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Subject: Hamas vs Israele
considerato l'attuale livello di censura che opera in EU io ti invito a limitare i tuoi "sionista".
Il rischio è che qualcuno di poco raccomandabile faccia chiudere tutto il forum.
(non dico che avrebbe ragione, dico che sarebbe un peccato)
Il rischio è che qualcuno di poco raccomandabile faccia chiudere tutto il forum.
(non dico che avrebbe ragione, dico che sarebbe un peccato)
Quante volte si potrà dire "ziosista", "genocidio", "lanzichinecco", ecc.. senza essere bannati dalla vita?
E c’hai ragione pure tu! :-D
Al massimo bannano me e mi vengono a prelevare a casa!
Al massimo bannano me e mi vengono a prelevare a casa!
sarah
@sahouraxo
While Western media keeps screaming about Israeli hostages, Israel released 117 Palestinians from occupation jails under the truce deal and simultaneously captured 116 new Palestinians in the occupied West Bank, including children.
@sahouraxo
While Western media keeps screaming about Israeli hostages, Israel released 117 Palestinians from occupation jails under the truce deal and simultaneously captured 116 new Palestinians in the occupied West Bank, including children.
Se ne vedono e leggono di ogni: se succede quacosa di poco corretto, niente di più facile che sia in risposta a qualcos'altro. Il rilascio per come avviene non è certo fatto "a prescindere", ma è ulteriore occasione di fare mediazione strategica ovviamente fregandosene di civili e famiglie.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/26/la-13enne-hila-rotem-smentisce-hamas-la-mamma-e-stata-sempre-con-me-ci-hanno-divise-due-giorni-fa/7365640/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/26/la-13enne-hila-rotem-smentisce-hamas-la-mamma-e-stata-sempre-con-me-ci-hanno-divise-due-giorni-fa/7365640/
Netanyahu ai parlamentari del Likud: “Sono l’unico che può impedire la nascita di uno Stato palestinese a Gaza e [in Cisgiordania] dopo la guerra”.
https://twitter.com/gianlucamart1/status/1729543605042229529
Israel è un ebreo ortodosso in continua preghiera. Prega per le vittime di ogni guerra, comprese quelle israeliane.
Con pochi amici pacifisti, organizza una preghiera per i defunti bambini di Gaza.
Per i sionisti è un affronto. Lasciano le tastiere e passano ai fatti ????
Una folla di sionisti di estrema destra circonda l'abitazione di Israel, lanciano petardi urlando minacce di morte per il giornalista.
Alcuni riescono ad entrare in casa e lo picchiano selvaggiamente davanti alla moglie e ai bambini ????
Israel aveva chiesto aiuto alla polizia che, con calma, arriverà solo dopo due ore.
Gli agenti sgomberano la piazza e accompagnano il giornalista all'ospedale.
Durante il tragitto uno dei poliziotti gli sputa addosso. "Amico di Hamas" si sente dire.
Non è finita. Arrivato in ospedale riesce a evitare una seconda aggressione da parte di sionisti che lo riconoscono. Grazie al provvidenziale aiuto di un infermiere amico d'infanzia viene condotto giusto in tempo in un luogo sicuro dell'ospedale.????
Secondo Haaretz e Middle East Eye, Israel Frey e la sua famiglia, temendo ulteriori aggressioni, sono fuggiti da Tel Aviv e sono nascosti in un'altra città all'oscuro persino dalla polizia.????
In un video postato su X, Israel dice: "Vi prego, siate prudenti nel sostenere il governo israeliano perché state incoraggiando la pulizia etnica dei nativi palestinesi e le persecuzioni dell'opposizione interna".????
* Due note.
1. La polizia ha identificato uno degli aggressori di Israel. Trattasi di Meir Kahane, è un rabbino.
2. A parte sparute eccezioni, nessun giornale italiano ha ritenuto di pubblicare la notizia o di esprimere solidarietà al collega Israel Frey.
Fine.
Israel è un ebreo ortodosso in continua preghiera. Prega per le vittime di ogni guerra, comprese quelle israeliane.
Con pochi amici pacifisti, organizza una preghiera per i defunti bambini di Gaza.
Per i sionisti è un affronto. Lasciano le tastiere e passano ai fatti ????
