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Subject: Hamas vs Israele
Per questa edizione sanno anche loro che un Luigi Mangione avrebbe messo tutti d'accordo
Intanto a Gaza gli squadroni di Hamas impuniti fanno fuori i nemici interni con esecuzioni dimostrative in piazza accusandoli di essere spie al soldo di Israele. Quasi quasi Nethanyau...
Zornetta mi ricorda sempre più Parenzo
Comunque se si scannano da decenni (e continueranno a farlo), un motivo culturale ci sarà. Forse solo chi ci nasce può capire..io proprio no
Comunque se si scannano da decenni (e continueranno a farlo), un motivo culturale ci sarà. Forse solo chi ci nasce può capire..io proprio no
Un’unità militare che si autodefinisce “Impero dei vampiri“. Una compagnia che fa parte del 52esimo battaglione dell’esercito israeliano e che è composta soprattutto da truppe straniere con doppia nazionalità. È a loro che conduce una lunga inchiesta di Al Jazeera Arabic dedicata alla morte di Hind Rajab, la bambina palestinese di 6 anni uccisa il 29 gennaio 2024 dall’esercito israeliano, assieme a sei familiari che erano con lei e due paramedici della Mezzaluna Rossa. Il documentario, nuovo episodio della serie intitolata What’s Hidden is Greater, svela per la prima volta i nomi di coloro che, secondo l’emittente, sono i responsabili diretti di quella strage. Chi ha ordinato l’attacco contro la sua auto e contro la squadra di soccorso che ha tentato di salvarla.
Per la cronaca l'episodio assurdo cui ci si riferisce è questo
Per la cronaca l'episodio assurdo cui ci si riferisce è questo
Pare ormai chiaro l'obbiettivo finale
Israele aveva bisogno di spazio fisico. Ha demolito e si sta per allargare.
Israele aveva bisogno di spazio fisico. Ha demolito e si sta per allargare.
Ovvio, inutile poi dire che la striscia davanti al Mediterraneo con tutti gli annessi e i connessi non poteva non attrarre gli affaristi. Ma che Netanyahu voglia incarnare un progetto imperialista con conquistine e conquistone attorno è chiaro, vuole lasciare ed essere ricordato come i grandi del passato... peccato che ha invece rovesciato sulle generazioni future un peso insostenibile.
Riferendosi poi ai palestinesi, il presidente Trump ha evidenziato che “al momento non hanno un leader, almeno un leader visibile, e in realtà non lo vogliono, perché tutti i leader sono stati uccisi. Non è un lavoro molto ambito”.
Nel suo cinismo c'è una vena umoristica..
Nel suo cinismo c'è una vena umoristica..
I valori occidentali di libertà e democrazia: non mandiamo in onda un film che poi mi diventate violenti..
Il documentario No Other Land, vincitore del Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario e distribuito nelle sale con il patrocinio di Amnesty International Italia, subirà un nuovo rinvio sulla Rai. Dopo i precedenti tentativi di programmazione, la terza data prevista è ora il 15 novembre in prima serata su Rai3, sperando che sia quella definitiva.
Il film, diretto da Basel Adra e Yuval Abraham, racconta la resistenza della comunità palestinese di Masafer Yatta contro l’occupazione israeliana e celebra la possibilità di convivenza tra due popoli. Era stato originariamente annunciato per il 7 ottobre, secondo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas, ma pochi giorni dopo la messa in onda fu sospesa. Al suo posto, Rai trasmise uno speciale informativo sulla ricorrenza e sulla situazione in Medio Oriente.
Una seconda data, il 21 ottobre, non ha visto nemmeno la trasmissione del documentario su RaiPlay: al suo posto è andato in onda il film francese “Il coraggio di Blanche”.
Secondo Adriano De Maio, direttore Cinema e serie tv Rai, la decisione è stata presa per evitare strumentalizzazioni e possibili manifestazioni violente. “La prevista collocazione del 21 ottobre – spiega De Maio – non era in sintonia con il clima di speranza per la pace recentemente firmata. Ho chiesto di rinviare la trasmissione a un momento più stabile, così che il pubblico possa apprezzare la storia di amicizia e convivenza raccontata dal documentario”.
Il documentario No Other Land, vincitore del Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario e distribuito nelle sale con il patrocinio di Amnesty International Italia, subirà un nuovo rinvio sulla Rai. Dopo i precedenti tentativi di programmazione, la terza data prevista è ora il 15 novembre in prima serata su Rai3, sperando che sia quella definitiva.
Il film, diretto da Basel Adra e Yuval Abraham, racconta la resistenza della comunità palestinese di Masafer Yatta contro l’occupazione israeliana e celebra la possibilità di convivenza tra due popoli. Era stato originariamente annunciato per il 7 ottobre, secondo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas, ma pochi giorni dopo la messa in onda fu sospesa. Al suo posto, Rai trasmise uno speciale informativo sulla ricorrenza e sulla situazione in Medio Oriente.
Una seconda data, il 21 ottobre, non ha visto nemmeno la trasmissione del documentario su RaiPlay: al suo posto è andato in onda il film francese “Il coraggio di Blanche”.
Secondo Adriano De Maio, direttore Cinema e serie tv Rai, la decisione è stata presa per evitare strumentalizzazioni e possibili manifestazioni violente. “La prevista collocazione del 21 ottobre – spiega De Maio – non era in sintonia con il clima di speranza per la pace recentemente firmata. Ho chiesto di rinviare la trasmissione a un momento più stabile, così che il pubblico possa apprezzare la storia di amicizia e convivenza raccontata dal documentario”.