Azərbaycan dili Bahasa Indonesia Bosanski Català Čeština Dansk Deutsch Eesti English Español Français Galego Hrvatski Italiano Latviešu Lietuvių Magyar Malti Mакедонски Nederlands Norsk Polski Português Português BR Românã Slovenčina Srpski Suomi Svenska Tiếng Việt Türkçe Ελληνικά Български Русский Українська Հայերեն ქართული ენა 中文
Subpage under development, new version coming soon!

Subject: [Attualità]

2025-05-11 22:05:23
Quoto tutto
2025-05-11 22:28:56
Aggiungo anche rinforzando servizi pubblici e non tagliandoli col machete. Perché sappiamo tutti come le carceri italiane siano messe, e di pari passo chi i detenuti deve gestirli. I tempi di rilascio striminziti, e tutto quello che ne consegue che non è un caso ma la regola
2025-05-11 22:33:10
Io sarei più da soluzione Cecot de El Salvador. Ma nella civilissima Europa è quasi impossibile
2025-05-11 22:47:22
Faccio delle puntualizzazioni:

1) il fatto che uno stato qualsiasi si prenda in carico il recupero dei detenuti è lodevole di per sé, però bisogna valutare le conseguenze. Se il recupero di questi individui è a rischio zero, è percorribile. Se il recupero implica che ci possa essere anche il rischio dell'1% che un cittadino comune e che vive nella legalità possa essere vittima di un errore di questo sistema di recupero, allora il sistema di recupero non dovrebbe essere messo in atto. Credo si tratti di priorità e la priorità di uno stato è quella di mettere al sicuro i cittadini che vivono nella legalità, altrimenti si può dire che questi omicidi siano incidenti di percorso nel recupero di criminali, che diventa quindi la priorità dello stato, cosa che è altamente errata a mio modo di vedere. Detto in altri termini, se lo scotto da pagare per non vedere una persona innocente vittima di un delinquente che finge di essere redento è quella di non recuperare alcun delinquente, allora è la strada giusta da percorrere. Preferisco salvare la vita di una donna innocente, madre di famiglia, anziché recuperare 1000 delinquenti e uno rimane tale. La priorità sono i cittadini onesti, poi vengono gli altri.

2) il modo con il quale viene gestito il processo deve essere necessariamente preso in considerazione: l'Italia ha mostrato, a più riprese, di non essere in grado di saper valutare correttamente queste persone: Izzo è uscito dopo la strage del Circeo e ha ammazzato due persone, Minghella dopo aver ucciso una decina di donne è stato messo in semilibertà e ne ha uccise altre cinque, altri che non ricordo ci sono stati certamente nel corso degli anni.
Tutti questi "incidenti di percorso" (cioè reati lesivi nei confronti di persone, da stupri a omicidi, non furti di caramelle) dimostrano ciò che dico precedentemente: non ci possiamo permettere questo tipo di recupero, perché non siamo in grado di garantire la sua efficacia al 100%, pertanto è un metodo fallimentare

3) gli studi riguardano la propensione ai reati, nel senso che secondo gli studi i metodi repressivi non diminuiscono i numeri di reati fatti. Posto che la pena di morte o il carcere duro vengono attuati in paesi di norma più poveri (eccetto alcuni stati USA), pertanto credo sia normale avere un numero di reati superiore (e quindi indagherei sulla correlazione tra povertà e reati), io mi focalizzo sul fatto che delle persone possano essere messe nelle condizioni di ripetere il reato.
Chiaramente il tizio che si è macchiato di 5 stupri ed è stato riconosciuto come "non pericoloso" dal giudice che lo ha rilasciato, se fosse stato castrato chimicamente non avrebbe avuto alcun tipo di pulsione sessuale e non avrebbe abusato di una undicenne qualche settimana fa, quindi i metodi puntivi in questo caso evitano di certo in modo più efficace che le persone che si macchiano di reato ne compiano altri

4) non ci si può basare solo sugli studi per quanto riguarda le scienze sociali. Immagino e spero che tutte le persone che hanno valutato questi due soggetti come idonei a tornare alla vita di tutti i giorni siano laureate e abbiano preso delle decisioni basate su analisi e studi: tutto fallimentare.
E non ci voleva una scienza per analizzare i casi in oggetto, parliamo in modo concreto e non teorico: una persona che uccide otto anni fa una ragazza, che si rende latitante per due anni (già questo penso sia indicativo del soggetto e della sua propensione a redimersi) può lavorare oggi in un albergo, a contatto con il pubblico? Solo un demente direbbe di sì, eppure è successo
Può una persona che ha sgozzato un cane e stuprato 3 donne e 2 minori essere non pericoloso per la società?
Facciamo domande più concrete: credo tu abbia una famiglia con dei figli piccoli, sapendo la situazione di queste due persone, saresti andato a soggiornare in quell'albergo? E avresti ipoteticamente pagato magari lo stupratore redento per aiutare nei pomeriggi tuo figlio a fare i compiti? Io no, in nessuno dei due casi, li avrei evitati come la peste e avrei fatto bene

