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Subject: Calcio: storia e aneddoti
Ma mi ricordo male o i giocatori del Milan lo presero a spintoni al termine di quel famoso Milan-Parma 0-1 che mise fine a 58 gare di imbattibilità?
Ma mi ricordo male o i giocatori del Milan lo presero a spintoni al termine di quel famoso Milan-Parma 0-1 che mise fine a 58 gare di imbattibilità?
Da quel che si racconta, sono stati allora fortunati a non essere sottomessi da lui sotto la doccia successivamente :P
Da quel che si racconta, sono stati allora fortunati a non essere sottomessi da lui sotto la doccia successivamente :P
Uno dei miei giocatori preferiti degli anni '90. Se era in giornata, semplicemente ingiocabile.
Uno che nemmeno Zeman trasformò in goleador... per il resto bellissimo da vedere; a parte per la maglia... anzi le maglie
USA6 marzo 2022 - 15:44
Kljestan e Hegart: aiuta un bambino in ospedale per il tumore e 12 anni dopo lo ritrova in campo
di Lorenzo Nicolao
Sul campo finora non si erano mai incrociati, ma nella vita il loro primo incontro era andato ben oltre una partita di calcio. I giocatori americani Sacha Kljestan e Christopher Hegart, il primo 36enne, il secondo appena 20enne, si erano già conosciuti in un reparto d’ospedale. Dodici anni fa, quando Hegart era un bambino e Kljestan una delle promesse dell’Anderlecht, quando giocava in Belgio, il calciatore di origini serbe, che aveva già esordito in patria all’OC Blue Star, prese parte a un’iniziativa solidale per il piccolo paziente oncologico del Children’s Hospital di Los Angeles, facendogli una sorpresa. Hegart nel 2010 stava combattendo un cancro al fegato. Nonostante la gravità della malattia, riuscì a guarire e iniziò poco dopo a giocare a pallone, proprio come l’idolo che aveva conosciuto, avvicinandosi così al soccer e non ai tanti altri sport tradizionali statunitensi.
Lieto fine
La storia ha ora commosso gli Usa perché la vicenda è giunta a un definitivo lieto fine con lo scambio di maglia tra i due calciatori. Tutto questo al termine di una partita in North Carolina tra Charlotte e Los Angeles Galaxy, gara valida per la seconda giornata di campionato di Mls, la massima serie di calcio statunitense. Il 36enne Kljestan, in forza ai Galaxy per la terza stagione consecutiva, era entrato per l’ultima parte di match subentrando dalla panchina. Anche Hegart ha preso parte alla partita solo negli ultimi minuti, ma nel suo caso dando il suo contributo come esordiente, fresco acquisto dello Charlotte dopo l’approdo con i professionisti con la maglia dei Tacoma Defiance e le esperienze nelle giovanili di San Diego e Seattle. Si sono riconosciuti e scambiati, oltre le maglie, alcune parole al termine della gara. «Sono contento di vederti qui», ha detto Kljestan di fronte a un emozionatissimo Hegart, nel ricordo di un incontro che evidentemente ha lasciato una traccia profonda nella vita di entrambi. Momento di gioia di una bella storia, proprio di fronte a uno stadio gremito con un numero record di quasi 75mila spettatori sugli spalti.
