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Subject: »[Nazionale italiana]

2025-11-17 14:00:52
Vabbe ma con i casi isolati è facile. I migliori cannonieri del campionato primavera di tutti i tempi sono Montevago e Millico. Li conosci? No, perché nonostante 30 gol in campionato primavera li hanno mandati in serie C dove forse tuttora stanno. Hanno avuto possibilità? Secondo me no.

Ma a parte i casi isolati, il punto è che se ne fai giocare di più qualcuno esce
(edited)
2025-11-17 14:05:33
Non mi è chiaro come mettere una riserva del Lecce a giocare contro Haaland aiuterebbe lui o l'Italia a uscire da una crisi di risultati.
Camarda deve giocare NEL CLUB ( e in U21 dove già gioca da under), nella nazionale vanno i migliori.

Questa smania da "rifondazione" non la capisco. Dopo che ci hai perso le partite cosa è stato costruito?

Anche nell'Udinese evidentemente Kabasele da maggiori garanzie, se uno non prende il posto all'Udinese con la NT non ha nulla a che spartire..
2025-11-17 14:06:00
Hanno avuto possibilità? Secondo me no.

Rassegnati: vuol dire che sono scarsi.
2025-11-17 14:22:41
Tu consideri i giocatori reali come quelli sokkeriani che hanno talento +5 fisso. L'ambiente, con chi ti alleni, contro chi giochi fa tantissimo invece
2025-11-17 14:24:11
E ancora di più conta se viene allenato da Ancelotti o da qualche raccomandato in serie C
2025-11-17 15:07:42
Ho sottolineato un punto ma non lo ha colto nessuno.

Non è questione di materiale a disposizione, talento o generazioni "bucate" (che fa ridere, abbiamo un paese che vive interamente per il calcio con tutto ciò che ne consegue a livello di serbatoio).

Mi limito al Milan. Da noi uno Strand Larsen passa senza che nessuno ne colga il potenziale. Un giovane Pierre Emerick Aubameyang viene regalato a 1 milione, mentre si provano a lanciare i fratelli scarsi. Kalulu esplode (prima di essere svenduto) solo perché si infortunano 20 giocatori e lui è costretto a giocare titolare; idem Gabbia, che è un onestissimo difensore centrale con una mentalità top e riprende alla grandissima la propria crescita per caso. Richiamato a gennaio dal Valencia perché non avevamo più giocatori, ora è in nazionale mentre Nic ci assicurava fosse scarsissimo (:P).

All'estero prendono (anche) i nostri scarti e ne fanno giocatori: perché non lo facciamo noi? Evidentemente non è questione di materiale, che in questi casi è il medesimo, ma di capacità di riconoscere e valorizzare il potenziale.

E non dico che non sappiamo fare le nozze coi fichi secchi: è che quando non siamo nella me*da più completa, quando dovremmo godere di serenità e visione d'insieme, iniziamo a fare danni inenarrabili.
2025-11-17 16:11:44
capacità di riconoscere e valorizzare il potenziale.

Anche questa è mooltooo plausibile...
2025-11-17 16:50:22
Beh, però accade anche il contrario: prendi Salah, arrivato come prospetto fallito e ritornato in Premier giocatore fatto; o Lookman. Chala non era minimamente il giocatore che è oggi. McTominay svenduto.

