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Subject: Calcio: storia e aneddoti
Roberto Baggio a l'Esquire, ha parlato dei suoi inizi di carriera:
"A 18 anni, a Firenze, dopo l’intervento ho pensato di smettere. Mi dicevano “forza ancora 15 giorni e torni in squadra. Poi passavano 15 giorni e mi dicevano, dai ancora due settimane. Ogni notte decidevo di smettere, il mattino dopo mi svegliavo e tornavo ad allenarmi. Così sono passati due anni. Il gol più bello lo segnai in Coppa Italia con la Fiorentina, a Licata, saltando due volte il portiere e un paio di avversari, tutto in pochissimo spazio, al limite dell’area piccola. Segno e mi vengono ad abbracciare i compagni, ma tutto lo stadio applaude. Torniamo a metà campo e continuano ad applaudire, tutti i tifosi, il sindaco, una cosa pazzesca. Hanno applaudito forse un minuto e mezzo senza fermarsi, io quasi non capivo".
"A 18 anni, a Firenze, dopo l’intervento ho pensato di smettere. Mi dicevano “forza ancora 15 giorni e torni in squadra. Poi passavano 15 giorni e mi dicevano, dai ancora due settimane. Ogni notte decidevo di smettere, il mattino dopo mi svegliavo e tornavo ad allenarmi. Così sono passati due anni. Il gol più bello lo segnai in Coppa Italia con la Fiorentina, a Licata, saltando due volte il portiere e un paio di avversari, tutto in pochissimo spazio, al limite dell’area piccola. Segno e mi vengono ad abbracciare i compagni, ma tutto lo stadio applaude. Torniamo a metà campo e continuano ad applaudire, tutti i tifosi, il sindaco, una cosa pazzesca. Hanno applaudito forse un minuto e mezzo senza fermarsi, io quasi non capivo".
“Trap non mi convocò per i Mondiali del 2002, fu un tradimento vergognoso, Sarei dovuto andare anche con una gamba sola, per quello che avevo rappresentato"
-Roberto Baggio
-Roberto Baggio
"Luca Vialli entra negli spogliatoi nel momento in cui il Mancio ha appena finito una sua creazione, accorciando le maniche di un enorme k-way.
Moreno Mannini si presenta con il giornale in mano. Legge il titolo ad alta voce: «Samp: strada in discesa».
Strappa la pagina con l’elenco degli impegni, e la attacca con lo scotch all’armadietto.
«Sette partite… sono 14 punti ragazzi, me lo sento» azzarda Ivano.
«Zitto.»
«Ci metto 5000 lire.»
«Ce le devi già, 5000 lire» fa notare Pari.
«Kosa è kvesto vociare!?» tuona allora Boškov entrando in spogliatoio.
«Kvi non è Argentina ke fanno due kampionati, di apertura y di klausura. Kvi è Italia, e kampionato finisce a maggio. Avanti, in kampo. E tu, Roberto, ke fatto a kalzoni? Sembri uscito ora da maslenitsa.»
«Mister, e dov’è Maslenitsa?»
«Maslenitsa no è città. Maslenitsa è karnevale di Iugoslavia.
Kammina, su. Oggi si fa partitella stretta. E poi partitella 5000 lire.
Fuori!»
I ragazzi sbuffano divertiti, escono, si spintonano e scendono in campo. La verità è che amano il patchwork di cultura internazionale del Mister, le cose che sa e che dice.
In allenamento una testa così si vede subito.
Inizi con un po’ di basket, per la gioia di Katanec e di Pagliuca, poi esercizi specifici, infine la partitella delle 5000 lire.
E niente scherzi. Non è solo una partitella.
Tutti quelli che giocano nella squadra che perde segnano 5000 lire.
Se la volta dopo vinci, ti toglie le 5000 lire. Altrimenti, sali a 10.000.
Si paga a fine mese, e il ricavato, a fine stagione, va in beneficenza, all’ospedale Gaslini."
Fonte: La bella stagione
(edited)
Moreno Mannini si presenta con il giornale in mano. Legge il titolo ad alta voce: «Samp: strada in discesa».
Strappa la pagina con l’elenco degli impegni, e la attacca con lo scotch all’armadietto.
«Sette partite… sono 14 punti ragazzi, me lo sento» azzarda Ivano.
«Zitto.»
«Ci metto 5000 lire.»
