel 2016, il gruppo cinese Suning ha creato una rete di "sponsor regionali" che ha generato quasi 300 milioni di euro di entrate in tre stagioni (2016-2019). Secondo il rapporto, questa cifra rappresenta il 27% dei ricavi totali dell'Inter in questo periodo. Di questo totale, 131,4 milioni di euro proverrebbero da un contratto infragruppo con Suning e altri 165,6 milioni di euro da partner terzi, definiti "dubbi" dall'autore dell'analisi. Le entrate derivanti da questi contratti, spesso temporanei e difficilmente rintracciabili, vengono presentate come un mezzo per rafforzare artificialmente i conti del club e soddisfare i requisiti del fair play finanziario della UEFA. Per la cronaca, l'Inter è stata sanzionata dall'organismo europeo nel 2015 per il mancato rispetto delle regole economiche, che ha portato a un accordo transattivo che impone il ritorno al pareggio di bilancio entro il 2019. Sotto la presidenza di Suning, le spese del club sono aumentate notevolmente. I costi relativi a giocatori e staff sono passati da 124 milioni di euro nel 2016 a 192 milioni di euro nel 2019, mentre le altre spese operative sono balzate da 211 milioni di euro a oltre 310 milioni di euro nello stesso periodo.
In questo contesto, i ricavi tradizionali (diritti TV, vendita di biglietti) non sono sufficienti a colmare il deficit. L'unico spazio di manovra rapido e significativo è rappresentato dai contratti commerciali e di sponsorizzazione, in particolare quelli firmati con aziende cinesi. Tra i partner citati ci sono FullShare Holding (settore turistico), King Down Investment (viaggi online), iMedia (marketing sportivo), oltre a una società per azioni che ha pagato una tassa d'ingresso di 10 milioni di euro e un contratto annuale di 25 milioni di euro per promuovere il marchio Inter nel Sud-Est asiatico.
Secondo il rapporto, alcune di queste società non hanno un chiaro legame con il calcio e molte non hanno mai pubblicato informazioni finanziarie pubbliche.
Prima dell'arrivo di Suning, i ricavi principali dell'Inter (escluse le plusvalenze sui trasferimenti) si aggiravano tra i 176 e i 186 milioni di euro a stagione. Tre anni dopo, le entrate del club sono aumentate del 46%, soprattutto grazie alle partnership asiatiche, che hanno portato 297 milioni di euro su un totale di 651,5 milioni. Una crescita spettacolare, ma con molte zone d'ombra per quanto riguarda la tracciabilità, la reale natura economica degli sponsor e la loro indipendenza dal proprietario.
Una crescita rapida ma discutibile
Oltre ai ricavi atipici generati dagli sponsor cinesi, il rapporto di analisi evidenzia una serie più ampia di disfunzioni strutturali dell'Inter. Si parla di una situazione finanziaria precaria, di pratiche gestionali discutibili e di presunti interventi istituzionali che hanno contribuito a mantenere il club in attività nonostante un bilancio ritenuto insostenibile. Il documento fa riferimento a una società in stato di capitale negativo che, secondo gli standard italiani, avrebbe dovuto essere oggetto di una procedura di liquidazione coatta. Questa affermazione si basa in particolare sul graduale deterioramento del capitale proprio del club e sui livelli di indebitamento ritenuti incompatibili con la continuità aziendale. La generazione artificiale di liquidità attraverso "sponsorizzazioni fantasma" e contratti privi di logica economica viene denunciata come un meccanismo per aggirare i principi contabili e le regole di gestione finanziaria imposte dalla FIGC e dalla UEFA. Secondo il rapporto, sono state esercitate pressioni sulla COVISOC, l'organo di controllo finanziario del calcio professionistico italiano (l'equivalente italiano della DNCG in Francia), per evitare l'esclusione dell'Inter dalla Serie A. Un ex membro di questo organismo avrebbe denunciato una deliberata mancanza di controllo, a seguito di un intervento esterno.