5) serve evidentemente un sistema sanzionatorio nei confronti di chi prende decisioni errate. Psicologi, magistrati, giudici, operatori sociali: chiunque si sia reso partecipe e abbia collaborato nella liberazione di questi individui non dovrebbe più esercitare la professione e dovrebbe essere perseguito penalmente. La responsabilità degli omicidi e degli stupri, anche se in via indiretta, è dettata da un loro errore macroscopico. Se domani mando un report sbagliato di milioni di euro nella mia azienda probabilmente vengo licenziato e non sinceramente non mi lamento neanche. È giusto che delle persone che abbiano compiuto un errore che implica un omicidio e uno stupro di una bambina di 11 anni paghino conseguenze serie, oltre che ovviamente perdere un lavoro che non sono evidentemente in grado di fare
2025-05-11 22:55:01
Il caso in esame dimostra che non è per forza vero che rinforzando i servizi pubblici si evitino disastri: Bollate è l'esempio virtuoso per eccellenza delle carceri italiane, dove si cerca di recuperare chiunque.
Vi riporto di seguito le dichiarazioni dell'ormai, fortunatamente, defunto omicida, che esaltava il modello Bollate e denigrava quello di Secondigliano, che seguiva un modello troppo duro:

Descriveva il suo, come "un percorso abbastanza travagliato perché sono stato detenuto presso la struttura di Napoli Secondigliano, dove il regime carcerario è molto diverso, vieni gettato facilmente in una cella sovraffollata e vieni un po' dimenticato lì. Bollate è un istituto penitenziario dove secondo me la dignità umana viene ripristinata completamente. Quindi Bollate dà reinserimento, dà fiducia, ti dà anche l'autostima che comunque accarezza notevolmente anche l'anima, è fondamentale".


Per altro, ben sapendo che le carceri italiane sono fatiscenti, non sono evidentemente adatte per questo tipo di percorso


La teoria spesso cozza con la realtà per quanto riguarda la sociologia, anche perché è una scienza sociale influenzata dall'ideologia.
Un altro esempio lampante è il problema dell'immigrazione irregolare e/o troppo numerosa da determinate zone del mondo: spesso sentite dire la classica frase idiota "non li integriamo" quando si parla di immigrati, spesso di seconda generazione, che fanno disastri nelle città europee. Una delle nazioni che più sta subendo lo scotto dell'immigrazione è la Svezia, uno dei paesi con un welfare state più importanti nel mondo intero: guardate i tassi di crimini quanto siano aumentati, dagli stupri alle baby gang, dalle sparatorie alle esplosioni di ordigni. Lo stesso governo ha ammesso che non sono stati in grado di gestire l'immigrazione ed è oggi la prima tematica a livello nazionale
(edited)
2025-05-11 22:57:53
Faccio un'ultima aggiunta: questa bestia era da due giorni il ricercato numero uno in Italia. Sapete come si è suicidato? Si è lanciato dal tetto del Duomo di Milano, uno dei monumenti più visitati in Italia ogni anno, controllato dalla sicurezza H24. Come stracazzo hanno fatto a non beccarlo? Vedendo come è andata non è andata manco male, ma avrebbe potuto fare benissimo una strage, segno evidente che non si sappia gestire il problema sono tutti i punti di vista.
2025-05-11 23:07:15
In July 2019, Bukele implemented the Territorial Control Plan to reduce El Salvador's 2019 homicide rate of 38 per 100,000 people. Homicides fell by 50 percent during Bukele's first year in office; digital news outlet El Faro and the United States Department of State accused Bukele's government of secretly negotiating with gangs to reduce the homicide rate. After 87 people were killed by gangs over one weekend in March 2022, Bukele initiated a nationwide crackdown on gangs, resulting in the arrests of over 85,000 people with alleged gang affiliations by December 2024. El Salvador's homicide rate decreased to 1.9 homicides per 100,000 in 2024, one of the lowest in the Americas.
2025-05-11 23:47:04
1) il fatto che uno stato qualsiasi si prenda in carico il recupero dei detenuti è lodevole di per sé, però bisogna valutare le conseguenze. Se il recupero di questi individui è a rischio zero, è percorribile. Se il recupero implica che ci possa essere anche il rischio dell'1% che un cittadino comune e che vive nella legalità possa essere vittima di un errore di questo sistema di recupero, allora il sistema di recupero non dovrebbe essere messo in atto. Credo si tratti di priorità e la priorità di uno stato è quella di mettere al sicuro i cittadini che vivono nella legalità, altrimenti si può dire che questi omicidi siano incidenti di percorso nel recupero di criminali, che diventa quindi la priorità dello stato, cosa che è altamente errata a mio modo di vedere. Detto in altri termini, se lo scotto da pagare per non vedere una persona innocente vittima di un delinquente che finge di essere redento è quella di non recuperare alcun delinquente, allora è la strada giusta da percorrere. Preferisco salvare la vita di una donna innocente, madre di famiglia, anziché recuperare 1000 delinquenti e uno rimane tale. La priorità sono i cittadini onesti, poi vengono gli altri.

