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Subject: Calcio: storia e aneddoti

2021-06-27 00:52:37
Jezzzz
2021-06-27 09:12:38
"Quando ho ripreso a camminare, c'era il pubblico delle grandi occasioni. Medici, parenti, infermieri. Mi hanno fatto un fragoroso applauso, anche se camminare è una parola grossa: mi sembrava che nulla del mio corpo reggesse. Però era il primo passo della mia seconda vita.
Di quel brutto gesto non ricordo niente, buio totale. Però ricordo gli attimi in cui pensavo di essere morto, cioè quasi morto.
Al pronto soccorso, credo, oppure nei momenti di veglia durante il coma farmacologico. Il corpo se ne andava, lo sentivo andare. Sapevo che stavo per addormentarmi e che non mi sarei svegliato mai più.
Quando poi ho riaperto gli occhi, ero pieno di fili, di tubi, di ferri. Non potevo parlare perché mi avevano fatto la tracheotomia. Però, appena sei presente a te stesso pensi che tutto quello che hai è guadagnato, ogni gesto, ogni respiro in più. E sei felice.
Non ho saputo subito del mio tentato suicidio. C'era il divieto assoluto di dirmi la verità. Pensavo: o mi sono schiantato in auto, oppure ho fatto qualcosa di brutto. Tutti mi parlavano di macchine, così credevo davvero di avere avuto un incidente. Un giorno, ero a colloquio con lo psichiatra, così ho preso coraggio: cosa ho fatto? Il professor Munno mi ha detto che ero volato giù dalla sede della Juve.
Non ho ricordi del volo, però il dolore che provavo prima, nell'anima, quello sì lo ricordo alla perfezione. Un buio tremendo, senza speranza.
Ricordo quando ho ripreso a parlare. I medici dopo avermi tolto la cannula e mi hanno chiesto di pronunciare il mio nome, visto che erano stufi di pronunciarlo loro.
Io ho detto 'Gianluca'.
Rispetto al 2006 è sparita l'angoscia che mi mangiava e m'impediva persino di respirare. E' scomparsa la paura del futuro e della morte. Mi sento liberato da un peso immane. Ho capito che la vita è un dono meraviglioso.
Non so chi mi ha salvato, forse una mano dall'alto mi ha preso per i pochi capelli che avevo".
Sono passati 15 anni dal terribile gesto di Gianluca Pessotto.
2021-06-27 09:26:43
Una delle storie più belle e passate sotto traccia del nostro calcio.
Uno dei pochi motivi per cui ho stimato la dirigenza juventina, anche.
2021-06-27 10:02:05
:D
2021-06-27 11:45:12
"A quindici anni siamo andati a un torneo in Villarreal con le giovanili del Real Madrid ed eravamo nello stesso hotel del Barça.
A quel tempo li battevamo sempre ma Piqué quella volta appena mi ha visto, mi ha bloccato e mi ha detto: "Quest'anno vi batteremo perché ne abbiamo uno nuovo che è fantastico".
Indicò la piscina e vidi un bambino, molto piccolo. Era seduto sul bordo della piscina con i piedi nell'acqua, perso nei suoi pensieri.
Ho pensato: "Sta scherzando con me e sta prendendo in giro il suo compagno di squadra". Invece no, quel ragazzino era Messi.
Ci hanno battuto 3-0.
È stato spettacolare. Piccolo ma forte come una roccia. Ma la follia era come portava la palla. Attaccata al piede in modo incredibile, era impossibile togliergliela. È stato scioccante, spaventoso”.
Esteban Granero
2021-06-29 14:33:47
2021-07-02 07:51:08
vado un attimo OT ma mi perdonerete