Una folla di sionisti di estrema destra circonda l'abitazione di Israel, lanciano petardi urlando minacce di morte per il giornalista.
Alcuni riescono ad entrare in casa e lo picchiano selvaggiamente davanti alla moglie e ai bambini ????
Israel aveva chiesto aiuto alla polizia che, con calma, arriverà solo dopo due ore.
Gli agenti sgomberano la piazza e accompagnano il giornalista all'ospedale.
Durante il tragitto uno dei poliziotti gli sputa addosso. "Amico di Hamas" si sente dire.
Non è finita. Arrivato in ospedale riesce a evitare una seconda aggressione da parte di sionisti che lo riconoscono. Grazie al provvidenziale aiuto di un infermiere amico d'infanzia viene condotto giusto in tempo in un luogo sicuro dell'ospedale.????
Secondo Haaretz e Middle East Eye, Israel Frey e la sua famiglia, temendo ulteriori aggressioni, sono fuggiti da Tel Aviv e sono nascosti in un'altra città all'oscuro persino dalla polizia.????
In un video postato su X, Israel dice: "Vi prego, siate prudenti nel sostenere il governo israeliano perché state incoraggiando la pulizia etnica dei nativi palestinesi e le persecuzioni dell'opposizione interna".????
* Due note.
1. La polizia ha identificato uno degli aggressori di Israel. Trattasi di Meir Kahane, è un rabbino.
2. A parte sparute eccezioni, nessun giornale italiano ha ritenuto di pubblicare la notizia o di esprimere solidarietà al collega Israel Frey.
Fine.
A proposito di propaganda, direi che anche questa fa abbastanza impressione.
https://twitter.com/YaariCohen/status/1729584796572004833
https://twitter.com/YaariCohen/status/1729584796572004833
Mi dispiace per il bambino, ora tocca rompergliele davvero
Comunque, in generale, non capisco la sottolineatura di fatti e comportamenti che, senza discuterne la tragicità, sono "normali" in un contesto bellico; e nel caso della Palestina questo significa che sono "normali" da decenni.
Ma anche al di fuori della particolarità israelo-palestinese che tutto amplifica ritroviamo comportamenti e reazioni simili in ogni popolazione costretta ad uno stato di guerra.
L'altro è "nemico" punto e basta (rileggersi Schmitt e la dinamica amico-nemico sarebbe utile); qualunque forma di umanizzazione dell'altro, o di riconoscimento delle sue ragioni, diventa (a livello di opinione pubblica) collaborazione col nemico e tradimento; e pone il "colpevole" su un livello addirittura più basso rispetto al nemico stesso che, almeno, appare giustificato dalla sua natura.
L'accanimento, il linciaggio, il non voler nemmeno ascoltare le ragioni dell'accusato, il ritenere sufficiente il sospetto, il considerare le parole equivalenti ad azioni (come nel caso del giornalista citato) sono reazioni (dico reazioni perché le considero conseguenze dello stato di guerra) che ritroviamo anche nella nostra storia quando ci siamo ritrovati coinvolti in uno stato simile a quello in cui si trovano Israele e Palestina.
Qualche giorno fa Hamas ha impiccato 3 palestinesi giudicati collaboratori... e dal 2006 le esecuzioni, sia nella Striscia che in West Bank, senza processi regolari (Amnesty, Nessuno tocchi Caino ecc.), magari sulla base dei sospetti non sono così rare.
A frequentare i siti israeliani o a leggere i giornali, a vedere i video che vedono gli israeliani (quei video girati dagli stessi membri di Hamas), quei video che non sono i video che vediamo noi, si capisce abbastanza bene che quel 7 Ottobre è per gli israeliani uno spartiacque insuperabile... si capisce come possa risultare intollerabile una voce che dica: Sì, però...; o un richiamo, ragionevole magari, al contesto, alla storia, all'altro come persona.
Meglio sottolineare che lo scrivo per capire e non per giudicare
(edited)
Ma anche al di fuori della particolarità israelo-palestinese che tutto amplifica ritroviamo comportamenti e reazioni simili in ogni popolazione costretta ad uno stato di guerra.
