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Subject: Calcio: storia e aneddoti

2022-10-18 15:31:32
Questi ragazzetti sono pure bravi
Il filtrante che fa nel secondo quadrato non si riesce a vedere in Serie A

XD
2022-10-18 15:33:03
Grazie per aver postato, provo sempre un piacere vedere certe cose
Un po’ perché mi riaffiora certi ricordi e un po’ perché mi piace vedere le tecniche di allenamento (e le giocate)
2022-10-18 15:52:34
[url]Il filtrante che fa nel secondo quadrato non si riesce a vedere in Serie A
[/url]

era in fuorigioco ...

ma a parte gli scherzi ... sai che io avrei fermato l'azione, e non l'avrei fatta continuare ... e avrei sbagliato ... questo lavoro deve essere fatto dopo non durante la pratica (quello di evidenziare l'errore nella scelta) ...
2022-10-18 17:21:02
L’importante non è IMHO il fuorigioco quanto che entrambi abbiano avuto la stessa lettura.
2022-10-18 17:34:54
mah io ci vedo più istinto che lettura ...
2022-10-18 18:47:23
Il poeta sei te, ti do carta bianca e scegli te le parole.

Io la vedo così:
A rose by any other name would smell as sweet
2022-10-18 20:35:38
una rosa potrà pure chiamarsi con nome diversi ....
ma il suo profumo rimane sempre e comunque soave ...

che dici po annà?
2022-10-18 22:22:34
Ma una rosa in gioco o in fuorigioco avrà sempre un odore soave?
2022-10-19 10:45:37
te la do io la rosa in fuorigioco:
https://www.facebook.com/CALCIATORIBRUTTI/videos/602523651653644

il mio sogno era quello di andare a misurarmi sulle spiagge di Copacabana con i bambini brasiliani ...
(edited)
2022-10-19 12:07:43
wow
2022-10-25 12:35:29
David Pizarro racconta in un’intervista al Messaggero Luciano Spalletti. Chi meglio di lui…
«Sono stato sette anni con Spalletti tra Udine e Roma. Un allenatore eccezionale. Mi ha cresciuto, mi ha formato… mi sono divertito.
Difetti e Pregi di Spalletti? I pregi sono che è un uomo generoso, intelligente, onesto, leale, parla in faccia.
Difetto: a volte sbrocca senza motivo…
Una volta, in pullman, stavamo andando allo stadio e a piazzale Clodio trovavamo sempre un tizio affacciato in balcone, che esibiva un grande bandierone della Lazio, e non faceva altro che insultarci. Luciano fece fare inversione al pullman e tornò indietro verso quel balcone. Il tizio? Sparito, e anche la bandiera. Non si è fatto più vedere…
Il primo giorno con lui? Tornavo a Udine dal Cile, dove stavo in prestito. Mi presento al campo e lui stava prendendo a capocciate un muro… Si era fatto male Alberto, giocatore fondamentale per quell’Udinese che doveva salvarsi. Luciano era disperato…
Col tempo però ho scoperto un uomo vero e un grande allenatore, che mi ha sempre voluto con sé. Anche in Russia. Con tutto l’affetto, in Russia non sono andato… A Roma con lui sono stati anni meravigliosi, la squadra giocava un calcio fantastico.
In allenamento era preciso, maniacale nella tattica e negli schemi, giocavamo a memoria. Un giorno Okaka si ostinava a colpire la palla di tacco. Tacco qui, tacco lì. Spalletti interrompe l’allenamento e con quell’accento toscano… “oh Stefano, i tacchi te tu lasciali fare a Totti”. Era così, diretto…
Litigio con Francesco? È un qualcosa che non mi spiego. Giuro. I primi anni erano culo e camicia. Poi, boh… È arrivato il momento che i due si facciano una bella chiacchierata».
2022-10-25 16:57:27
2022-10-25 19:55:18
Pizarro a Firenze me lo ricordo, grande giocatore, ma quante volte me la sono fatta sotto per colpa sua! :-D
2022-10-30 11:22:05
Il fatto è accaduto dopo Montevarchi-Siena di Serie C, come ricostruito dalla Gazzetta dello Sport.
L’allenatore della squadra di casa Roberto Malotti, infatti, ha scagliato una focaccia in faccia al mister degli ospiti, procurandogli un taglio superficiale e aggiungendo “ti picchio, prima o poi”.
2022-10-30 12:19:28
a siena so focacce ... a Roma so pizze ... sempre di grano sono fatte ,,,
2022-11-03 10:17:13
"Conobbi Mazzone nel 1978. Quello che mi colpì fu la grande conoscenza del calcio.
Tatticamente ti spiegava la squadra avversaria in ogni suo piccolo particolare, ma la cosa più importante di Mazzone era la sua passione per il calcio.
La cosa bella di lui, invece, era che nei momenti difficili faceva quelle battute romane che ti facevano ridere.
E poi trasmetteva la voglia di migliorarsi in ogni allenamento.
Era un gran signore e voleva vincere... voleva vincere sempre.
Una volta mi disse: "se tu non salirai i gradini dell'Olimpico come allenatore della Roma, non puoi dire di aver fatto l'allenatore di calcio."
È stato previgente e lo devo ringraziare.
Quando diventai allenatore della Roma invece mi disse: "Claudiè adesso che hai salito quei gradini fai attenzione nu nte ciampà... capito?"
Mi disse, hai allenato il Chelsea, hai allenato il Valencia, l'Atletico Madrid ma se non sali quei gradini dell'Olimpico non hai allenato niente.
E aveva ragione lui, perché quando si entra all'Olimpico e senti la canzone di Venditti è roba da farti volare..."
[Claudio Ranieri]