qui non siamo d'accordo.
Non ho tempo di rifare tutto il programma di filosofia del diritto, proviamo ad andare al punto: Prima c'è l'uomo, poi lo stato (la collettività) con le sue esigenze.
L'individuo cede libertà alla collettività per avere sicurezza, ma resta il principio e il fine dell'ordinamento.
ANCHE IL REO.

Quindi il principio è l'opposto.. solo quando non ci sono possibilità di redenzione si butta la chiave.
E in tutti gli altri casi si contemperano le esigenze contrapposte EQUALMENTE VALIDE.
La sicurezza degli innocenti con la libertà del reo.


Sul punto 2 sono parzialmente d'accordo, prendi dei casi negativi, ma non hai la statistica del n. di casi in cui salviamo le persone. Quindi non puoi dire che "non sta funzionando". Puoi dire che non funziona sempre.
Siamo completamente d'accordo sul punto 3, sul4 (graziarcà.. c'è sempre incertezza, mica sono diagnosi certe al 100%) e e sul 5 (io sono contro alla punzione, io sono per la penalizzazione economica e oltre un certo limite il licenziamento, spesso sono solo errori, anche qui è inutile usare la galera come spauracchio)
2025-05-11 23:47:50
Il caso in esame dimostra che non è per forza vero che rinforzando i servizi pubblici si evitino disastri

NESSUN sistema evita i disastri, se per disastri intendi un caso ogni 1000 detenuti che esce di galera.
2025-05-11 23:55:32
Preferisco salvare la vita di una donna innocente, madre di famiglia, anziché recuperare 1000 delinquenti e uno rimane tale. La priorità sono i cittadini onesti, poi vengono gli altri.

Bellissima frase. Grazie per aver condensato il senso della vera democrazia

Chiaramente per Pancaro
(edited)
2025-05-12 00:36:44
Uno rimane delinquente, 999 sarebbero recuperati come cittadini ma li sacrifichiamo per una donna innocente.
2025-05-12 00:53:16
"democrazia" è la parola meno compresa di questo millennio. Che cosa c'entra la democrazia?

Qui si parla di stato di diritto e di sicurezza vs diritti umani.
2025-05-12 08:45:55
Perché no? Stai facendo una valutazione di merito

Per me la vita di un innocente vale più di quella di un miliardo di criminali, pertanto ciò che hai scritto è assolutamente corretto.
Non guardo i numeri e quindi alla quantità ma guardo alla qualità: uno stato civile deve o dovrebbe preoccuparsi in primis di chi rispetta la legge, poi se ha tempo, forze e capacità di tutti gli altri, se dimostra che non riesce perché ci sono incidenti di percorso è un sistema fallimentare che per me non va perseguito.

Poi secondo me purtroppo c'è tanto una influenza pietista cristiana che è radicata in ognuno di noi, anche chi non crede, perché siamo cresciuti con tutte le pippe mentali sul porgere l'altra guancia e amenità simili
(edited)
2025-05-12 09:01:22
veramente la radice dello stato di diritto viene da pensatori protestanti e di area anglosassone.
Qui lo scontro non è buoni verso cattivi, ma stato vs individuo.

La cosa che nel tuo ragionamento viene data per scontata, il diritto dello stato di punire l'individuo, è molto meno semplice di così.
2025-05-12 12:32:21
Prima c'è l'uomo, poi lo stato

E questo è un problema
2025-05-12 12:32:54
Ehm... il nuovo papa per chi lo ha sentito, mi pare vagamente schierato sul conflitto in ucraina ahahah