I documenti sostengono anche che la FIGC ha messo in atto regole ad hoc che hanno favorito il club lombardo, in un momento in cui altri club sono stati penalizzati per reati simili o minori. Il rapporto ha anche evidenziato una mancanza di trasparenza riguardo agli azionisti finali del club, nonché catene di controllo che passano attraverso giurisdizioni offshore, in particolare le Isole Cayman, inserite nella lista nera. La situazione è stata commentata pubblicamente dal Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha chiesto "trasparenza totale, come il vetro", collegando direttamente le presunte mancanze alla necessità di commissionare la COVISOC. Una parte del rapporto si concentra su Giuseppe Marotta, attuale direttore generale dell'Inter. Si parla di lui per aver negoziato direttamente con i gruppi ultras del club, in particolare nei momenti di crisi. Espressioni come "Marotta cede alle pressioni" o "risoluzione grazie a Marotta" sono usate per descrivere la sua mediazione nelle tensioni interne. L'analisi fa un parallelo con il periodo in cui Marotta era a capo della Juventus, citando incontri regolari con personaggi legati alla criminalità organizzata, in luoghi privati, senza che questo abbia dato luogo ad alcuna indagine ufficiale. Non viene confermato alcun coinvolgimento giudiziario, ma si nota la ricorrenza di questi contatti.
Il rapporto rileva un contrasto tra i riconoscimenti pubblici attribuiti al club - come l'Ambrogino d'Oro conferito dal sindaco di Milano Giuseppe Sala o la vittoria dell'Etoile - e le indagini in corso sui legami con alcuni gruppi ultras. Significativa anche la tempistica di alcune presentazioni pubbliche, in particolare quella dell'avvocato Ignazio La Russa a fianco del giornalista Fabrizio Biasin, pochi giorni dopo l'esplosione della vicenda ultras.
Infine, il presidente Steven Zhang viene descritto come fisicamente assente dalle procedure chiave, impossibilitato a viaggiare per mancanza di passaporto, il che alimenta gli interrogativi sulla governance operativa del club. Ciò che emerge dal rapporto va ben oltre una semplice irregolarità contabile.
Delinea i contorni di un sistema di collusione finanziaria, politica e istituzionale che ha permesso a un gigante del calcio italiano di deviare dalle regole senza assumersene le conseguenze. Se i fatti dovessero essere confermati, si tratterebbe semplicemente del più grande scandalo del calcio italiano dopo Calciopoli del 2006 e il crac finanziario della Parmalat del 2003. La portata delle accuse, il presunto ruolo della FIGC e della COVISOC, la natura delle entrate, le reti offshore e la compiacenza politica potrebbero scuotere non solo l'Inter, ma l'integrità dell'intero sistema calcistico italiano.
[@footmercato]
Sponsorizzazioni fantasma, complicità della FIGC, legami con la mafia: l'Inter al centro del più grande scandalo dopo Calciopoli!
Tuffatevi nell'oscurità dell'Inter. All'indomani della pesante sconfitta con il PSG, e con Simone Inzaghi in procinto di lasciare la panchina, un rapporto riservato getta un'ombra ancora più cupa. Il rapporto fa luce su una gestione finanziaria opaca, sponsor dubbi, legami preoccupanti con alcuni ultras e presunte interferenze istituzionali. Un cocktail esplosivo che potrebbe scuotere un intero sistema e risvegliare i fantasmi di Calciopoli.
Dopo il crollo in campo, l'abisso fuori: l'Inter sta vivendo la settimana più brutta della sua storia recente. Una brutale umiliazione in Champions League per mano del PSG, l'imminente partenza di Simone Inzaghi, allenatore di un ciclo storico, e ora un rapporto esplosivo che getta una luce agghiacciante sulle finanze del club: l'Internazionale Milano sta attraversando un periodo buio. Un documento riservato, redatto da un consulente finanziario che opera nella City di Londra, rivela meccanismi di gestione finanziaria ritenuti irregolari, una preoccupante vicinanza a gruppi influenti e diffuse interferenze istituzionali. Tra sponsorizzazioni fittizie, contabilità creative e presunti interventi della FIGC per evitare l'esclusione dal campionato, è tutto un sistema che sembra aver permesso al club nerazzurro di rimanere al vertice nonostante una realtà economica che, secondo il rapporto, avrebbe dovuto portare alla liquidazione, all'esclusione dalla Serie A o addirittura alla retrocessione nelle serie inferiori. Il rapporto confidenziale, redatto da un banchiere londinese - consulente di un gruppo interessato all'acquisto dell'Inter - getta una luce severa sulle pratiche finanziarie del club durante i primi anni della presidenza di Suning (2016-2019). Pubblicato dal sito italiano Affaritaliani.it, il documento mette in dubbio la solidità e la legittimità di alcuni ricavi registrati all'epoca, in particolare quelli legati agli sponsor asiatici.
