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Subject: [Attualità]

2025-05-20 11:43:01
mai credere ai sondaggi! :P

Seriamente ci sono svariati fattori che possono causare questo tipo di risultati, lo spirito di coesione di un popolo (chiamatelo nazionalismo se vi aggrada), la maggiore o minore attenzione che alla cosa possono aver rivolto paesi differenti (da noi un sacco di notizie sui giornali, ma chi se lo è filato veramente?), anche spinte politiche a taroccare i dati (niente di nuovo sotto il sole).

Io dico solo che in olanda questo weekend c'erano 100MILA persone a manifestare contro il governo israeliano. Persone in carne ed ossa, non televoti.
Qui il video
(edited)
2025-05-20 12:50:42
Eurovision è da anni inquinato politicamente. Il suo valore artistico è sempre stato scarso ma una funzione politica elementare l'ha sempre avuta (un po' come il vecchio "Giochi senza frontiere").
Da qualche anno l'aspetto politico prevale: il festival non lo segue nessuno ma siccome se ne parla diventa appetibile politicamente.
Chi è pro-Israele vota Israele ma chi è pro-Pal o contro-Israele che fa? Non c'è il voto contro quindi disperderà il suo voto tra gli altri partecipanti.
I paesi con comunità coese all'estero influenzano fortemente i voti (vale per Israele e Ucraina in modo particolare... se ci fosse una canzone russa varrebbe anche per lei)
2025-05-21 23:11:43
2025-05-21 23:16:18
Ricordo i contratti fantasma della Von der Leyen per il vaccino quindi non mi stupisce di questo incontro con i rappresentanti della difesa per il riarm europe ... dove c'è business c'è lei ...
(edited)
2025-05-22 11:16:04
odiare gli uomini è un lavoro non retribuito

lo trovo interessante, ma ovviamente è il principio che è senza senso: non c'è alcun bisogno di odiare le persone per il male che hanno fatto.
Si può ammirare la grandiosità di Caravaggio ignorando volontariamente (o meno) qualsiasi schifezza abbia fatto.
L'obbligo del giudizio morale è un'invenzione dei nostri giorni. Ed è tutta social, nel senso che senza il continuo virtue-signalling nessuno si metterebbe a auto-flagellarsi in questo modo.

E' comunque interessante che l'autrice veda in questa auto-flagellazione una caratteristica tipicamente femminile. Può essere, ma in quel caso è indotta.
2025-05-22 12:19:45
Gli uomini ascoltano Wagner e basta

Non è vero.
Cioè, è vero solo se non sai ma se sai non è più vero né per gli uomini né per le donne.
I manuali di filosofia non trattano di Heidegger senza affrontare la questione pesante del suo rapporto col Nazismo... e ciononostante resta Heidegger con la sua imprescindibilità filosofica.

Cmq, questa visione dicotomica di uomini e donne comincia a darmi sui nervi. Non corrisponde alla realtà (fino a due minuti fa ci si lamentava del contrario, e cioè che il maschio non esisteva più e oggi invece non esistono più gli uomini perché siamo tutti maschi, nel senso animalesco più proprio).
L'interpretazione della realtà ne viene continuamente travisata e si creano aberrazioni (imho), anche giuridiche, come quelle diffusesi sul "femminicidio".

Peccato perché la definizione di Depardieu come "massa continentale recitante" era bellissima... finché, proseguendo nella lettura, non scopri che l'acuta ironia era un insulto bello e buono
2025-05-22 12:31:04
Sono anche d'accordo sulla critica a questa visione dicotomica, però è significativo dei tempi in cui viviamo.

Sul punto cruciale: a me francamente del Nazismo di Heidegger non interessa per niente. Non c'entra nulla con il motivo del mio interesse su Heidegger, che non è mai la sua persona, ma è solo la sua opera.
Credo che chi si ponga questo problema faccia proprio un errore e un autogol.
2025-05-22 12:33:10
poi c'è un discorso di differenza tra odio (o altri sentimenti e/o reazioni istintive) e giudizio (ovvero pensiero razionale).
Nell'articolo è evidente che le due cose sono mischiate ad es:
Tizio è violentatore QUINDI lo odio
(mentre io direi è violentatore quindi io lo considero un criminale e evito di farmi disturbare da sentimenti per una persona che non conosco)
2025-05-22 13:00:48
Beh, non è affatto un errore perché è proprio collegato al suo pensiero. Ed è interessante perché aiuta a comprendere ciò che nel Nazismo poteva attrarre un pensatore di quel livello.
Allo stesso modo, interessarsi alla persona Caravaggio e alla violenza che lo possedeva non è secondario per comprenderne le opere.
L'antisemitismo di Voltaire o Wagner è interessante anch'esso e, tra l'altro, ti permette di approcciare l'antisemitismo in una prospettiva storica e non ideologica.