LA MOGLIE DI ALEX ZANARDI: "NON RIESCE A PARLARE, MA COMUNICA CON NOI"
"Alex è in una condizione stabile, che significa che è in grado di affrontare un programma di terapia sia neurologico sia fisico. Riesce a comunicare con noi, ma non è ancora in grado di parlare. Dopo molto tempo in coma, le corde vocali hanno bisogno di recuperare la loro elasticità. Questo sarà possibile solo con esercizio e terapia. Ha ancora molta forza nelle braccia e nelle mani e si allena duramente con le attrezzature.
Abbiamo ricevuto così tanti messaggi di auguri per la sua guarigione... Vorrei cogliere l'occasione per fare un grande ringraziamento, da parte di Alex, per ogni singolo messaggio. Seguendo il consiglio dei medici questo ci sembrava il momento giusto per dare qualche informazione sul suo processo di recupero. Vorrei dire a tutte le persone che pensano e pregano per Alex che lui sta combattendo, come ha sempre fatto. L’affetto che abbiamo ricevuto da amici, fan, conoscenti, atleti e tutte le persone del motorsport nello scorso anno è stato a dir poco commovente e travolgente ed è stato di enorme supporto per noi nell'affrontare tutto questo.
È stato un processo molto complesso che ha richiesto diversi interventi neurochirurgici ed è stato caratterizzato da alcune battute d’arresto. È un percorso molto lungo e al momento non facciamo previsioni su quando potrà tornare a casa. Stiamo mettendo tutte le nostre energie nel recupero di Alex".
2021-07-02 12:19:40
Mi ha fatto ridere, anche e soprattutto perché davvero lui pensa ancora che noi sbagliamo :)