Quasi 300 milioni di euro dalla Cina
Da quando ha rilevato il club nel 2016, il gruppo cinese Suning ha creato una rete di "sponsor regionali" che ha generato quasi 300 milioni di euro di entrate in tre stagioni (2016-2019). Secondo il rapporto, questa cifra rappresenta il 27% dei ricavi totali dell'Inter in questo periodo. Di questo totale, 131,4 milioni di euro proverrebbero da un contratto infragruppo con Suning e altri 165,6 milioni di euro da partner terzi, definiti "dubbi" dall'autore dell'analisi. Le entrate derivanti da questi contratti, spesso temporanei e difficilmente rintracciabili, vengono presentate come un mezzo per rafforzare artificialmente i conti del club e soddisfare i requisiti del fair play finanziario della UEFA. Per la cronaca, l'Inter è stata sanzionata dall'organismo europeo nel 2015 per il mancato rispetto delle regole economiche, che ha portato a un accordo transattivo che impone il ritorno al pareggio di bilancio entro il 2019. Sotto la presidenza di Suning, le spese del club sono aumentate notevolmente. I costi relativi a giocatori e staff sono passati da 124 milioni di euro nel 2016 a 192 milioni di euro nel 2019, mentre le altre spese operative sono balzate da 211 milioni di euro a oltre 310 milioni di euro nello stesso periodo.
In questo contesto, i ricavi tradizionali (diritti TV, vendita di biglietti) non sono sufficienti a colmare il deficit. L'unico spazio di manovra rapido e significativo è rappresentato dai contratti commerciali e di sponsorizzazione, in particolare quelli firmati con aziende cinesi. Tra i partner citati ci sono FullShare Holding (settore turistico), King Down Investment (viaggi online), iMedia (marketing sportivo), oltre a una società per azioni che ha pagato una tassa d'ingresso di 10 milioni di euro e un contratto annuale di 25 milioni di euro per promuovere il marchio Inter nel Sud-Est asiatico.
Secondo il rapporto, alcune di queste società non hanno un chiaro legame con il calcio e molte non hanno mai pubblicato informazioni finanziarie pubbliche.
Prima dell'arrivo di Suning, i ricavi principali dell'Inter (escluse le plusvalenze sui trasferimenti) si aggiravano tra i 176 e i 186 milioni di euro a stagione. Tre anni dopo, le entrate del club sono aumentate del 46%, soprattutto grazie alle partnership asiatiche, che hanno portato 297 milioni di euro su un totale di 651,5 milioni. Una crescita spettacolare, ma con molte zone d'ombra per quanto riguarda la tracciabilità, la reale natura economica degli sponsor e la loro indipendenza dal proprietario.
Una crescita rapida ma discutibile
Oltre ai ricavi atipici generati dagli sponsor cinesi, il rapporto di analisi evidenzia una serie più ampia di disfunzioni strutturali dell'Inter. Si parla di una situazione finanziaria precaria, di pratiche gestionali discutibili e di presunti interventi istituzionali che hanno contribuito a mantenere il club in attività nonostante un bilancio ritenuto insostenibile. Il documento fa riferimento a una società in stato di capitale negativo che, secondo gli standard italiani, avrebbe dovuto essere oggetto di una procedura di liquidazione coatta. Questa affermazione si basa in particolare sul graduale deterioramento del capitale proprio del club e sui livelli di indebitamento ritenuti incompatibili con la continuità aziendale. La generazione artificiale di liquidità attraverso "sponsorizzazioni fantasma" e contratti privi di logica economica viene denunciata come un meccanismo per aggirare i principi contabili e le regole di gestione finanziaria imposte dalla FIGC e dalla UEFA. Secondo il rapporto, sono state esercitate pressioni sulla COVISOC, l'organo di controllo finanziario del calcio professionistico italiano (l'equivalente italiano della DNCG in Francia), per evitare l'esclusione dell'Inter dalla Serie A. Un ex membro di questo organismo avrebbe denunciato una deliberata mancanza di controllo, a seguito di un intervento esterno.
