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Subject: Invasione Russa in Ucraina
Spero che questa roba abbia delle conseguenze di qualche tipo, altrimenti questi politici faranno sempre peggio.
https://torino.repubblica.it/cronaca/2022/03/04/news/bancario_italiano_soldato_in_ucraina-340245783/
La propaganda per qualcuno funziona...
La propaganda per qualcuno funziona...
Il citrullo case-study vittima della propaganda si trova sempre. Il problema non è il singolo suggestionabile, ma l'esercito di simpatizzanti di questi pazzi totali che ti spiegano quanto sia bello e giusto armarsi e odiare i nemici degli Usamerda.
https://x.com/MaistroukV/status/1915360110840328659
Alcuni riconosceranno questo pseudogiornalista ucronazi che ogni tanto si vede nelle tv di propaganda mainstream, in questo post su X ci va pesante contro Andrea Lucidi.
Polizia postale dove sei?!?!?
(edited)
Alcuni riconosceranno questo pseudogiornalista ucronazi che ogni tanto si vede nelle tv di propaganda mainstream, in questo post su X ci va pesante contro Andrea Lucidi.
Polizia postale dove sei?!?!?
(edited)
Mark Innaro, intervistato da Daniela Ranieri va a ruota libera. Un'intervista che fa a pezzi censure e propaganda. Del resto, quando due giornalisti seri e coraggiosi dialogano, non può andare diversamente:
"Man mano che gli spazi di manovra si restringevano ho chiesto di essere trasferito, non volevo essere pagato per essere costretto a non far nulla, non dai russi, ma dagli italiani.
D.R: Casualmente, pochi giorni prima avevi spiegato una cartina durante il Tg2 Post che rappresentava l’allargamento della Nato a Est, quel che Papa Francesco chiamò “l’abbaiare della Nato alle porte della Russia”.
M.I: Se io devo fare il corrispondente, devo quindi “corrispondere” il modo in cui la vedono e la vivono quelli del Paese in cui mi trovo...
Ebbi due volte la possibilità di intervistare il ministro degli Esteri russo Lavrov: tutte e due le volte mi fu negato. Ottenni dal ministero della Difesa russo la possibilità di andare nel Donbass occupato (o liberato, dipende dai punti di vista), con l’esercito russo, come giornalista embedded: mi fu risposto dall’allora Ad della Rai Carlo Fuortes che la Rai non manda giornalisti emdedded con una delle parti in conflitto. Poi altri colleghi Rai sono andati embedded in Ucraina; Stefania Battistini andò embedded per il Tg1 nella regione di Kursk, in territorio russo, durante il tentativo di sfondamento da parte ucraina.
Io mangio pane e Russia da quando avevo 18 anni. Non ho mai sentito parlare di carri armati russi che dovrebbero arrivare a Lisbona. La Russia è un Paese di 17 milioni di chilometri quadrati, 11 fusi orari, e solo 145 milioni di abitanti. Come si può ragionevolmente pensare che un Paese che a stento riesce a gestire uno spazio gigantesco e risorse naturali enormi possa auspicare di occupare pezzi di un continente di 500 milioni di abitanti? La stessa cosa vale per l’Ucraina. Il problema è la neutralità dell’Ucraina e il suo non-ingresso nella Nato. Putin lo disse già nel 2007, alla Conferenza per la Sicurezza in Europa a Monaco.
Mi sembra una lettura assolutamente fuorviante (Paragone di Mattarella della Russia al Terzo Reich). L’Unione Sovietica ha pagato un prezzo altissimo, 26 milioni di vittime, nella lotta contro il nazismo. Le sorti della Seconda guerra mondiale si sono invertite grazie alla strenua resistenza a Stalingrado e a Leningrado e alla battaglia di Kursk, la più grande battaglia di carri armati della storia. Se non ci fosse stata l’Unione Sovietica, l’Europa occidentale non sarebbe stata liberata dagli anglo-americani."
La conclusione dell'intervista è da ciliegina sulla torta. Daniela Ranieri chiede testualmente:
"Che speranza ha l’Europa?"
Mark Innaro: "Avremmo dovuto includere la Russia, creando le premesse per una nuova architettura di sicurezza all’interno dell’Europa. Abbiamo molto più in comune con i russi che con molti altri Paesi."
Mi sfugge la ragione per cui il ruolo della URSS nello sconfiggere il Terzo Reich (l'amico del giorno prima) dovrebbe invalidare il giudizio su ciò che la Russia di Putin è oggi.
Non significa che Mattarella abbia ragione ma non è un argomento per dire che ha torto.
È un appello alle emozioni di chi dice mangio pane e Russia da quando avevo 18 ann.
Che abbia subito pressioni ci credo senz'altro invece. Ma ritengo sia la conseguenza nel ramo "comunicazione mediatica" di una scelta di campo avvenuta nel ramo "decisioni politico-strategiche" dello Stato italiano.
