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Subject: Calcio: storia e aneddoti
come vedi non avendo capito manco il risultato.....ero convinto che segnando nella porta diversa fosse 1-1
Troy_McLure to
NIC
A Gullo che marca Del Piero in champions credo abbiano creduto solo quelli del Cervia
In realtà anche quell'"annulló Ronaldo" mi lascia perplesso ma i ricordi sono sfocati, tutto può essere :-) fu l'anno dei 4-5 allenatori e una rosa scarsissima, record negativo di punti del Napoli in A, poco più di una decina... Dovrei ricontrollare meglio per i punti ma uno schifo così non si scorda mai
C'e' un ragazzino in tribuna che sembra proprio Lennon, dietro Mazzone, che urla contro Conte
Stagione 89/90, Cremonese - Bologna (se non ricordo male, forse Cesena vabbè) …sono appena maggiorenne e comincio a bazzicare nella tribuna stampa dello Zini, intervallo, il vicepresidente Beppe Miglioli (amico di famiglia da decenni) mi prende nel corsello dietro la tribuna e mi dice di andare a cercare Alviero e Limpar che sono spariti dagli spogliatoi. Non voleva clamore quindi comincio a girare i vari uffici e locali sotto le tribune. Non li trovo e la partita stava per iniziare, comincio ad agitarmi e vedo un ambulanza di quelle del servizio sanitario sotto la tribunetta verde. Dentro Alviero, Limpar e i due portantini avranno fumato 6 sigarette in 5 minuti….li avverto e un portantino risponde “ostrega se lo viene a sapere il direttore sanitario ci licenzia”. I due prendono e corrono (scarpe con i tacchetti) per recuperare l’ingresso in campo
mi prende nel corsello
queste cose non si dicono in pubblico
queste cose non si dicono in pubblico
“Quando avevo 14 anni presi la decisione che cambiò la mia vita: decisi di andare alla scuola calcio del Genk. Ero a due ore da casa, feci le valigie e partii da una parte all'altra del Belgio. Ai tempi ero timido anche dove sono nato, figuriamoci lì. Ricordo che il primo anno l'ho passato in un piccolo albergo. Poi l'anno dopo sono stato con una famiglia affidataria, di quelle che il club paga per accogliere giovani giocatori. La scuola andava bene, il calcio andava bene, nessuna grana e nessun problema. Alla fine dell'anno feci le valigie, li salutai e loro mi dissero: 'Ci vediamo dopo l'estate'; ma fu quando tornai a casa che mia mamma pronunciò davanti a me le parole che avrebbero per sempre cambiato il corso della mia vita. Lei stava piangendo, subito ho pensato fosse morto qualcuno. Le chiesi quale fosse il problema. 'Non vogliono che torni - mi disse - la famiglia adottiva non ti vuole più'. 'Perché?' chiesi io. 'Per quello che sei. Non riescono ad interagire con te. Hanno detto che sei un ragazzo difficile'. Pensai ore e ore a quella frase, calciando il pallone contro un muretto, 'per quello che sei'. Poi, dopo l'estate, tornai al Genk e fui promosso in seconda squadra. A quel punto ricordo l'esatto momento in cui tutto è cambiato per sempre. Giocavamo un venerdì sera, il primo tempo lo passai in panchina, poi entrai nel secondo: fui come impazzito. Primo gol: 'non ti vogliono più'. Secondo gol: 'sei troppo timido'. Terzo gol: 'sei un ragazzo difficile'. Quarto gol: 'non ti vogliono più'. Quinto gol: 'per quello che sei'. Cinque reti, in un tempo! Dopo quel giorno tutti cambiarono idea su di me...".
Dirà in una lunga lettera a ‘The Players tribune’.
Da quel giorno inizia la scalata al grande calcio di uno dei centrocampisti più forti e completi del mondo, di colui che ieri è entrato e, come spesso accade quando gioca, ha fatto la differenza.
Kevin De Bruyne signori, il mago di Gand.
Dirà in una lunga lettera a ‘The Players tribune’.
Da quel giorno inizia la scalata al grande calcio di uno dei centrocampisti più forti e completi del mondo, di colui che ieri è entrato e, come spesso accade quando gioca, ha fatto la differenza.
Kevin De Bruyne signori, il mago di Gand.
Il Cervia mi manca in quanto a nozioni. Mai seguita quella trasmissione
Perdonatemi
Ahahahahah
Perdonatemi
Ahahahahah
Notare le valsport..le scarpe più usate in Italia ad inizio anni ‘70
Notare anche un delinquente a piede libero con la maglia numero 4 :)
Ancora mi ricordo di Liguori... carriera finita. Era cattivo ma aveva anche due gambe di cemento; un mondiale '78 strepitoso nel suo albo d'oro, perché giocare sapeva giocare