I documenti sostengono anche che la FIGC ha messo in atto regole ad hoc che hanno favorito il club lombardo, in un momento in cui altri club sono stati penalizzati per reati simili o minori. Il rapporto ha anche evidenziato una mancanza di trasparenza riguardo agli azionisti finali del club, nonché catene di controllo che passano attraverso giurisdizioni offshore, in particolare le Isole Cayman, inserite nella lista nera. La situazione è stata commentata pubblicamente dal Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha chiesto "trasparenza totale, come il vetro", collegando direttamente le presunte mancanze alla necessità di commissionare la COVISOC. Una parte del rapporto si concentra su Giuseppe Marotta, attuale direttore generale dell'Inter. Si parla di lui per aver negoziato direttamente con i gruppi ultras del club, in particolare nei momenti di crisi. Espressioni come "Marotta cede alle pressioni" o "risoluzione grazie a Marotta" sono usate per descrivere la sua mediazione nelle tensioni interne. L'analisi fa un parallelo con il periodo in cui Marotta era a capo della Juventus, citando incontri regolari con personaggi legati alla criminalità organizzata, in luoghi privati, senza che questo abbia dato luogo ad alcuna indagine ufficiale. Non viene confermato alcun coinvolgimento giudiziario, ma si nota la ricorrenza di questi contatti.
Il rapporto rileva un contrasto tra i riconoscimenti pubblici attribuiti al club - come l'Ambrogino d'Oro conferito dal sindaco di Milano Giuseppe Sala o la vittoria dell'Etoile - e le indagini in corso sui legami con alcuni gruppi ultras. Significativa anche la tempistica di alcune presentazioni pubbliche, in particolare quella dell'avvocato Ignazio La Russa a fianco del giornalista Fabrizio Biasin, pochi giorni dopo l'esplosione della vicenda ultras.
Infine, il presidente Steven Zhang viene descritto come fisicamente assente dalle procedure chiave, impossibilitato a viaggiare per mancanza di passaporto, il che alimenta gli interrogativi sulla governance operativa del club. Ciò che emerge dal rapporto va ben oltre una semplice irregolarità contabile.
Delinea i contorni di un sistema di collusione finanziaria, politica e istituzionale che ha permesso a un gigante del calcio italiano di deviare dalle regole senza assumersene le conseguenze. Se i fatti dovessero essere confermati, si tratterebbe semplicemente del più grande scandalo del calcio italiano dopo Calciopoli del 2006 e il crac finanziario della Parmalat del 2003. La portata delle accuse, il presunto ruolo della FIGC e della COVISOC, la natura delle entrate, le reti offshore e la compiacenza politica potrebbero scuotere non solo l'Inter, ma l'integrità dell'intero sistema calcistico italiano.
Perdona Pupe, ma onestamente do più credito a Report ... che a uno che per smentirla dice che l'inchiesta si basa su ciò che: " ha detto suo cugino" ... non sei entrato nel merito, non hai citato le fonti, e neanche i punti deboli dell'inchiesta ...
A me Report è sempre piaciuto, lo trovo l'ultimo baluardo di legalità in Tv ... tu la penserai diversamente amen ...
A me Report è sempre piaciuto, lo trovo l'ultimo baluardo di legalità in Tv ... tu la penserai diversamente amen ...
A me della faccenda importa il giusto ma, a parte l'abuso di aggettivi che caratterizza il lungo post da footmercato e che considero sempre un segnale linguistico sospetto, andando indietro alla ricerca delle fonti si arriva a un documento in forma semianonima di "un banker londinese" che circola dal 2021 e reso pubblico dal sito affari italiani.it
Non si riesce a risalire a un nome, per questo dire "mio cugino" ha senso imho.
Finora
(edited)
Non si riesce a risalire a un nome, per questo dire "mio cugino" ha senso imho.
Finora
(edited)
hai visto la puntata di report?
hanno intervistato un tizio via telefono in USA. Un esperto che hanno tagliato e cucito e si è contraddetto due volte..
Cioè sono chiacchiere.
Io non escludo nulla, ma Report oramai è spazzatura e killeraggio...
hanno intervistato un tizio via telefono in USA. Un esperto che hanno tagliato e cucito e si è contraddetto due volte..
Cioè sono chiacchiere.
Io non escludo nulla, ma Report oramai è spazzatura e killeraggio...
Troy, se non cogli le contraddizioni del post che hai copiaincollato io non so cosa dire..
prendo due esempi a caso, ma è tutto un'allusione senza niente dietro.
. Si parla di una situazione finanziaria precaria, di pratiche gestionali discutibili e di presunti interventi istituzionali che hanno contribuito a mantenere il club in attività nonostante un bilancio ritenuto insostenibile.
"si parla" CHI? discutibili PERCHE'? Interventi istituzionali QUALI? Insostenibile come fai a scriverlo se la società dopo anni è in attivo?
