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Subject: Invasione Russa in Ucraina
Intanto il parlamento orwelliano del Canada celebra un criminale nazista come combattente per la libertá.
Hanno ufficialmente dichiarato di averlo celebrato, sì, ma a loro insaputa.
Pensavano fosse un eroe della seconda guerra mondiale che combatteva contro i cattivi Russi.
Sono idioti? Ignoranti? Nazisti? Forse un mix delle 3?
Pensavano fosse un eroe della seconda guerra mondiale che combatteva contro i cattivi Russi.
Sono idioti? Ignoranti? Nazisti? Forse un mix delle 3?
Sembra ormai di vivere in una barzelletta che non fa ridere.
Il generale libico Khalifa Haftar in visita a Mosca
Il generale libico Khalifa Haftar è in visita a Mosca, dove ha incontrato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Lo scrive l'agenzia russa Ria Novosti citando un comunicato dell'Esercito nazionale libico dello stesso Haftar.
se è vero sono cazzi
Il generale libico Khalifa Haftar è in visita a Mosca, dove ha incontrato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Lo scrive l'agenzia russa Ria Novosti citando un comunicato dell'Esercito nazionale libico dello stesso Haftar.
se è vero sono cazzi
Intanto il parlamento orwelliano del Canada celebra un criminale nazista come combattente per la libertá.
Va be'...perchè? Trudeau cos'è? Sputtanato sui suoi intrallazzi da un giornalista, l'ha fatto condannare a pagargli 120.000 dollari circa di danni.
Va be'...perchè? Trudeau cos'è? Sputtanato sui suoi intrallazzi da un giornalista, l'ha fatto condannare a pagargli 120.000 dollari circa di danni.
Zelenschi sa già tirare di suo, non so a cosa gli serva Sheva...
https://twitter.com/bordoni_russia/status/1707106450579833182
https://twitter.com/bordoni_russia/status/1707106450579833182
Riscrittura della storia funzionale a giustificare i guerrafondai goes on
https://twitter.com/SecBlinken/status/1707826104759705760
https://twitter.com/SecBlinken/status/1707826104759705760
Segnalo che anche questa settimana, secondo affidabili fonti occidentali, l'esercito ucraino ha sfondato la prima linea russa.
Vediamo che si inventano nei prossimi giorni...
Vediamo che si inventano nei prossimi giorni...
La contro-inoffensiva
di Marco Travaglio
Ci sono notizie così enormi che, quando le leggi, ti stropicci gli occhi e poi le rileggi per essere sicuro di aver capito bene. Dopodiché le cerchi nei tg e sui giornaloni e, non trovandole, capisci che sono vere.
Prima notizia. Il 13.9.2022, mentre il “mondo libero” era tutto intento a far credere che quella in Ucraina fosse l’unica guerra in corso, l’Azerbaigian filo-turco attacca per l’ennesima volta l’Armenia filo-russa per riprendersi il Nagorno-Karabakh, l’enclave armena indipendente dal 1991. Decine di morti e migliaia di profughi. Ma nessuno dice né fa nulla: né moniti su “aggressore e aggredito”, né armi agli aggrediti per difenderli dagli aggressori, né sanzioni agli aggressori perché smettessero di aggredire. Motivo: l’aggressore azero è amico nostro, ci fornisce il gas necessario a sostituire quello dell’aggressore russo, e noi in cambio gli vendiamo le armi e ci scordiamo il diritto degli armeni del Nagorno-Karabakh all’autodeterminazione. Ora, certi dell’impunità, gli azeri tornano sul luogo del delitto per la soluzione finale: stragi di civili, repressioni, pulizia etnica ed esodo biblico di civili (circa 85mila profughi su una popolazione di 140mila, ma mica sono ucraini: sono armeni e ai genocidi ci sono abituati). Il Nagorno Karabakh non esiste più: un intero Paese cancellato da un giorno all’altro dalla carta geografica, mentre le famose democrazie e la pia Nato armano l’aggressore fischiettando.
Seconda notizia. Dopo mesi di annunci mediatici sui mirabolanti progressi ucraini nella “controffensiva di primavera”, partita in estate e non pervenuta neppure in autunno, fra “svolte”, “avanzate”, “conquiste” e “sfondamenti”, il New York Times si arma di righello e fa i conti: “Malgrado 9 mesi di sanguinosi combattimenti dall’inizio dell’anno meno di 500 miglia quadrate (800 kmq, ndr) di territorio sono passati di mano”. Tutti sottratti dagli ucraini ai russi? Magari: i russi sulla difensiva hanno guadagnato più territori (320 kmq, soprattutto a Est) che gli ucraini all’offensiva (227, soprattutto a Sud). Purtroppo, nei primi mesi d’invasione, i russi avevano occupato quattro regioni ucraine, pari al 18% del territorio, più la Crimea annessa nel 2014, per un totale di 135mila kmq; e negli ultimi nove mesi, gli ucraini sono riusciti a riconquistarne un seicentesimo (e al prezzo di circa 80mila fra morti e mutilati). Kiev ha perso l’equivalente di mezza Italia e riconquistato il corrispettivo della più piccola provincia d’Italia: quella di Trieste. Facile calcolare, a questo ritmo, quanti secoli impiegherà a riprendersi il resto, sempreché i russi non passino mai più all’offensiva e gli ucraini, nel frattempo, non finiscano gli uomini. Ancor più facile diagnosticare lo stato mentale di chi ancora parla di “vittoria”.
di Marco Travaglio
Ci sono notizie così enormi che, quando le leggi, ti stropicci gli occhi e poi le rileggi per essere sicuro di aver capito bene. Dopodiché le cerchi nei tg e sui giornaloni e, non trovandole, capisci che sono vere.