A me non pare che manchino le capacità in sé ma che sia gravemente decaduta l'organizzazione societaria intorno e la dedizione identitaria di un tempo. E tutto ciò inquina il puro lato tecnico del lavoro
(edited)
2025-11-17 17:04:10
No io credo che l'unico motore di crescita del movimento sia il livello del calcio.
Più stranieri FORTI, più soldi, più attrattività e il movimento intero torna a funzionare.
2025-11-17 17:27:15
Ma parli di giocatori che avevano già avuto una certa carriera, già nazionali, che magari sono arrivati da noi dopo una annata storta...qui invece di parla di riconoscere prospetti e sviluppare potenziale
2025-11-17 17:40:47
Ma è lo stesso, non è che manca la capacità di farlo c'è una stortura a livello societario.
Questo al netto del fatto storico che i giovani da noi hanno sempre fatto più fatica rispetto ad altre nazioni, anche quando il nostro era il calcio d'élite, sia a livello di club che di Nazionale.
Voglio dire, per stare alla Sardegna, che due talenti come Zola e Matteoli sono diventati titolari in serie A molto in ritardo rispetto al valore effettivo.
2025-11-17 17:55:09
confermo che gabbia è un giocatore limitato. in una squadra con ambizioni europee fa tribuna, in una serie A povera come quella attuale, se trova l'allenatore che lo valorizza rischia di giocare titolare anche nel milan, ma non fa di lui un giocatore forte, vale come tanti altri e resta in rosa per una questione di liste.

se adesso spacciamo gabbia per un giocatore forte, da nazionale, vuol dire che siamo veramente alla frutta
(edited)
2025-11-17 17:58:37
Io penso che se un giocatore è davvero forte, arriva a giocare dove deve: questo, che sia giovane e quindi venga fatto debuttare presto oppure che sia già più maturo e raggiunga il palcoscenico importante in ritardo (ma probabilmente a compimento di un percorso di maturazione che da giovane per "x" motivi poteva non aver intrapreso).

Quindi, forse se al momento i giocatori sembra non ci siano, potrebbe anche voler dire che effettivamente non ci siano.

Sono d'accordo sul fatto che magari non c'è più una grande capacità di riconoscere e far crescere un talento, ma non credo che ne possano essere scappati poi così tanti (e qui mi ricollego al primo pensiero).

L'unica cosa che proprio faccio fatica a spiegarmi è come sia possibile che davvero non ci siano più grandi giocatori con la stessa quantità dei decenni passati, perchè come diceva giustamente Troy in Italia lo sport principale è il calcio, i ragazzi giocano per lo più a calcio, e sono anche appassionati. Possibile non escano più prospetti di alto livello?

Forse bisogna davvero creare dei centri federali di crescita dei migliori ragazzi per cercare di massimizzare il risultato, ma non so se sia la strada giusta.
2025-11-17 18:16:37
Ma parli di giocatori che avevano già avuto una certa carriera, già nazionali, che magari sono arrivati da noi dopo una annata storta...qui invece di parla di riconoscere prospetti e sviluppare potenziale

Esatto. Non sapendo costruire giocatori e non sapendo riconoscerne il potenziale, giocoforza andiamo a prendere gli scarti altrui: ma non partiamo dai giovani, ci prendiamo i Salah, i Tomori & Pulisic dal Chelsea che compra tutti e quelli che falliscono te li danno in prestito con diritto.

Seguendo questa non-strategia è chiaro che qualcuno poi si riveli un investimento eccellente: ma non puoi pensare di rilanciare un sistema puntando solo su questa lotteria degli avanzi. Può essere senz'altro un di più, ma all'interno di un sistema collaudato nel quale fai fiorire i tuoi e ci aggiungi la ciliegina del rilancio indovinato di questo e quello. Soprattutto i giovani.
2025-11-17 19:34:26
Concordo, specie col finale.
La qualità sportiva dei ragazzi italiani è la stessa di sempre e, a giudicare dai successi sportivi, pure migliore rispetto al passato.
Se il calcio non "produce" quanto tennis, pallavolo, atletica ecc. è perché non c'è un'organizzazione federale capace.
2025-11-17 20:54:47
Io continuo a dire che l'aspettativa di un paese come l'Italia di stare al vertice non è giustificata da nessun razionale.
Leggendovi pare un diritto divino quello di essere nell'elite del calcio, ma sono finiti i tempi in cui si allenava decentemente solo da noi. Oggi le scuole calcio in qualsiasi paese del mondo sono pari alle nostre e la differenza la fa il talento. Un talento che prima altrove non cresceva e invece oggi si.