Il rapporto rileva un contrasto tra i riconoscimenti pubblici attribuiti al club - come l'Ambrogino d'Oro conferito dal sindaco di Milano Giuseppe Sala o la vittoria dell'Etoile - e le indagini in corso sui legami con alcuni gruppi ultras.
Ma la relazione tra un'indagine in corso e un premio per qualcosa che hai fatto quale sarebbe?
E' tutto così.. se parlassero così del Milan te ne renderesti conto. Purtroppo con l'Inter hai sta crociata che ti sei intestato e per sostenerla davvero rovisti nel bidone dell'umido.
prendo due esempi a caso, ma è tutto un'allusione senza niente dietro.
. Si parla di una situazione finanziaria precaria, di pratiche gestionali discutibili e di presunti interventi istituzionali che hanno contribuito a mantenere il club in attività nonostante un bilancio ritenuto insostenibile.
"si parla" CHI? discutibili PERCHE'? Interventi istituzionali QUALI? Insostenibile come fai a scriverlo se la società dopo anni è in attivo?
Il rapporto rileva un contrasto tra i riconoscimenti pubblici attribuiti al club - come l'Ambrogino d'Oro conferito dal sindaco di Milano Giuseppe Sala o la vittoria dell'Etoile - e le indagini in corso sui legami con alcuni gruppi ultras.
Ma la relazione tra un'indagine in corso e un premio per qualcosa che hai fatto quale sarebbe?
E' tutto così.. se parlassero così del Milan te ne renderesti conto. Purtroppo con l'Inter hai sta crociata che ti sei intestato e per sostenerla davvero rovisti nel bidone dell'umido.
Giusto per chiarire: il Londinese non sono io.
Forse siamo cuggini, però - Carramba!
—
Sulla questione Zaniolo, riepilogo.
Sarà andato a pisciare e avrà dato il cinque a tutti, a un paio di essi sarà venuto il sospetto che non si era lavato le mani.
Da lì è degenerata
Forse siamo cuggini, però - Carramba!
—
Sulla questione Zaniolo, riepilogo.
Sarà andato a pisciare e avrà dato il cinque a tutti, a un paio di essi sarà venuto il sospetto che non si era lavato le mani.
Da lì è degenerata
Il cuggino Report dice cose interessanti, ma occhio che ci sono anche qui degli aggettivi sospetti
Il quarto d'ora della puntata di domenica
https://x.com/bw_riot_/status/1929483938147217683
(edited)
Il quarto d'ora della puntata di domenica
https://x.com/bw_riot_/status/1929483938147217683
(edited)
e niente.. il gruppo suning (che non è l'inter) che fallisce..
l'analista finanziario al telefono che dice che erano senza passaporto.. (senza fonti)
gli zhang che investono in perdita (e quindi?)
mio cugino da blackrok che dice che lui è uscito, ma nelle carte non c'è (e quindi?)
E' il servizio che mi sono recuperato qualche giorno fa quando dicevo che è veramente un livello da Corona se non peggio, perchè fa credere a chi ascolta di essere stati informati.
Può credergli solo chi non capisce le parole usate o chi VUOLE credere.
l'analista finanziario al telefono che dice che erano senza passaporto.. (senza fonti)
gli zhang che investono in perdita (e quindi?)
mio cugino da blackrok che dice che lui è uscito, ma nelle carte non c'è (e quindi?)
E' il servizio che mi sono recuperato qualche giorno fa quando dicevo che è veramente un livello da Corona se non peggio, perchè fa credere a chi ascolta di essere stati informati.
Può credergli solo chi non capisce le parole usate o chi VUOLE credere.
Ma pure le parole "il mistero" "dopo anni di silenzio" "pezzo di verità"..
Certo, tutte balle. Infatti la Covisoc la hanno commissariata per finta.
Facciamoci due risate con un viaggio non nell'universo parallelo pupiano, bensì nel giornalismo sportivo rosa all'indomani del cambio allenatore degli ingiuocablés
Questo di colpo diventa uno stronzo, e chi lo avrebbe detto.
Quest'altro davvero una brutta persona
Ma meno male che alla fine arriva lui, l'eroe che tutti stavamo aspettando
Io credo che a breve si daranno a OnlyFans
Questo di colpo diventa uno stronzo, e chi lo avrebbe detto.
Quest'altro davvero una brutta persona
Ma meno male che alla fine arriva lui, l'eroe che tutti stavamo aspettando
Io credo che a breve si daranno a OnlyFans