Sull'interesse che avremmo in quanto Europa a stabilire un legame con la Russia ha ragione; è quasi di un'evidenza lapalissiana ed è sostenuto da molti; ma, per quanto sia la cosa ovviamente migliore è anche una cosa di una difficoltà enorme. E in primo luogo perché non è per niente vero che con i russi abbiamo molto in comune. Per esempio non abbiamo avuto in comune l'illuminismo, o il comunismo; e la pensiamo in modo diversissimo su molte questioni "sovrastrutturali" come religione, omosessualità, libertà d'espressione, rapporto Stato-individuo ecc; non condividiamo affatto la mistica del destino del popolo e dello Stato ecc.
Abbiamo un interesse comune senz'altro; ma quest'interesse non è detto sia sufficiente per trascurare le differenze. Nel '39 per dire, far prevalere l'interesse contingente ha aperto le porte al disastro
Non significa che Mattarella abbia ragione ma non è un argomento per dire che ha torto.
È un appello alle emozioni di chi dice mangio pane e Russia da quando avevo 18 ann.
Che abbia subito pressioni ci credo senz'altro invece. Ma ritengo sia la conseguenza nel ramo "comunicazione mediatica" di una scelta di campo avvenuta nel ramo "decisioni politico-strategiche" dello Stato italiano.
Sull'interesse che avremmo in quanto Europa a stabilire un legame con la Russia ha ragione; è quasi di un'evidenza lapalissiana ed è sostenuto da molti; ma, per quanto sia la cosa ovviamente migliore è anche una cosa di una difficoltà enorme. E in primo luogo perché non è per niente vero che con i russi abbiamo molto in comune. Per esempio non abbiamo avuto in comune l'illuminismo, o il comunismo; e la pensiamo in modo diversissimo su molte questioni "sovrastrutturali" come religione, omosessualità, libertà d'espressione, rapporto Stato-individuo ecc; non condividiamo affatto la mistica del destino del popolo e dello Stato ecc.
Abbiamo un interesse comune senz'altro; ma quest'interesse non è detto sia sufficiente per trascurare le differenze. Nel '39 per dire, far prevalere l'interesse contingente ha aperto le porte al disastro
Interessante intervista a Mark Innaro che improvvisamente era sparito dalle scene.
Comunque nessuno si tira indietro e L'Orologio dell'Apocalisse segna 89 secondi alla mezzanotte.
Amen!
Comunque nessuno si tira indietro e L'Orologio dell'Apocalisse segna 89 secondi alla mezzanotte.
Amen!
Io al contrario mi sento molto lontano dagli anglosassoni. Sarà l'età
Sarà perché li capisci e quindi senti giustamente la diversità.
I russi non li capisci e ti paiono vicini.
(edited)
I russi non li capisci e ti paiono vicini.
(edited)
Come si dice: parli di me ehm cioè del diavolo e spunta Innaro
Sarà perché li capisci
Sarà perché c'è ben poco da capire, nati l'altroieri e con un contributo nullo alla cultura occidentale. Meno che nullo alla tecnologia, che fondamentalmente arriva (come tutto, del resto) da cervelli sottratti agli altri paesi: disciplina che con metodi diversi hanno poi portato avanti.
Sarà perché c'è ben poco da capire, nati l'altroieri e con un contributo nullo alla cultura occidentale. Meno che nullo alla tecnologia, che fondamentalmente arriva (come tutto, del resto) da cervelli sottratti agli altri paesi: disciplina che con metodi diversi hanno poi portato avanti.
Shakespeare, Newton e Jack lo squartatore non mi pare poca roba; pure i loro cugini dai, solo considerando musica e cinema direi che circolano tra le nostre vene e arterie
Ma nemmeno dai russi arriva poca roba. Il problema è appunto ricordarlo. Italia e Russia poi hanno molte contaminazioni, mica vero che siamo "estranei".
pure i loro cugini dai, solo considerando musica e cinema
Vedi sopra: i grandi autori e interpreti sono in gran parte "importati", senza toccare il non certo irrisorio fattore dominazione che ci ha portato a ingurgitare dosi massicce di hollywood da almeno 3 generazioni.
Netflix Russia, così come Netflix Cina, non esiste e mai esisterà, tanto per capirci.
pure i loro cugini dai, solo considerando musica e cinema
Vedi sopra: i grandi autori e interpreti sono in gran parte "importati", senza toccare il non certo irrisorio fattore dominazione che ci ha portato a ingurgitare dosi massicce di hollywood da almeno 3 generazioni.
Netflix Russia, così come Netflix Cina, non esiste e mai esisterà, tanto per capirci.
Se volete parlare del contributo culturale dei vari popoli potete aprire un altro forum e andare avanti anni.....
Tutto ciò come i post di demoniaccio non aggiungono nulla di interessante, alla discussione....
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