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Subject: Calcio: storia e aneddoti

2023-09-22 20:41:02
Giovanni è un uomo normale, di statura per nulla elevata, sulla cinquantina, che lavora per un’azienda milanese nel campo dell’edilizia.
È la Milano rampante degli anni ottanta, ma Giovanni ha un’altra grande passione, il calcio.
E così, dopo il lavoro, passeggiando per Parco Sempione si ferma a guardare dei ragazzi che giocano a pallone durante un torneo locale.
Non è più l’epoca degli oratori, in cui Giovanni è cresciuto e si è formato, da fervente cattolico. Non è ancora l’epoca delle grandi pubblicità stampate sui cartelloni lungo i viali dei palazzoni lumbard.

Uno dei ragazzi si fa male, la sua squadra sta perdendo ed è pronta ad alzare bandiera bianca.
“Dai ragazzi giochiamo fino alla fine che domani c’è scuola e c’è chi lavora”.
“No no, ve la diamo vinta”.
Fuori campo, Giovanni non resiste alla tentazione. “Se volete entro io al posto suo”.
“Ma va là che sei vecchio te! E poi col vestito e le scarpe che hai? Ciaparat!”.
“Lasciatelo giocare e finiamo sta partita”.
Giovanni sorride, sembrava non aspettare altro.

Avete mai sognato di camminare per strada, mentre un pallone calciato fuori dalla piazzetta rotola verso di voi? Nel sogno c’è chi lo stoppa e lo calcia di nuovo verso i ragazzi, e chi va incontro alla palla e lo calcia di prima, secco e preciso. Giovanni è uno di quei sognatori. Sveste la giacca, si sistema all’ala destra, e aspetta. Gli arriva finalmente la palla, dribbling secco, destro all’incrocio, gol.
“Figa oh! Il nonno sa giocare”.
“Come ti chiami zio?”
“Giovanni Ceramica”.

Simpatico Giovanni. Aveva scritto Ceramica sulla camicia, la ditta per la quale lavorava, non aveva saputo inventarsene una migliore. Più anni che capelli ormai in testa, non che ne avesse mai avuti tanti. Quei ragazzi lo accettano con sé da quel giorno, e per due anni domina il torneo.
Fino a che un vecchio tifoso milanista non si ferma a vedere la partitella, attirato dalle urla festanti delle persone attorno al campetto.
“Che ci fa il Basletta lì?”
“Chi? Quello? Si chiama Ceramica”.
“Ma quale Ceramica. Il “Basletta”, Giovanni Lodetti, campione d’Europa col Milan e la nazionale! Gnurant’!”.
Giovanni è stato finalmente smascherato, minimizza con l’umiltà che lo contraddistingue. Adesso può tornare se stesso. Esce di nuovo dal campo dopo 20 anni, da campione, quale è sempre stato. Felice, come sognava da bambino.


2023-09-22 23:27:07
Rip, se l'è meritato
2023-09-30 17:50:48
Chissà se qualcuno ricorda. Io avevo il portachiavi... :D

2023-10-13 07:19:50
2023-10-14 16:39:33
2023-10-19 13:18:18
Massimo Ambrosini, ex centrocampista viola è stato intervista da La Nazione in vista dei 10 anni dalla vittoria per 4-2 contro la Juventus

Redazione VN
19 ottobre - 07:42

Per celebrare i 10 anni, (domani), dall'incredibile 4-2 alla Juventus La Nazione ha intervistato Massimo Ambrosini:


Sono passati 10 anni da quel Fiorentina-Juventus 4-2 se lo ricordava? "Altro che. Come fai a dimenticare quella partita. Quella botta di emozioni che ci regalammo, quel 20 ottobre del 2013". Ambrosini in quella partita iniziò da titolare ma si fece male e non rientrò in campo dopo l'intervallo. "Beh, fui costretto a vivere il ribaltone dallo spogliatoio. Ero titolare, mi feci male quando la Juve era sul 2-0, quindi nel secondo tempo non rientrai in campo. Fu tutto incredibile. Ve lo assicuro. Ero con il fisioterapista, ci fu un primo boato, poi un secondo ancora più forte... Il finimondo. Ogni trenta secondi. Veniva giù lo stadio, io e il fisio ci guardavamo per chiederci: ma che succede?". Voglia di risalire in campo? "Ma no. Questione di scaramanzia. Avevo capito che la Fiorentina stava facendo qualcosa di miracoloso e che quindi era meglio rimanere lì a godersela, senza interrompere quel fluido positivo". Poi, il fischio finale: Borja, Cuadrado, Pepito, Joaquin, magari fu proprio uno di loro a correre da lei per raccontare, no? "Macchè, loro, la squadra arrivò dopo. Erano sotto la curva a festeggiare con la gente, con i tifosi. Furono il preparatore atletico, i magazzinieri ad arrivare per primi e dirmi dello spettacolo che era andato in scena sul campo". Un altro aneddoto di Ambrosini "Avevo fatto una promessa. La promessa che avrei pagato io la cena a tutti in caso di vittoria sulla Juve. Quindi sono venuti tutti a casa mia, in quella fantastica casa che avevo a Firenze e abbiamo... degnamente celebrato il risultato. Avevo fatto venire un ragazzo a cucinare... ho offerto tutto io, lui ha preparato e siamo stati alla grande". Un’altra foto che si porta dietro del 4-2 di 10 anni fa? "L’ingresso in campo. L’atmosfera era già incredibile. Il tifo di Firenze ti avvolge e se ripenso a quanta delusione poteva esserci nella gente dopo il doppio vantaggio della Juve, capisco ancora oggi la sensazione che sarà entrata loro dentro dopo la tripletta di Rossi". La Fiorentina di oggi? "Sto vedendo una squadra spavalda e consapevole. Migliore di quella della scorsa stagione. La Fiorentina è convinta dei propri mezzi e poi il gruppo è abbondante e questo permette maggiore facilità di scelte. Manca la certezza del centravanti bisogna essere obiettivi, un problema che deve essere risolto"
2023-10-20 15:09:51
Ricordo che quando seppi che mi avevano venduto al Napoli non volevo manco dirlo a quella che all'epoca era mia moglie. I mass media, infatti, danno un'immagine distorta della città.

Quando poi glielo dissi, lei mi minacciò: "Ci vai da solo, io laggiù non ci vado".

La decisione, tuttavia, spettava a me e decisi di andare.

Quando fui ceduto al Torino, mi colpì una frase di mio figlio: "Papà, io non voglio andare lì, Napoli non la lascio".

Anche la mia ex moglie affermò: "Io non torno lassù".

Mi viene in mente il film Benvenuti al Sud ma a me è accaduto davvero...

Stefan Schwoch
2023-10-29 11:37:21
2023-11-10 14:27:44
"Walter Sabatini per me è il numero uno.
Mi ricordo che una volta volevamo scovare il viaggio di Sabatini in Inghilterra per chiudere la trattativa per Dzeko.
Lui invece che prendere il diretto Roma - Manchester... fece Roma - Francoforte, Francoforte - Manchester, per depistarci.
Chiamammo la Lufthansa fingendoci gli assistenti di Sabatini, dicemmo che siccome non avevamo sue notizie da un po' di ore, volevamo sapere se il volo fosse atterrato e se fosse tutto a posto.
Il signore della Lufthansa ci disse: "Guardi, noi per privacy non possiamo dare informazioni."
Noi insistemmo fino allo sfinimento, questo signore ad un certo punto non ce la faceva più...
"Ma è atterrato a Manchester? È riuscito a prendere la coincidenza da Francoforte? A noi ci interessa sapere solo questo!!"
Questo signore, ormai sfinito, ci disse:
"Si guardi, il Signor Walter Sabatini era su questo volo, ha fatto scalo a Francoforte, è tutto ok... è atterrato 10 minuti fa".
A quel punto noi uscimmo con la notizia bomba:
"Blitz di Walter Sabatini a Manchester per chiudere la trattativa tra la Roma ed Edin Dzeko."
In questo mestiere bisogna anche ingegnarsi per scovare le notizie.
Walter se vedrai questa intervista, scusaci tanto (ride ndr.)".
[Mario Giunta, giornalista SkySport]
Fonte: Numero Diez
2023-11-12 18:19:06
"L'alcol era la mia liberazione", ha raccontato Rooney. "Avevo poco più di 20 anni, tornavo a casa e ci restavo due giorni senza uscire. Bevevo quasi fino a svenire. Non volevo stare con la gente, perché a volte ti senti in imbarazzo. A volte ti senti come se avessi deluso le persone e alla fine non sapevo in quale altro modo affrontarlo. Quando non accetti l'aiuto e la guida degli altri, puoi davvero cadere in basso e mi è successo per molti anni. Per fortuna, ora non ho paura di parlare di questi problemi".
2023-12-07 20:14:44


Nomi e anno. Chi indovina vince un aperitivo col pupe a tema Inzaghi
2023-12-07 20:20:04
Il 4° in basso da sx non lo ricordo davvero.
2023-12-07 21:10:27
Invernizzi?
2023-12-07 22:48:13
Zenga miha Serena Platt Gullit mancini
Lombardo evani non ricordo non ricordo Vierchowod
Anno Sarca...
2023-12-08 00:22:26
Sì è lui, ho goooooglato.
2023-12-08 00:23:18
vicino Evani è Moreno Mannini. L'altro boh