2021-07-02 16:35:12
mah...
2021-07-02 19:00:45
mi sfugge il senso di ciò che ha detto... :D
2021-07-03 20:39:18
"Vado a vedere il Verona perché il presidente ha dato la tessera a me e mia moglie ma poi spesso sto a casa e vediamo la partita attraverso la televisione. Penso alla mia salute perché non sto tanto bene. Purtroppo ho perso la memoria e certe cose non le ricordo. Lo scudetto vinto me lo ricordo invece. Quelli erano i tempi dei giocatori uomini, ci volevamo un gran bene e ce ne vogliamo ancora. Con i ragazzi ci vediamo ogni tanto, facciamo delle cene e delle gite, adesso veramente un po’ meno perché io non sono troppo in forma. A volte viene Pierino Fanna e mi porta allo stadio.
Il Verona dello Scudetto sfruttò le motivazioni di giocatori che nei loro club si sentivano esclusi. Di Gennaro nella Fiorentina aveva davanti Antognoni, e Fanna nella Juve aveva Causio. Da noi erano liberi e indispensabili. E poi azzeccammo gli stranieri, Briegel ed Elkjaer. Quando vado in giro in città mi fermano ancora i tifosi chiedendomi una foto, ringraziandomi. Io timido? Non è vero che parlassi poco perché fossi timido: semplicemente, aprivo bocca solo quando avevo qualcosa da dire".
86 anni oggi per Osvaldo Bagnoli, l'allenatore del Verona Campione d'Italia
2021-07-03 22:48:53
Elkjaer lo adoravo, ci rivedevo qualche pezzetto di Riva
2021-07-04 07:58:52
“Ricordo quel giorno in cui Ancelotti, prima di un match negli spogliatoi, organizzando i calci piazzati disse: ‘Le punizioni da destra le batterà Dinho, da sinistra Andrea, dal limite dell’area David oppure Dinho, e dai 25/30 metri Andrea.
Sono stato chiaro?’
In quel periodo, bastava uno sguardo tra di noi per capire tutto in un secondo.
Ci guardammo, e partì lo scherzo.
Rispose Pirlo… ‘No mister, io non ho capito niente’.
Allora mi ripeto: ‘dalla destra Dinho, dalla sinistra tu Andrea, dal limite dell’area Dinho oppure David, e dai 25/30 metri sempre tu Andrea’.
Tutti noi cominciammo a sorridere, fino a quando Clarence disse: ‘Mister ed io? Batto quelle dal limite?’.
A quel punto si infuriò Carlo, buttó tutto per aria e gridò: ‘Fate un po come c…o vi pare, vado a sciacquarmi la faccia che non ci sto capendo più nulla. Siete troppi, e pure stronzi…‘”.
[Massimo Ambrosini]
2021-07-08 13:00:06
"Ciao amico mio, mi mancherai molto. Mi sento onorato del fatto che Dio ti abbia introdotto nella mia vita e per aver avuto la possibilità di trascorrere incredibili momenti con te, per questo gli sono riconoscente. Non dimenticherò mai il modo in cui mi hai guardato quando ti incontrai la prima volta, l’amore così genuino in quegli occhi dolci. È davvero difficile trovare parole per esprimere cosa rappresenti per me. Il tuo modo di pronunciare il mio nome, i tuoi piccoli sorrisi alle telecamere come fossi una superstar e l’amore che ho provato quando ero al tuo fianco. Il tuo coraggio e la tua audacia continueranno ad essere per me una fonte di ispirazione per il resto della mia vita. Non puoi capire quanto mi hai cambiato come persona. Ora sei tra le braccia di Dio e io ti porterò per sempre nel mio cuore.
Dormi beato piccolino. Mio migliore amico"
Il 7 luglio 2017 volava via il piccolo Bradley Lowery, il bambino di 5 anni malato di neuroblastoma, la cui lotta per sconfiggere il male aveva commosso l'Inghilterra e il mondo del calcio. In tanti si erano stretti intorno a lui per sostenerlo, uno in particolare: il suo idolo.
Il suo giocatore preferito, da grande tifoso del Sunderland, era Jermaine Defoe che dopo avergli fatto visita in ospedale era diventato il suo migliore amico.
E dopo che i medici avevano comunicato che la guarigione non era più un'opzione possibile, l'amicizia era diventata ancora più grande. Defoe passava spesso a salutarlo e lo aveva anche voluto con sé per l'ingresso in campo a Wembley prima di Inghilterra-Lituania.
L'immagine di Bradley abbracciato al suo amico Defoe rappresenta forse una delle migliori emozioni regalate dal calcio negli ultimi anni.
Una grande amicizia più forte di tutto..
2021-07-08 18:07:29
"Ciao amico mio, mi mancherai molto. Mi sento onorato del fatto che Dio ti abbia introdotto nella mia vita e per aver avuto la possibilità di trascorrere incredibili momenti con te, per questo gli sono riconoscente. Non dimenticherò mai il modo in cui mi hai guardato quando ti incontrai la prima volta, l’amore così genuino in quegli occhi dolci. È davvero difficile trovare parole per esprimere cosa rappresenti per me. Il tuo modo di pronunciare il mio nome, i tuoi piccoli sorrisi alle telecamere come fossi una superstar e l’amore che ho provato quando ero al tuo fianco. Il tuo coraggio e la tua audacia continueranno ad essere per me una fonte di ispirazione per il resto della mia vita. Non puoi capire quanto mi hai cambiato come persona. Ora sei tra le braccia di Dio e io ti porterò per sempre nel mio cuore.
Dormi beato piccolino. Mio migliore amico"
Il 7 luglio 2017 volava via il piccolo Bradley Lowery, il bambino di 5 anni malato di neuroblastoma, la cui lotta per sconfiggere il male aveva commosso l'Inghilterra e il mondo del calcio. In tanti si erano stretti intorno a lui per sostenerlo, uno in particolare: il suo idolo.
Il suo giocatore preferito, da grande tifoso del Sunderland, era Jermaine Defoe che dopo avergli fatto visita in ospedale era diventato il suo migliore amico.
E dopo che i medici avevano comunicato che la guarigione non era più un'opzione possibile, l'amicizia era diventata ancora più grande. Defoe passava spesso a salutarlo e lo aveva anche voluto con sé per l'ingresso in campo a Wembley prima di Inghilterra-Lituania.
L'immagine di Bradley abbracciato al suo amico Defoe rappresenta forse una delle migliori emozioni regalate dal calcio negli ultimi anni.
Una grande amicizia più forte di tutto..


Ricordo la storia, mi commuovo ogni volta che la leggo, e non riesco a non leggerla tutte le volte che la ritrovo..
2021-07-08 18:21:11
Jermaine Defoe è una brava persona
Mi ricordo di un'intervista dove raccontò che, tornando a casa in auto dagli allenamento vvide dei ragazzini giocare in un parchetto pubblico.
Gli piacque l'impegno con cui giocavano e allora parcheggiò e gli chiese se poteva giocare con loro.
Questi a momenti svengono ma iniziano a giocare assieme

Nessuno poteva saperlo ma uno di questi ragazzi era Harry Kane, all'epoca 11enne, che non si scordò mai di Jermaine.
Un'altra curiosità è che poi si trovarono ancora a giocare insieme ma questa volta nel Tottenham

:)

Non son bravo a raccontarla ma se cercate si trovano i video di Harry o Jermaine che la raccontano e poi anche degli articoli