Con autori e artisti che vivono il nostro stesso presente è invece diverso. È molto difficile ignorare o mettere alla giusta distanza ciò che sai sulla persona, Puoi farlo razionalmente (un conto è l'opera e un conto è l'artista) ma non emotivamente.
2025-05-22 14:22:36
L'antisemitismo di Voltaire o Wagner è interessante anch'esso e, tra l'altro, ti permette di approcciare l'antisemitismo in una prospettiva storica e non ideologica.

Esatto. L'errore comune é giudicare la storia col senno del poi. A qull'epoca l'antisemitismo era cosa comune e moralmente accettata da quasi chiunque.

Come il razzismo era comune negli USA di fine 800 del post schiavitú, anche negli stati dove storicamente la schiavitú non é mai stata permessa.
2025-05-22 14:24:46
Mah resto molto perlpesso su questo, se ho bisogno di conoscere le convinzioni di qualcuno per apprezzarne l'opera.. l'opera non è granchè! (oppure mi sto facendo un problema che non esiste!)
2025-05-22 15:45:16
Ma l'opera è fatta da una persona che vive una vita in un contesto storico, in un ambiente sociale e dentro una rete di relazioni che contano per comprendere ogni aspetto dell'opera stessa.
Puoi apprezzare "I Malavoglia" anche senza sapere nulla di Verga ma se sai di Capuana, del Naturalismo, di Darwin, del fatto che era siciliano, del Risorgimento ecc. ne cogli aspetti che in caso contrario sfuggono.
Se sai che Artemisia Gentileschi ha subito una violenza e sopportato un processo drammatico il modo in cui guardi "Giuditta e Oloferne" cambia
(edited)
2025-05-22 15:48:21
Poi, concordo che se non sei capace di salvaguardare il valore artistico che appartiene comunque all'opera dalla conoscenza del suo autore... beh, peggio per te
2025-05-23 09:13:32
documentario abbastanza inquietante, la Svezia è a un livello di degrado incredibile, dovrebbero farlo vedere sulle TV nazionali per informare sul futuro che aspetta qualsiasi nazione europea, grazie all'Ag€nda che non pensa mai ai cittadini comuni ma solo al proprio tornaconto, ma è meglio pensare allo spettro del fascismo, una roba che tendenzialmente non si sa nemmeno cos'è e che non si palesa da giusto un secolo...mala tempora currunt

Per altro interessante che si parli anche di tassi di recidività, perché in Svezia c'è un sistema davvero volto alla rieducazione e alla riabilitazione: è al 90%, alla faccia di qualsiasi studio lol
(edited)
2025-05-23 10:37:01
Si, ma forse la recidiva non dipende SOLO dal sistema "volto alla rieducazione e alla riabilitazione".

Comunque il fallimento delle politiche di accoglienza è sotto gli occhi di tutti. Anche se ovviamente dipende dal parametro che usi per misurare successo/insuccesso.
Se usi il parametro di "quanti ne abbiamo salvati dalla povertà nel loro paese" ovviamente il risultato è diverso.
Faccio questa precisazione perchè spesso ci si scontra nei discorsi senza esplicitare l'obiettivo (il parametro, il risultato atteso).
A me è capitato di rendermi conto che ci sono persone alle quali della "sicurezza" dei cittadini importa di meno rispetto al "salvataggio" del migrante. Ovvio che così non puoi mai andare d'accordo se tu hai il criterio inverso.
2025-05-23 10:47:49
Beh oddio, salvaguardarli significa farli diventare dei mafiosi che possono diventare assassini o morire a 15 anni, ho visto modi migliori di salvare persone

Cmq in Svezia ci sono quartieri con il 95% della popolazione di origine straniera, come spiegano anche loro, non si sentono ovviamente svedesi, è uno stato nello stato, qualcosa di unico nella storia. Sicuramente se fossi un PhD di sociologia l'Unione Europea sarebbe una cavia da studiare in modo oculato per mostrare quanti fallimenti sono stati fatti alla ricerca del sogno multietnico