L'altro è "nemico" punto e basta (rileggersi Schmitt e la dinamica amico-nemico sarebbe utile); qualunque forma di umanizzazione dell'altro, o di riconoscimento delle sue ragioni, diventa (a livello di opinione pubblica) collaborazione col nemico e tradimento; e pone il "colpevole" su un livello addirittura più basso rispetto al nemico stesso che, almeno, appare giustificato dalla sua natura.
L'accanimento, il linciaggio, il non voler nemmeno ascoltare le ragioni dell'accusato, il ritenere sufficiente il sospetto, il considerare le parole equivalenti ad azioni (come nel caso del giornalista citato) sono reazioni (dico reazioni perché le considero conseguenze dello stato di guerra) che ritroviamo anche nella nostra storia quando ci siamo ritrovati coinvolti in uno stato simile a quello in cui si trovano Israele e Palestina.
Qualche giorno fa Hamas ha impiccato 3 palestinesi giudicati collaboratori... e dal 2006 le esecuzioni, sia nella Striscia che in West Bank, senza processi regolari (Amnesty, Nessuno tocchi Caino ecc.), magari sulla base dei sospetti non sono così rare.
A frequentare i siti israeliani o a leggere i giornali, a vedere i video che vedono gli israeliani (quei video girati dagli stessi membri di Hamas), quei video che non sono i video che vediamo noi, si capisce abbastanza bene che quel 7 Ottobre è per gli israeliani uno spartiacque insuperabile... si capisce come possa risultare intollerabile una voce che dica: Sì, però...; o un richiamo, ragionevole magari, al contesto, alla storia, all'altro come persona.
Meglio sottolineare che lo scrivo per capire e non per giudicare
(edited)
secondo me l'importanza di fare vedere la falsità nella comunicazione bellica è questa:
si riesce ad evitare di credere a chi dice di "avere ragione".
Concordo con te che sono tutte cose già viste e prevedibili, ma nell'era della comunicazione e della memoria del pesce rosso ci sono davvero nostri concittadini che pensano di poter retribuire giusto e sbagliato con l'accetta. Questa percezione va combattuta con tutti gli elementi di verità che smentiscono le "narrazioni".
Dove per "narrazioni" intendo quei framework comunicativi costruiti per generare consenso o avversione su qualcuno/qualcosa.
si riesce ad evitare di credere a chi dice di "avere ragione".
Concordo con te che sono tutte cose già viste e prevedibili, ma nell'era della comunicazione e della memoria del pesce rosso ci sono davvero nostri concittadini che pensano di poter retribuire giusto e sbagliato con l'accetta. Questa percezione va combattuta con tutti gli elementi di verità che smentiscono le "narrazioni".
Dove per "narrazioni" intendo quei framework comunicativi costruiti per generare consenso o avversione su qualcuno/qualcosa.
secondo me l'importanza di fare vedere la falsità nella comunicazione bellica è questa:
si riesce ad evitare di credere a chi dice di "avere ragione".
Ma io concordo su questo; ho usato il termine "sottolineatura" perché si tende invece a usare la falsità di una parte per rimarcare quella parte come "nemico" nel senso detto.
(edited)
si riesce ad evitare di credere a chi dice di "avere ragione".
Ma io concordo su questo; ho usato il termine "sottolineatura" perché si tende invece a usare la falsità di una parte per rimarcare quella parte come "nemico" nel senso detto.
(edited)
https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/1730395406289244262
Agenzia ANSA
@Agenzia_Ansa
Israele aveva un dossier sul piano di Hamas un anno prima dell'attacco del 7 ottobre. Lo rivela il New York Times, citando documenti, email e interviste https://ow.ly/WFf250QecZm
Agenzia ANSA
@Agenzia_Ansa
Israele aveva un dossier sul piano di Hamas un anno prima dell'attacco del 7 ottobre. Lo rivela il New York Times, citando documenti, email e interviste https://ow.ly/WFf250QecZm
Israele bombarda convoglio di Medici senza Frontiere
Sicuramente tra loro si nascondevano dei pericolosi terroristi, quindi bene così!
Sicuramente tra loro si nascondevano dei pericolosi terroristi, quindi bene così!
Infatti! anzi qualche tattica nucleare io la tirerei al sud di gaza, non si sa mai!