«Ce le devi già, 5000 lire» fa notare Pari.
«Kosa è kvesto vociare!?» tuona allora Boškov entrando in spogliatoio.
«Kvi non è Argentina ke fanno due kampionati, di apertura y di klausura. Kvi è Italia, e kampionato finisce a maggio. Avanti, in kampo. E tu, Roberto, ke fatto a kalzoni? Sembri uscito ora da maslenitsa.»
«Mister, e dov’è Maslenitsa?»
«Maslenitsa no è città. Maslenitsa è karnevale di Iugoslavia.
Kammina, su. Oggi si fa partitella stretta. E poi partitella 5000 lire.
Fuori!»
I ragazzi sbuffano divertiti, escono, si spintonano e scendono in campo. La verità è che amano il patchwork di cultura internazionale del Mister, le cose che sa e che dice.
In allenamento una testa così si vede subito.
Inizi con un po’ di basket, per la gioia di Katanec e di Pagliuca, poi esercizi specifici, infine la partitella delle 5000 lire.
E niente scherzi. Non è solo una partitella.
Tutti quelli che giocano nella squadra che perde segnano 5000 lire.
Se la volta dopo vinci, ti toglie le 5000 lire. Altrimenti, sali a 10.000.
Si paga a fine mese, e il ricavato, a fine stagione, va in beneficenza, all’ospedale Gaslini."
Fonte: La bella stagione
(edited)
E adesso dividiamo per il valore dei compagni di squadra
"Io dovevo tenere Mario Kempes, non Diego, ma Bearzot venne in camera mia, la prese larga, mi riempì di elogi e poi mi chiese: te la sentiresti di marcare Maradona? Io credevo scherzasse, però risposi: 'Mister, dov'è il problema?'. Quando Bearzot uscì dalla stanza, pensai: Claudio, sei proprio un deficiente. Ma ormai era troppo tardi, avevo detto sì, non me la sentivo di correre dietro al cittì e spiegare che forse non era il caso. Di sicuro, lui non avrebbe apprezzato. Così mi misi a studiare, e decisi che quel genio avrei potuto fermarlo soltanto con l'anticipo". - C. Gentile
Il 29 giugno di 41 anni fa, allo stadio Sarria di Barcellona, l'Italia batteva per 2 reti ad 1 l'albiceleste, grazie ai gol di Tardelli e Cabrini e ad un Claudio Gentile francobollato per novanti minuti su Maradona. Per gli azzurri di Bearzot fu la prima vittoria nel torneo, quella che spianó la strada verso il trionfo finale.
Il 29 giugno di 41 anni fa, allo stadio Sarria di Barcellona, l'Italia batteva per 2 reti ad 1 l'albiceleste, grazie ai gol di Tardelli e Cabrini e ad un Claudio Gentile francobollato per novanti minuti su Maradona. Per gli azzurri di Bearzot fu la prima vittoria nel torneo, quella che spianó la strada verso il trionfo finale.
Ricordo l'epica di quella partita
Avevo 9 anni e fu una cosa pazzesca....
Però se oggi ci ripenso ... Gentile fermò quel fenomeno giocando oltre i limiti del regolamento
Picchiando e pestando Diego semplicemente perché lui era Diego e gli altri giocando pulito non lo potevano fermare.
A quei tempi se eri un fenomeno non potevi sperare sulla tutela dell'arbitro
Avevo 9 anni e fu una cosa pazzesca....
Però se oggi ci ripenso ... Gentile fermò quel fenomeno giocando oltre i limiti del regolamento
Picchiando e pestando Diego semplicemente perché lui era Diego e gli altri giocando pulito non lo potevano fermare.
A quei tempi se eri un fenomeno non potevi sperare sulla tutela dell'arbitro
Ovviamente stesso discorso, aggiustando i dovuti rapporti, valeva per i nostri Conti e Oriali
Ma mi viene da pensare.... Cosa farebbe oggi un Maradona o un Baggio o un van Basten .... con le stesse tutele di cui han goduto i messi e i neymar
Ma mi viene da pensare.... Cosa farebbe oggi un Maradona o un Baggio o un van Basten .... con le stesse tutele di cui han goduto i messi e i neymar
"picchiando e pestando" non sono d'accordo se lo intendi alla lettera... non fu una marcatura violenta e ricordo solo un intervento censurabile, per il resto Gentile usò pressione fisica, trattenute ecc., insomma, l'armamentario di un eccellente difensore sull'uomo. Un intervento abbastanza brutale lo fece Scirea invece... o era su Zico? Vai a ricordare...
