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Subject: Giampiero GALEAZZI!
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indimenticabili le sue cronache del canottaggio e tennis...
indimenticabili le sue cronache del canottaggio e tennis...
mitico bisteccone, grazie per i tuoi grandi momenti.
se vi interessa vi posso raccontare un simpatico aneddoto su di lui (credo completamente sconosciuto ai più) e città del messico 1968.
se vi interessa vi posso raccontare un simpatico aneddoto su di lui (credo completamente sconosciuto ai più) e città del messico 1968.
questo me lo ha raccontato un ex olimpionico cremonese che partecipò alle finali di città del messico nella canoa.
In pratica il mitico galeazzi era un grande canottiere, veramente forte, purtroppo "bucò" le olimpiadi del 1968 nel singolo per - se non ricordo male - neanche 2 secondi.
ma lui alle olimpiadi ci voleva andare e allora si arma di biglietto aereo e raggiunge città del messico senza una prenotazione o albergo (anche perchè tutti esauriti). Incontra Beltrami che stava andando al villaggio olimpico dopo l'arrivo in città, è un canoista cremonese e caro amico di mio padre, con lui si conoscevano dai raduni della nazionali a sabaudia. "A Beltrà, n'do vai?" Beltrami lo guarda e gli dice "Giampiero ma cosa ci fai qua? Sei accreditato per la stampa?". "No, so arrivato ma nun so dove annà a dormì...e anche a magnà". Beltrami lo guarda e poi chiama il cremonese Zilioli, suo capo voga nella canoa a 2, parlottano e cercano di trovare una soluzione. Ai tempi l'acceso al villaggio olimpico avveniva con il semplice accredito all'entrata, poi potevi girare tranquillamente in tutte le aree tranne, ovviamente, nei dormitori dove dovevi avere le chiavi. Beltrami trova la soluzione, bisteccone poteva dormire sull'enorme divano (veramente gigantesco) dell'appartamento che ospitava i due canoisti cremonesi ma, il problema, era farlo entrare. La risolsero all'italiana: in pratica riuscirono a corrompere i due operatori ecologici che, con il camion, entravano dall'accesso posteriore del villaggio praticamente senza controlli per caricare i rifiuti due volte al giorno, la mattina e la sera. Galeazzi dormiva e si faceva la doccia nella stanza di Beltrami grazie ad una copia della chiave richiesta da Beltrami in quanto dichiarata smarrita, mangiava alla mensa olimpica, bazzicava con i corrispondenti della stampa, andava a vedere le gare e tornava indietro sempre passando attaccato al rimorchio o nella cabina del camion della spazzatura. Riuscì a vedere i Giochi Olimpici a sbafo, grazie ad una organizzazione che, oggi, ritengo impensabile per chiunque. Beltrami mi raccontava che fu bravissimo, non rompeva le scatole, non faceva casino perchè doveva rispettare i tempi della preparazione, andava a vedere gli avversari allenarsi e riferiva. In pratica partecipò ai giochi senza parteciparvi.
In pratica il mitico galeazzi era un grande canottiere, veramente forte, purtroppo "bucò" le olimpiadi del 1968 nel singolo per - se non ricordo male - neanche 2 secondi.
ma lui alle olimpiadi ci voleva andare e allora si arma di biglietto aereo e raggiunge città del messico senza una prenotazione o albergo (anche perchè tutti esauriti). Incontra Beltrami che stava andando al villaggio olimpico dopo l'arrivo in città, è un canoista cremonese e caro amico di mio padre, con lui si conoscevano dai raduni della nazionali a sabaudia. "A Beltrà, n'do vai?" Beltrami lo guarda e gli dice "Giampiero ma cosa ci fai qua? Sei accreditato per la stampa?". "No, so arrivato ma nun so dove annà a dormì...e anche a magnà". Beltrami lo guarda e poi chiama il cremonese Zilioli, suo capo voga nella canoa a 2, parlottano e cercano di trovare una soluzione. Ai tempi l'acceso al villaggio olimpico avveniva con il semplice accredito all'entrata, poi potevi girare tranquillamente in tutte le aree tranne, ovviamente, nei dormitori dove dovevi avere le chiavi. Beltrami trova la soluzione, bisteccone poteva dormire sull'enorme divano (veramente gigantesco) dell'appartamento che ospitava i due canoisti cremonesi ma, il problema, era farlo entrare. La risolsero all'italiana: in pratica riuscirono a corrompere i due operatori ecologici che, con il camion, entravano dall'accesso posteriore del villaggio praticamente senza controlli per caricare i rifiuti due volte al giorno, la mattina e la sera. Galeazzi dormiva e si faceva la doccia nella stanza di Beltrami grazie ad una copia della chiave richiesta da Beltrami in quanto dichiarata smarrita, mangiava alla mensa olimpica, bazzicava con i corrispondenti della stampa, andava a vedere le gare e tornava indietro sempre passando attaccato al rimorchio o nella cabina del camion della spazzatura. Riuscì a vedere i Giochi Olimpici a sbafo, grazie ad una organizzazione che, oggi, ritengo impensabile per chiunque. Beltrami mi raccontava che fu bravissimo, non rompeva le scatole, non faceva casino perchè doveva rispettare i tempi della preparazione, andava a vedere gli avversari allenarsi e riferiva. In pratica partecipò ai giochi senza parteciparvi.
Te tu a un libro ci devi pensare. Titolo: Cremona, caput mundi.
XD
A parte gli scherzi c'è un tale patrimonio storico calcistico in Pinkerton da far paura.
A parte gli scherzi c'è un tale patrimonio storico calcistico in Pinkerton da far paura.
Bellissimo racconto! Concordo con Scopigno, tu un libro lo devi scrivere!
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