Il ricordo
«Per me la morale della storia è rappresentata dall’importanza e dal valore di essere una brava persona, perché le cose buone rimangono nel tempo e ritornano sempre», ha detto il veterano nel post-partita. «Non mi costò niente rendermi disponibile per dare a quel bambino qualche istante di felicità, magari donandogli anche solo l’1% di speranza. Ha sorriso per qualche momento, e ne valse davvero la pena». Kljestan ha poi condiviso su Twitter la foto di quel giorno oltre al video del momento in cui si sono scambiate le maglie, 12 anni dopo. Sul suo account aveva già scritto di volergli regalare la propria maglia, scambiandola magari con quella del debuttante, dopo avergliela donata 12 anni prima. Di fatto un sogno che è diventato realtà anche per il giovane Hegart, oggi centrocampista e giovane promessa dello Charlotte, forse per merito dello stesso giocatore dei Galaxy
Kljestan e Hegart: aiuta un bambino in ospedale per il tumore e 12 anni dopo lo ritrova in campo
di Lorenzo Nicolao
Sul campo finora non si erano mai incrociati, ma nella vita il loro primo incontro era andato ben oltre una partita di calcio. I giocatori americani Sacha Kljestan e Christopher Hegart, il primo 36enne, il secondo appena 20enne, si erano già conosciuti in un reparto d’ospedale. Dodici anni fa, quando Hegart era un bambino e Kljestan una delle promesse dell’Anderlecht, quando giocava in Belgio, il calciatore di origini serbe, che aveva già esordito in patria all’OC Blue Star, prese parte a un’iniziativa solidale per il piccolo paziente oncologico del Children’s Hospital di Los Angeles, facendogli una sorpresa. Hegart nel 2010 stava combattendo un cancro al fegato. Nonostante la gravità della malattia, riuscì a guarire e iniziò poco dopo a giocare a pallone, proprio come l’idolo che aveva conosciuto, avvicinandosi così al soccer e non ai tanti altri sport tradizionali statunitensi.
Lieto fine
La storia ha ora commosso gli Usa perché la vicenda è giunta a un definitivo lieto fine con lo scambio di maglia tra i due calciatori. Tutto questo al termine di una partita in North Carolina tra Charlotte e Los Angeles Galaxy, gara valida per la seconda giornata di campionato di Mls, la massima serie di calcio statunitense. Il 36enne Kljestan, in forza ai Galaxy per la terza stagione consecutiva, era entrato per l’ultima parte di match subentrando dalla panchina. Anche Hegart ha preso parte alla partita solo negli ultimi minuti, ma nel suo caso dando il suo contributo come esordiente, fresco acquisto dello Charlotte dopo l’approdo con i professionisti con la maglia dei Tacoma Defiance e le esperienze nelle giovanili di San Diego e Seattle. Si sono riconosciuti e scambiati, oltre le maglie, alcune parole al termine della gara. «Sono contento di vederti qui», ha detto Kljestan di fronte a un emozionatissimo Hegart, nel ricordo di un incontro che evidentemente ha lasciato una traccia profonda nella vita di entrambi. Momento di gioia di una bella storia, proprio di fronte a uno stadio gremito con un numero record di quasi 75mila spettatori sugli spalti.
Il ricordo
«Per me la morale della storia è rappresentata dall’importanza e dal valore di essere una brava persona, perché le cose buone rimangono nel tempo e ritornano sempre», ha detto il veterano nel post-partita. «Non mi costò niente rendermi disponibile per dare a quel bambino qualche istante di felicità, magari donandogli anche solo l’1% di speranza. Ha sorriso per qualche momento, e ne valse davvero la pena». Kljestan ha poi condiviso su Twitter la foto di quel giorno oltre al video del momento in cui si sono scambiate le maglie, 12 anni dopo. Sul suo account aveva già scritto di volergli regalare la propria maglia, scambiandola magari con quella del debuttante, dopo avergliela donata 12 anni prima. Di fatto un sogno che è diventato realtà anche per il giovane Hegart, oggi centrocampista e giovane promessa dello Charlotte, forse per merito dello stesso giocatore dei Galaxy
https://threadreaderapp.com/thread/1503107006844092416.html
Gli amanti del calcio, e non solo, hanno visto Cristiano Ronaldo segnare ieri la rete numero 807 superando un record che un calciatore deteneva, per gli elenchi Fifa, da tanto, tantissimo tempo.
Come lo so?
Mettetevi comodi, perché sarà una lunga storia.
La mia storia.
Gli amanti del calcio, e non solo, hanno visto Cristiano Ronaldo segnare ieri la rete numero 807 superando un record che un calciatore deteneva, per gli elenchi Fifa, da tanto, tantissimo tempo.
Come lo so?
Mettetevi comodi, perché sarà una lunga storia.
La mia storia.