Infatti da dove ho preso l'aneddoto, ho letto un commento che diceva una cosa simile... vediamo se lo ritrovo.
Roberto Cocchis
Tra l'altro Maradona lo picchiavano tutti in un modo tale che oggi sarebbero cartellini rossi a raffica, mentre Gentile, pur infliggendogli molti falli, non entrò mai con il deliberato proposito di fargli male.
Giocò soprattutto d'anticipo costringendolo ad allontanarsi dall'area di rigore e ad aspettare il pallone spalle alla porta. Ricorreva poi al fallo per impedirgli di girarsi.
Tra l'altro Maradona lo picchiavano tutti in un modo tale che oggi sarebbero cartellini rossi a raffica, mentre Gentile, pur infliggendogli molti falli, non entrò mai con il deliberato proposito di fargli male.
Giocò soprattutto d'anticipo costringendolo ad allontanarsi dall'area di rigore e ad aspettare il pallone spalle alla porta. Ricorreva poi al fallo per impedirgli di girarsi.
Ricordi aver visto il video. Mai presa la palla. Mai. Passato alla storia per la vittoria della squadra e una intuizione giornalistica
Purtroppo è indisponibile, almeno sul tubo poi la Rai dovrebbe averlo, il filmato integrale del secondo tempo; tuttavia, per lo scopo, il primo tempo è quello più importante... nel secondo l'Italia non esitò più e l'Argentina perse l'iniziativa.
Nel primo tempo ci furono 27 falli fischiati di cui 14 ai danni dell'Argentina e 6 ai danni di Maradona.
Di quei 6 falli, 4 furono causati da Gentile, uno da Antognoni (il primo) e uno da Scirea (il più duro, ricordavo bene... una falciata senza misericordia perchè aveva fatto fuori Gentile ed era partito puntando l'area).
Il primo fallo di Gentile su Maradona avviene al 27° ... e arriva dopo ben 13 situazioni di contrasto tra i due: 7 tentativi di anticipo (4 andati a buon fine e 3 no), 4 temporeggiamenti in pressione con Maradona che si libera del pallone, 1 spintina tattica per mandarlo fuori tempo su un cross e 1 dribbling con cross pericoloso.
Dopo il primo fallo ci saranno altre 8 situazioni: 5 tentativi di anticipo (2 positivi e 3 no: ad uno rimedierà Scirea con un fallaccio e agli altri due lo stesso Gentile con una trattenuta prima e uno sgambetto da dietro poi), un temporeggiamento, una spintina tattica e una spinta da dietro che gli costerà l'ammonizione.
Insomma: 22 situazioni di contrasto con 8 casi favorevoli a Gentile, 5 a Maradona, 4 neutri e 5 falli.
Rino Tommasi ha confermato i miei dati.
Nel primo tempo ci furono 27 falli fischiati di cui 14 ai danni dell'Argentina e 6 ai danni di Maradona.
Di quei 6 falli, 4 furono causati da Gentile, uno da Antognoni (il primo) e uno da Scirea (il più duro, ricordavo bene... una falciata senza misericordia perchè aveva fatto fuori Gentile ed era partito puntando l'area).
Il primo fallo di Gentile su Maradona avviene al 27° ... e arriva dopo ben 13 situazioni di contrasto tra i due: 7 tentativi di anticipo (4 andati a buon fine e 3 no), 4 temporeggiamenti in pressione con Maradona che si libera del pallone, 1 spintina tattica per mandarlo fuori tempo su un cross e 1 dribbling con cross pericoloso.
Dopo il primo fallo ci saranno altre 8 situazioni: 5 tentativi di anticipo (2 positivi e 3 no: ad uno rimedierà Scirea con un fallaccio e agli altri due lo stesso Gentile con una trattenuta prima e uno sgambetto da dietro poi), un temporeggiamento, una spintina tattica e una spinta da dietro che gli costerà l'ammonizione.
Insomma: 22 situazioni di contrasto con 8 casi favorevoli a Gentile, 5 a Maradona, 4 neutri e 5 falli.
Rino Tommasi ha confermato i miei dati.