Prima notizia. Il 13.9.2022, mentre il “mondo libero” era tutto intento a far credere che quella in Ucraina fosse l’unica guerra in corso, l’Azerbaigian filo-turco attacca per l’ennesima volta l’Armenia filo-russa per riprendersi il Nagorno-Karabakh, l’enclave armena indipendente dal 1991. Decine di morti e migliaia di profughi. Ma nessuno dice né fa nulla: né moniti su “aggressore e aggredito”, né armi agli aggrediti per difenderli dagli aggressori, né sanzioni agli aggressori perché smettessero di aggredire. Motivo: l’aggressore azero è amico nostro, ci fornisce il gas necessario a sostituire quello dell’aggressore russo, e noi in cambio gli vendiamo le armi e ci scordiamo il diritto degli armeni del Nagorno-Karabakh all’autodeterminazione. Ora, certi dell’impunità, gli azeri tornano sul luogo del delitto per la soluzione finale: stragi di civili, repressioni, pulizia etnica ed esodo biblico di civili (circa 85mila profughi su una popolazione di 140mila, ma mica sono ucraini: sono armeni e ai genocidi ci sono abituati). Il Nagorno Karabakh non esiste più: un intero Paese cancellato da un giorno all’altro dalla carta geografica, mentre le famose democrazie e la pia Nato armano l’aggressore fischiettando.
Seconda notizia. Dopo mesi di annunci mediatici sui mirabolanti progressi ucraini nella “controffensiva di primavera”, partita in estate e non pervenuta neppure in autunno, fra “svolte”, “avanzate”, “conquiste” e “sfondamenti”, il New York Times si arma di righello e fa i conti: “Malgrado 9 mesi di sanguinosi combattimenti dall’inizio dell’anno meno di 500 miglia quadrate (800 kmq, ndr) di territorio sono passati di mano”. Tutti sottratti dagli ucraini ai russi? Magari: i russi sulla difensiva hanno guadagnato più territori (320 kmq, soprattutto a Est) che gli ucraini all’offensiva (227, soprattutto a Sud). Purtroppo, nei primi mesi d’invasione, i russi avevano occupato quattro regioni ucraine, pari al 18% del territorio, più la Crimea annessa nel 2014, per un totale di 135mila kmq; e negli ultimi nove mesi, gli ucraini sono riusciti a riconquistarne un seicentesimo (e al prezzo di circa 80mila fra morti e mutilati). Kiev ha perso l’equivalente di mezza Italia e riconquistato il corrispettivo della più piccola provincia d’Italia: quella di Trieste. Facile calcolare, a questo ritmo, quanti secoli impiegherà a riprendersi il resto, sempreché i russi non passino mai più all’offensiva e gli ucraini, nel frattempo, non finiscano gli uomini. Ancor più facile diagnosticare lo stato mentale di chi ancora parla di “vittoria”.
Forse individuare Stato aggredito e Stato aggressore non è così facile in questo caso, a differenza del caso Ucraina-Russia, essendo il Nagorno-Karabakh territorio che la comunità internazionale riconosce parte dell'Azerbaigian.
Di conseguenza l'aggressore assume le vesti del liberatore di una parte del suo territorio... la Russia invece si pone come liberatore di un territorio altrui.
Ora, poiché il partner dell'Armenia era finora la Russia potrebbe essere interessante chiedersi perché la Russia non ha mantenuto il controllo della zona impedendo il conflitto.
L'Armenia intanto si rivolge agli Usa.
A me non pare un bel segnale per la Russia.
Di conseguenza l'aggressore assume le vesti del liberatore di una parte del suo territorio... la Russia invece si pone come liberatore di un territorio altrui.
Ora, poiché il partner dell'Armenia era finora la Russia potrebbe essere interessante chiedersi perché la Russia non ha mantenuto il controllo della zona impedendo il conflitto.
L'Armenia intanto si rivolge agli Usa.
A me non pare un bel segnale per la Russia.
in realtà li pare che la cosa sia andata così:
L'armenia ha flirtato con l'occidente. Putin ha tolto il divieto agli azeri di "finire la guerra".
Ora l'armenia non ha alternative ad un occidente che li userà come carne da macello.
L'armenia ha flirtato con l'occidente. Putin ha tolto il divieto agli azeri di "finire la guerra".
Ora l'armenia non ha alternative ad un occidente che li userà come carne da macello.